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E’ iniziata da poco la primavera del 1987 e fra meno di un mese si festeggerà la Pasqua intanto che il mondo si avvia verso una nuova epoca, quella della fine della “Guerra fredda” tra USA e URSS, che vedrà il crollo del muro di Berlino il 9 novembre 1989. Intanto ci pensa lo sport a prendersi maggiormente la scena con un campionato di calcio in cui giocano quasi tutti i migliori del mondo: é arrivata la giornata n.23 e la classifica vede una situazione insolita come Napoli 34 lunghezze; Roma 29; Inter, Juventus, Milan 28; Verona 25; Sampdoria 23; Avellino, Como 20; Torino 19; Empoli 18; Fiorentina 17; Ascoli, Brescia 16; Atalanta 14; Udinese 8 a ridosso di un giornata in cui sono previste sfide interessanti tipo Inter-Napoli 1-0 (85′ Bergomi), Roma-Empoli 2-1 (47′ Baroni; 51′ Salvatori; 59′ Baldieri), Juventus-Como 1-0 (9′ Manfredonia), Fiorentina-Milan 2-2 (3′ Galdersi, 28′ rig. Virdis; 49′ Pin, 70′ Di Chiara), Atalanta-Verona 1-0 (67′ rig. Magrin), Sampdoria-Brescia 2-0 (65′ Vialli, 80′ rig. Mancini), Avellino-Torino 0-0, Ascoli-Udinese 1-0 (50′ Iachini).

Assenze eccellenti, rose quasi complete, nomi e calendari

Allo stadio “Giuseppe Meazza” di Milano gli spettatori sono ben 70.000 fra cui almeno 15.000 napoletani, mischiati con il resto del pubblico con evidenti rischi ma all’epoca non esistevano ancora i cosiddetti settori dedicati agli ospiti intanto che i presidenti Ernesto Pellegrini e Corrado Ferlaino arrivano in tribuna a vedere la situazione con grande curiosità nei riguardi dell’arbitro siracusano Lo Bello (figlio d’arte)…per quanto riguarda le scuole tattiche e gli allenatori, invece, vediamo Giovanni Trapattoni (arrivato a luglio) da un lato con Ottavio Bianchi al suo secondo anno. Entrambi usano il 4-4-2 ed entrambi sfruttano le marcature a uomo facendo affidamento sulle individualità che hanno anche se i 2 uomini migliori di casa sono infortunati, ovvero il libero argentino Passarella, già ritiratosi dalla nazionale prima del vittorioso mondiale in Messico del 1986 cedendo la fascia da capitano al condottiero del Napoli Maradona (stella della futura Copa america di luglio proprio nel suo paese, dove segnera’ 3 gol e si piazzera’ quarto alle spalle di Colombia, Cile, Uruguay campione: i suoi usciranno in semifinale per 1-0 contro gli uruguagi per poi cedere 2-1 nella finale di consolazione dinanzi ai “cafeteros”), con il centravanti tedesco dell’ovest Rummenigge (giunto fino alla finale del mondiale oltre a segnare il momentaneo 2-1 in una gara avvincente chiusa 3-2)…sul fronte dei giocatori italiani al servizio del tecnico poi dimissionario a fine torneo Enzo Bearzot (al suo terzo torneo di cui il primo da campione in carica) ecco che possiamo trovare Zenga, Bergomi, Giuseppe Baresi, Tardelli, capitan Altobelli oltre a Bagni con De Napoli (Giordano aveva già detto addio alla nazionale dopo la squalifica per calcioscommesse nel 1980) ma non arriveremo più lontano degli ottavi perdendo 2-0 con la Francia di Platini a seguito di un girone concluso da secondi dietro agli argentini (1-1 con la Bulgaria, 1-1 con i futuri campioni, 3-2 con la Corea del sud…in gol ci andrà solo Altobelli oltre ad un autogol degli asiatici). Se l’Inter é in una formazione tutta italiana ma estremamente bisognosa di trovare nuovi leader per ogni reparto (anche a centrocampo serve chi si prende sulle spalle i compagni), i napoletani devono rinunciare solo allo stopper di riserva Bigliardi ma il piano tattico non cambia, sapendo pure che entrambe vengono da un cammino nei limiti dell’accettabile, come l’Inter che ha battuto la Juve 2-1 solo 7 giorni dopo 3 sconfitte consecutive (1-0 in casa della Roma, 1-2 nel derby casalingo, 3-1 sul campo del Doria) al netto di un Napoli che, già fuori dai trentaduesimi Coppa UEFA da settembre quando il Tolosa superò i partenopei ai rigori 4-3 in ribaltone in seguito ad un doppio 1-0 (vantaggio italiano all’andata), viene da 8 gare di imbattibilità (dopo il roboante 3-1 incassato a Firenze alla penultima d’andata, sono arrivati il 3-0 con l’Ascoli, il 2-1 al Brescia, 3-0 ad Udine e con l’Avellino, 1-0 in casa Toro, 1-1 con la Samp, 1-0 a Bergamo, 0-0 con la Roma prima di sfida la Juve ancora in casa al turno prossimo).

