Non si muove la classifica di Roma, ancora a quota zero punti, dopo una sconfitta che che getta sale sulle ferite di una Virtus graffiata dal caso che ha visto coinvolti Saibene ed Ennio Leonzio, e che ora chiama a gran voce una svolta.
Deciso l’inizio di Rieti, con un parziale iniziale di 9-2. Pepper scalda la mano e la Npc riprova l’allungo, chiudendo il primo quarto sul 22-15. Nella seconda frazione si spegne la luce sul gioco di Roma che si affida ai canestri di Gabriele Benetti che realizza la metà dei dodici punti degli ospiti nel solo secondo periodo.
Bravi invece i reatini a trovare il canestro con continuità soprattutto con Mortellaro, autore di 12 punti all’intervallo, che al suono della sirena lunga vede il tabellone segnare il 39-27 per la squadra sabina. Il rientro dagli spogliatoi non è di minimo conforto per i capitolini che partono con due palle perse e sei punti facili concessi agli avversari di cui due schiacciate, di Pepper e Buckles.
Quando piove, grandina e il quarto fallo di Benetti non contribuisce a migliorare la situazione romana, complicata ancor più dal fallo tecnico fischiato alla panchina di Saibene e dalla tripla di Feliciangeli, la prima mezz’ora si chiude sul 54-41.
Nell’ ultimo e decisivo periodo, cambia drasticamente la storia della partita: Rieti allenta la presa dal manubrio e Roma è brava a crederci e si porta a distanza di tre punti sul 62-59 ed un contropiede da Benedusi, spegne le speranze capitoline e riporta i padroni in vantaggio, il finale è di 75-64. Con Olasewere uscito malconcio e Saibene sul piede di partenza sembrerebbe pronto il ritorno di Calvani con l’innesto di lusso di Radic per poi valutare il mercato degli italiani nella finestra di gennaio.
Testa ora alla partita con Casalpusterlengo, alla ricerca di una vittoria che ha il valore dell’ossigeno.