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ROMA – Quante emozioni, che partita! Il primo derby della stagione se lo è aggiudicato la Lazio. In gol, per i biancocelesti, Milinkovic, Pedro e Felipe Anderson. Non sono bastate le reti di Ibanez e Veretout per riagguantare il risultato.

LA SBLOCCA MILINKOVIC, SUBITO DOPO ATTIMI DI TERRORE

Ci ha pensato Milinkovic-Savic a sbloccare le marcature: dopo dieci minuti dal fischio iniziale Felipe Anderson dalla fascia destra ha visto il movimento del compagno, che si è inserito in area di rigore spaccando la difesa romanista, e prontamente lo ha servito con il contagiri. A quel punto al serbo è bastato staccare di testa per firmare l’1-0. I tifosi biancocelesti, tuttavia, non hanno potuto godersi la gioia del gol dal momento che il Sergente, nel saltare per colpire il pallone, si è scontrato con Rui Patricio e ha perso i sensi. Solo attimi di tensione, per fortuna, per i tifosi e per il numero 21 della Lazio, che dopo pochi istanti si è rialzato, riprendendo il match in assoluta tranquillità.

IL GOL DELL’EX

Non è tardato ad arrivare il raddoppio biancoceleste. Al 19′, in seguito ad un episodio dubbio su Zaniolo, i ragazzi di Maurizio Sarri sono ripartiti in velocità e con un palleggio in profondità Immobile ha servito Pedro, l’ex della partita, che con un colpo da biliardo ha gonfiato la rete nell’angolino destro. 2-0 per la Lazio.

LA PALLA PASSA ALLA ROMA

A questo punto i giallorossi hanno intrapreso un importante possesso palla, costringendo gli avversari a indietreggiare sotto la linea del pallone per poi ripartire in velocità. Tuttavia, tanti tentavi per gli uomini guidati da Mourinho, ma poche vere palle-gol create. Lo schema tattico è stato quello appena descritto fino ai minuti finali della prima frazione, precisamente fino al 41′, momento nel quale la Roma ha accorciato le distanze. Veretout, battendo un calcio d’angolo dalla sinistra, ha trovato la testa di Ibanez, che abilmente ha trafitto Pepe Reina.

I BIANCOCELESTI RESISTONO

Le squadre sono rientrate in campo nella seconda metà di gara con il risultato di 2-1 a favore dei biancocelesti. La Roma ha provato a insidiare diverse volte l’estremo difensore delle aquile, ma a segnare sono state nuovamente loro. Ancora una volta con una ripartenza. Luis Alberto ha lanciato in profondità Immobile, che rapidamente ha puntato i pali avversari per poi premiare la sovrapposizione di Felipe Anderson e servirlo. Il Brasiliano, a porta vuota, si è coordinato e con il destro ha siglato la rete del 3-1. Ma non è finita qui. Il derby è un’emozione unica anche per questo. Zaniolo, caparbiamente, si è messo in proprio, è entrato in area di rigore grazie ad una serie di dribbling e in quel punto è stato sbilanciato da Akpa Akpro, subentrato a Luis Alberto. Il direttore di gara Guida non ha avuto alcun dubbio e ha assegnato il calcio di rigore ai giallorossi. Veretout si è assunto la responsabilità di calciare un rigore pesantissimo, sotto la Curva Sud, e non ha fallito. Reina ha solamente intuito la traiettoria, ma non è riuscito a bloccare la sfera.

LA GIUSTA STRADA

Nel finale l’estremo difensore dei padroni di casa ha salvato il risultato respingendo un velenosissimo tiro di Nicolò Zaniolo. Lo stesso Ciro Immobile, allo scadere del secondo tempo dall’altra parte del campo, ha cercato la gioia personale, per infliggere ancor di più il coltello nella piaga, e non l’ha trova di un niente. Come se non bastasse, con tutte le emozioni che ci ha regalato questa gara, poco prima del triplice fischio si sono creati malumori all’interno del rettangolo verde, ma niente di rilevante, anzi assoluta normalità per un match di questo calibro. Il primo derby di questa stagione se lo è aggiudicato la Lazio, con una partita non pulitissima nei novanta minuti, ma con la capacità di saper sfruttare le occasioni create, la resistenza agli affondi offensivi dei giallorossi e la consapevolezza di aver dato tutto. Detto ciò, non poteva esserci una partita migliore di questa per risollevare il morale dell’ambiente. Ora gli uomini di Maurizio Sarri, che al triplice fischio ha ampiamente festeggiato sotto la Curva Nord, dovranno continuare su questa strada, la giusta strada.

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