Il Napoli attacca di più

Come da copione dell’epoca, le marcature sono quelle previste: Ferri-Giordano, Bergomi-Maradona, Baresi-Caffarelli, Tardelli-Romano, Piraccini-De Napoli contro Ferrara-Garlini, Ferrario-Altobelli, Bagni-Matteoli, Volpecina-Fanna in modo che oltre ai portieri Zenga con Garella, restino senza compiti di copertura i liberi Mandorlini con Renica. In Coppa UEFA, lo scorso mercoledì, sono stati i futuri vincitori del Goteborg a far fuori in nerazzurri con un doppio pari per 0-0 in Svezia prima di rimontare 1-1 a Milano nel finale (curiosa la statistica che vedrà l’Inter ottenere 4 vittorie con 3 pari e una batosta in casa del Legia Varsavia per 3-2 ma al netto di ben 8 gol fatti con appena 4 subiti) e capitan Altobelli si carica subito la squadra sulle spalle con un colpo di testa su cross di Fanna da destra ma Garella respinge fuori sulla destra, poi é Maradona (rimessosi da un doloroso mal di schiena, a lanciare in contropiede Romano ma Zenga esce bene salvando i suoi sulla destra prima che Giordano rubi palla a Matteoli sulla trquarti ripartendo con un bolide dal limite dell’area ma il palo destro gli nega la gioia del vantaggio, successivamente ancora Giordano verticalizza su Maradona ma il mancino del capitano napoletano é impreciso al punto da spedire la palla alta; poco dopo ancora Matteoli pericoloso con un destro da fuori area che si spegne al lato…pronta la risposta nemica: De Napoli al centro per Giordano che di sinistro al volo dal lato mancino manda fuori bersaglio in un primo tempo in cui solo Juventus (1-0) e Milan (0-2) stanno vincendo nella metà sinistra della classifica mentre su tutti gli altri campi siamo ancora 0-0 con la graduatoria che vede i campani ancora a +5 sulla Roma (35-30).

