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Giallorosso da un mese, è entusiasta: tra pochi giorni comprerà a Casal Palocco la villa dove andrà ad abitare

ROMA – È il suo momento. Edin Dzeko è tornato a sorridere. Gli ultimi mesi a Manchester erano stati difficili, pochi sorrisi, la sensazione di non stare più bene in un posto. Alla Roma in poco più di un mese ha conquistato tutti, ha ritrovato entusiasmo, tanti amici, un ambiente che lo ha subito fatto sentire un re. Dzeko è tornato dall’impegno con la Nazionale, ieri ha svolto lavoro di scarico, da oggi si comincerà a fare sul serio in vista di Frosinone. Con la Bosnia è andato in gol sia contro il Belgio che con Andorra e adesso vuole continuare a segnare anche con la Roma. Garcia sta pensando al turn over già dalla partita di sabato, ma Dzeko dovrebbe essere al suo posto. Sta bene fisicamente, ha avuto un leggero infortunio alla mano nella prima partita di qualificazione, ma roba di poco conto, che non gli ha impedito di giocare la seconda.

CHE NUMERI – La sua presenza in campo si fa sentire, non solo in fase realizzativa. Il gol contro la Juve vale oro, ma Dzeko aiuta la squadra, collabora con i compagni, va a fare pressing. Nelle prime due partite di campionato ha vinto tre contrasti, ha intercettato due palloni, ha avuto un’alta percentuale di passaggi riusciti, ben 48. Ma non solo. Le sue doti di fisicità aiutano a far salire la squadra. Dodici palloni spizzati, quattordici sponde. Pur se il gioco aereo non è la sua caratteristica principale, nel gol realizzato contro la Juve ha dimostrato che è difficile spostarlo nei contrasti. Ne sa qualcosa Chiellini. I numeri dicono che spesso ha la meglio nei duelli uno contro uno. Dzeko gioca principalmente dentro l’area avversaria. Tre tiri nello specchio della porta, sei fuori. Va alla conclusione soprattutto dentro l’area: sette volte contro quattro da lontano.

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