ROMA – E’ una Roma che va a memoria quella che supera l’Udinese senza grossi patemi, anche se a differenza di altre volte, l’approccio alla partita è stato molto soft tanto che dopo 45’’ la squadra ospite va vicina al gol con Jankto, l’unico bianconero in grado di offrire spunti interessanti (davvero un buon giocatore già finito nelle mire di squadre importanti come il Milan), che approfittando di una chiusura morbida dei difensori giallorossi, impegna Alisson in diagonale. Piano piano la Roma però diventa padrona del campo e trova il gol del solito, inimitabile ed anche un po’ sottovalutato dagli addetti ai lavori Edin Dzeko, autore del gol numero 22 in 22 gare di campionato: Radja Nainggolan difende un pallone con caparbietà al limite dell’area, lo serve al centravanti bosniaco, che di sinistro di prima intenzione, batte Bizzarri, portiere scelto da Del Neri per sostituire Scuffet, molto incerto nella partita col Torino. L’ex portiere della Lazio è anche protagonista di un paio di interventi che impediscono a Dzeko di rimpinguare il suo bottino di gol e tengono in partita l’Udinese, fin quando lo stesso Dzeko decide di trasformarsi in assist man: l’assist è ancora di sinistro, il beneficiario è El Sharaawy che con un tocco magico sotto misura di punta esterna, supera il portiere udinese. La partita non è mai in bilico perché la Roma gioca in scioltezza con lucidità fisica e mentale, merito anche di una rosa che permette a Di Francesco di cambiare ancora 5 interpreti rispetto alla gara del Vigorito id Benevento (fuori Jesus, Peres, Pellegrini, Gonalons e Under, dentro Manolas, Florenzi, Nainggolan, De Rossi e El Sharaawy). Prima del fischio dell’intervallo, la Roma cala il tris, complice un marchiano errore di Larsen che lascia sulla linea dell’area piccola, un pallone scodellato al centro di rabona da Perotti, con El Sharaawy lesto ad anticipare il portiere in uscita. 3-0 e pratica archiviata con 45’ di anticipo. Nella ripresa la squadra di Eusebio Di Francesco va ripetutamente vicino al quarto gol , in modo particolare , con Defrel, entrato per dar fiato a Dzeko e con Perotti che si conquista un calcio di rigore proprio al 90’, ma cosa più unica che rara, lo sbaglia calciando sul palo alla destra di Bizzarri. Sul contropiede successivo la Roma si fa sorprendere dal taglio di Larsen che elude la trappola del fuorigioco, se ne va tutto solo davanti ad Alisson e lo supera in uscita. 3-1 che non cambia l’andamento della partita, ne l’idea finale di una squadra capace di segnare 10 gol in tre partite e di subirne uno solo a partita finita. Ed ora Milan poi Napoli, dopo la sosta, per un mini ciclo che dirà se la squadra di Di Francesco ha davvero alzato i giri, iscrivendosi di diritto al banchetto delle candìdate all’alta classifica.
ROMA-UDINESE — 3-1
Primo tempo 3-0
MARCATORI — Dzeko (R) al 12′; El Shaarawy (R) al 30′ e al 45′; Larsen (U) al 90′.
Blocco “ADV bottom1″/ End blocco “ADV bottom1”
ROMA (4-3-3) — Alisson; Florenzi (33′ st Bruno Peres), Manolas, Fazio, Kolarov (29′ st Moreno); Nainggolan, De Rossi, Strootman; Perotti, Dzeko (26′ st Defrel), El Shaarawy. In panchina: Skorupski, Lobont, Juan Jesus, Castan, Gonalons, Pellegrini, Gerson, Under. Allenatore: Di Francesco.
UDINESE (4-4-2) — Bizzarri; Larsen, Angella, Nuytinck, Samir; De Paul (25′ st Bajic), Barak (7′ st Fofana), Behrami , Jankto; Maxi Lopez, Lasagna (1′ st G.Pezzella). In panchina: Scuffet, Bochniewicz, Ali Adnan, Fofana, Hallfredsson, Ingelsson, Balic, Ewandro, Matos. Allenatore: Delneri
ARBITRO — Massa di Imperia.
NOTE — Giornata soleggiata, terreno in ottime condizioni. Al 44′ st Perotti calcia un rigore sul palo. Ammoniti: Maxi Lopez. Angoli: 5-8. Recupero: 1′ pt, 2′ st.