La risolve Bergomi

Nella ripresa l’Inter riparte ancora più forte: Garella leva da sotto l’incrocio una bellissima punizione di Fanna col destro a giro dalla destra, poi Tardelli tenta una conclusione sbilenca di sinistro da fuori area su respinta di testa in mischia da corner da parte di Ferrara prima che Maradona si veda respingere da Zenga un bel tiro di sinistro incrociato da dentro l’area; da qui é la sagra dei cambi: al 68′ Muro rileva Caffarelli lasciando invariato il 4-4-2 dei suoi con Maradona più arretrato, al 73′ Ciocci dentro per Garlini a fare il partner di Altobelli intanto che la Roma sta vincendo 2-1 con il Milan che é stato raggiunto sul 2-2 (al momento é 35-31 fra Napoli e Roma) ma il momento decisivo che riapre la corsa spedendo i romanisti a -3 giunge all’85’, quando Bergomi, servito da cross di Tardelli dalla sinistra su respinta da corner di destra di Fanna, raccoglie di petto al volo su liscio di Ciocci calciando al volo di destro sotto la traversa vendicando lo 0-0 dell’andata e realizzando il suo primo timbro stagionale (fra 2 settimane segnerà il secondo contro il Como, sempre a Milano…é la firma n.11 in campionato e la n.14 in carriera con la maglia meneghina, visto che le altre 3 furono in coppa nazionale fra 1982 e 1983). Solo adesso Bianchi sceglie di buttare nella mischia Carnevale per Volpecina all’87’ per passare ad un 4-3-3 rudimentale (Ferrara-Renica-Ferrario-Bagni dietro, Muro-Romano-De Napoli in mezzo e Maradona dietro Giordano-Carnevale davanti)…all’88’ gran sinistro di Romano da fuori area su rinvio di Mandorlini ma Garella alza in angolo, poi l’Inter va vicinissima al 2-0 ma Matteoli temporeggia troppo concludendo poi a lato mancino dalla lunetta dell’area per poi chiudere al 90′ col miracolo di Zenga su incornata di Giordano dall’area piccola precedendo di pochisismo l’entrata di Calcaterra al 90′ stesso per Piraccini passando al 5-3-2 (Bergomi-Calcaterra-Mandorlini-Ferri-Baresi in difesa, Tardelli-Matteoli-Fanna in mezzo, Altobelli-Ciocci avanti) a ridosso del triplice fischio dell’arbitro. L’Inter, dunque, oltre a riaprire il campionato, riesce a battere il Napoli di nuovo in Serie A dopo 2 anni (non accadeva dal 2-1 casalingo del 2 dicembre 1984…l’anno dopo era finita 1-1 mentre in Campania avevano vinto gli azzurri 3-1 e 1-0) mentre la graduatoria assume nuove sembianze: Napoli 34 punti; Roma 31; Inter, Juventus 30; Milan 29; Sampdoria, Verona 25; Avellino 21; Como, Torino 20; Ascoli, Empoli, Fiorentina 18; Atalanta, Brescia 16; Udinese 8 per un torneo che non vuole smettere di stupire intanto che l’Inter dovrà misurarsi con la Cremonese nei quarti di Coppa Italia fra un mese con l’Empoli in Lombardia (si riparte dallo 0-2 dell’andata e si chiuderà 1-0 per un computo di 3-0 nel totale) al netto di un Napoli che ha già battuto 3-0 il Brescia (bisserà il successo pure in trasferta concludendo sul 6-0 che li proietterà a sfidare il Bologna).

Doppio Napoli e Inter azzerata

A primavera la grande illusione dell’Inter di rientrare in corsa per il campionato sarà spazzata via, visto che il Napoli scriverà la storia diventando la terza squadra, dopo il Torino del 1942/43 e la Juve del 1959/60, a vincere sia lo scudetto che la Coppa Italia nello stesso anno (li eguaglieranno, poi, la Juve nel 1994/95, 2014/15, 2015/16, 2016/17, 2017/18 con la Lazio 1999/2000 e l’Inter nel 2005/06 mentre nel 2009/10 i nerazzurri otterranno pure la Champions League centrando il cosiddetto “tris”): il primo tricolore azzurro arriverà domenica 10 maggio 1987 dopo Napoli-Fiorentina 1-1 (29′ Carnevale; 39′ Baggio) alla penultima settimana mentre la terza Coppa Italia del club (dopo quelle del 1961/62 e 1975/76) sarà sollevata nella doppia finale vinta contro l’Atalanta il 7-13 giugno per 3-0 e 0-1 (al compiuto totale 4-0) per un edizione che ancora oggi segnerà un record, avendo visto il Napoli aggiudicarsela con 13 vittorie in 13 partite; l’Inter, da parte sua, chiuderà da terza dietro a Napoli e Juve (42-39-38) pur essendo stata l’antagonista più valida dei partenopei mentre il cammino nelle coppe li vedrà arrivare fino ai quarti in Italia, dove la Cremonese semifinalista li supererà 4-3 ai rigori dopo un doppio 0-0. L’avvicinamento a Inter-Napoli, primo big-match del 2023, prevede ancora un nuovo capitolo di storia…restate con noi e saprete di quale si tratta.

Il tabellino

INTER-NAPOLI 1-0

INTER (4-4-2): Zenga; Bergomi, Mandorlini, Ferri, Baresi G.; Piraccini (90′ Calcaterra), Matteoli, Tardelli, Fanna; Altobelli (cap.), Garlini (73′ Ciocci). A disposizione: Malgioglio, Minaudo, Cucchi. Infortunati: Passarella, Marangon L., Rummenigge. Allenatore: Trapattoni.

NAPOLI (4-4-2): Garella; Ferrara, Renica, Ferrario, Volpecina (87′ Carnevale); Bagni; Caffarelli (68′ Muro), Romano, De Napoli; Maradona (cap.), Giordano. A disposizione: Di Fusco, Bruscolotti, Sola. Infortunati: Bigliardi. Allenatore: Bianchi.

ARBITRO: Lo Bello di Siracusa.

MARCATORI: 85′ Bergomi.

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