MILANO – Finalmente una Roma formato trasferta che gioca crea e rischia seriamente di espugnare San Siro, sponda Milan. Finisce 1-1 con un rammarico infinito viste le occasioni avute e sprecate specie nel finale da Pisilli (bravo ma troppo egoista nei momenti chiave) e soprattutto da uno svogliato Pellegrini che oltre a fornire una prestazione abominevole, macchia ancor di più il suo ingresso con l’errore marchiano davanti al portiere su imbeccata del migliore in campo e autore del gol giallorosso Paulo Dybala. La Roma soffre solo all’inizio ma anche lì, sfiora il gol del vantaggio con un’azione da applausi, conclusa con un tiro di Dovbyk che colpisce il palo. Sulla ripartenza la squadra giallorossa si fa trovare scoperta e Rejinders porta avanti il Milan. I giallorossi vacillano e per poco non capitolano ancora con Morata che anticipa Svilar ma calcia fuori. Da qui solo Roma con azioni potenziali a non finire: il pari arriva a margine di un’altra azione da “play station” con tocchi di prima fino all’imbucata per Dovbyk che di tacco apparecchia per Dybala il cui destro al volo da centro area, lascia di stucco Maignan. Il Milan sbanda e vacilla ma la Roma non trova il secondo meritatissimo gol. Nella ripresa Ranieri è costretto a togliere Konè e Hummels ammoniti dopo una manciata di minuti per 2 falli ridicoli (Hummels addirittura nemmeno tocca l’avversario), anche per evitare di perdere i 2 giocatori nel derby di domenica prossima. Fabbri dopo aver fatto innervosire in maniera stucchevole i romanisti riesce a far perdere le staffe anche ai milanisti, portando addirittura al rosso di Fonseca letteralmente impazzito per le cervellotiche decisioni dell’incerto direttore di gara. Il Milan trascinato da Chuckuweze, prova a tornare in vantaggio, ma col passare dei minuti è la Roma a prendere campo e sfiorare il successo con Dybala (ribattuto il suo lob ancora al volo), El Sharaawy (gran parata di Maignan) e con le 2 clamorose occasioni sopra citate di Pisilli e Pellegrini. L’1-1 finale regala a Ranieri la consapevolezza di avere una squadra che se la può giocare pure in trasferta, mentre a Fonseca regala l’esonero arrivato proprio nella notte, prima della partenza per Dubay per la Supercoppa italiana (al suo posto Sergio Conceicao).