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ROMA – Tra Quarabag e Milano saranno giorni intensi per la Roma di Di Francesco anche se a sentire quelli che si ritengono esperti di calcio questa squadra, anzi questi giocatori avrebbero scaricato il proprio tecnico sin da agosto. Se così fosse il consiglio che daremmo al mister, di continuare a fargli fare di testa loro visti i risultati… In gare ufficiali infatti, la Roma ha subito una sola sconfitta, frutto di una sfortuna clamorosa, trasformatasi in 3 pali ed un arbitraggio diciamo così, per usare un eufemismo non propriamente amichevole nella gara con l’Inter. Per il resto, il pari a reti inviolate contro la squadra numero 3 del Ranking Uefa in Champions e tutte vittorie. Chiaramente la nostra è una sorta di provocazione perché i più attenti e soprattutto coloro che non sono ostili ai colori giallorossi, avranno notato come questa squadra sia figlia del suo allenatore per movimenti sia offensivi che difensivi. I gol o comunque le azioni pericolose che arrivano sempre da giocate manovrate con l’attacco alla profondità, i movimenti difensivi studiati con attaco immediato al portatore di palla una volta perso il possesso, ma con una linea che scappa via a protezione della porta. Ecco magari i più abbienti, quelli che vanno in TV importanti (per i soldi che muovono non per qualità di prodotto), o quelli interpellati per i sondaggi, non avranno notato che questa squadra visto che subisce pochi gol, potrebbe diventare molto pericolosa per tutti gli avversari. Non essere considerati però potrebbe diventare un vantaggio visto che lavorare nell’ombra è da sempre un’arma in mano a chi può usarla. Adesso in una settimana arriveranno 2 trasferte che ci diranno molto la prima in Champions a Baku col Quarabag e la seconda a San Siro contro il Milan, additato dai soggetti di cui sopra come la terza/quarta forza del campionato e che, dopo la sconfitta di Genova, si ritrova con gli stessi punti in classifica dell’ignorata Roma di Di Francesco e pure con una partita in più.

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