Condividi l'articolo

Si possono usare decine di parole per descrivere il «numero dieci» moderno, ma per personificare la cifra più ambita su una maglia di calcio, specie in Italia, basterebbe farsi un giro a Frosinone. In Ciociaria, il dieci sulle spalle lo porta Danilo Soddimo, talento cristallino, che dopo gli esordi in massima serie con la Sampdoria appena 18enne, è tornato in A nel pieno della maturità con la maglia del Frosinone. Soddimo è un dieci adattato alla fascia, un fantasista prestato al sacrificio, al rientro e al raddoppio, al passaggio facile al posto della giocata ad effetto. Il 28enne nato nel quartiere romano di San Basilio e cresciuto calcisticamente a Genova, dopo due promozioni vuole guidare il Frosinone alla salvezza e a chi gli chiede se non sia a volte troppo lezioso, risponde: «Non mi vedo così, cerco sempre di rientrare e aiutare i compagni, a volte sbaglio e a volte mi riesce, ma ora ragiono di più». In conferenza stampa Soddimo ha parlato di questo primo scampolo di stagione, tracciando un bilancio a partire dai tanti complimenti a fronte di soli quattro punti: «Sappiamo che il calcio è così, non siamo gli unici ad aver raccolto poco, ma in Serie A i margini d’errore si sono accorciati e noi dobbiamo essere più convinti dei nostri mezzi».

A chi gli chiede una soluzione, il numero 10 risponde di non averne, ma la strada da percorrere è dettata dal lavoro: «Dobbiamo rivedere qualcosa, ma bisogna andare per la nostra strada. Fino ad oggi non abbiamo preso goleade lavorando bene in difesa, c’è da soffrire, ma cercheremo di far punti già dalla prossima». Domenica c’è la Samp, la squadra in cui Soddimo è cresciuto: «Marassi è uno splendido palcoscenico, quest’anno mi sarebbe piaciuto esordire lì. Sono una grande squadra, mi piacciono Eder e Muriel, che assomiglia molto al mio idolo Ronaldo. Per me sarà una gara particolare». Un’ultima battuta il fantasista la regala sulla Nazionale: «Farebbe senz’altro piacere, ma non ci penso, sono concentrato sul Frosinone. Se poi dovesse arrivare sarei l’uomo più felice del mondo». E chissà che il futuro non riservi questa gioia a Soddimo: da San Basilio a Coverciano, passando per Frosinone.

Lascia un commento