ROMA – Derby ancora indigesto per la Roma di Spalletti che perde con la Lazio e offre l’assist al Napoli per rimettere in gioco quel secondo posto che in conferenza stampa il mister giallorosso aveva etichettato come una porta verso il paradiso. Una delle prestazioni più sconcertanti della stagione per i giallorossi, in campo praticamente solo per i primi 15’ quando Dzeko ha comunque trovato il modo per mangiarsi il gol del vantaggio sparando addosso a Strakosha. Eppure Inzaghi nell’immediata vigilia aveva dovuto rinunciare pure a Immobile colpito nella notte da attacco influenzale. Al 12’ la Lazio comunque era già avanti grazie al suo giocatore più in forma Keita, bravo ad uccellare la difesa giallorossa ed a battere Szczesny sul suo palo. La Roma non reagisce e i biancoblu controllano senza affanni, fino al 45’ quando l’arbitro Orsato si inventa un rigore per un intervento su Strootman, solo utopico. Sul dischetto va De Rossi che infila. 1-1. Dall’intervallo esce una Roma che sembra rigenerata con Dzeko che impegna Strakosha attento a proteggere il sette alla sua sinistra. La Roma si ferma lì la Lazio raccoglie solo i regali dei giallorossi e trova il nuovo vantaggio con Basta che calcia in porta trovando la deviazione di Fazio e trova l’angolino. Gol per l’ex Udinese, dopo tre anni di astinenza. A nulla servono i restanti 40’ perché la Roma è sparita e nemmeno l’ingresso di Totti serve a scuotere il match. Finisce col terzo gol quello che manda in ecstasy la nord ancora ad opera di Keita. 1-3 e Roma all’inferno, trascinata dal suo ancora incerto allenatore.
Fabio Marracci