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I biancocelesti vanno in vantaggio con Parolo ma si fanno raggiungere quasi subito da Bacca. Negato un rigore netto allo scadere. Lulic, espulso, salterà il derby

La Lazio si illude con l’incornata di Parolo, poi come al solito subisce gol nei primi quindici minuti e stavolta la firma ce la mette Bacca. A San Siro finisce 1-1 ma a sorridere sono più i rossoneri che consolidano il sesto posto, a sette punti dai biancocelesti e quattro dal Sassuolo. Imperdonabile Lulic, doppia ammonizione e un’espulsione all’80’ che gli costerà il derby contro la Roma il 3 aprile. L’eliminazione dall’Europa League, giovedì contro lo Sparta Praga, ha cancellato anche l’ultimo obiettivo della Lazio. La contestazione dei tifosi, la delusione del presidente Lotito e la panchina di Pioli che torna in bilico.

Per tutto questo la sfida con il Milan a San Siro diventa un ultimo banco di prova per rinsaldare la posizione del tecnico e per avvicinarsi al sesto posto, che diventerebbe utile per la qualificazione europea se proprio i rossoneri non dovessero vincere la finale di Tim Cup contro la Juventus. L’emergenza fa ancora sentire il suo peso sulla Lazio, le scelte in difesa sono praticamente obbligate (out Basta, Konko e Radu) con Patric e Braafheid sulle corsie esterne. Pesante l’assenza a centrocampo di Milinkovic-Savic, Pioli si affida a Lulic mezzala per sostituirlo con Cataldi e Onazi in panchina. L’ex Matri guida l’attacco, Candreva e Felipe Anderson nel tridente. Mihajlovic punta sul 4-4-2 con la coppia Luiz Adriano-Bacca nel reparto avanzato, Bertolacci in mezzo al campo con Honda e Bonaventura esterni.

La Lazio parte con il piglio giusto, come da tempo non accadeva. Fa subito registrare la prima occasione col tiro sul fondo di Candreva servito da un Felipe Anderson che pare in serata. E all’8′ è già in vantaggio a Milano, grazie al bel colpo di testa di Parolo. Biglia batte un puntuale calcio d’angolo, il centrocampista svetta su tutti e incorna sorprendendo Donnarumma. Poi i biancocelesti commettono l’errore di sempre, calo di concentrazione e disattenzione difensiva, l’orologio segna il 15′ e il Milan acciuffa il pareggio. Luiz Adriano lotta con Bisevac, gli strappa il pallone e serve Bacca sulla destra. Hoedt si addormenta e il colombiano trafigge Marchetti. È il decimo gol in stagione che la squadra biancoceleste subisce nel primo quarto d’ora di gara, in Serie A detiene questo triste primato. Poi la partita si spegne per buoni venti minuti, al 37′ la riaccende Bonaventura scuotendo la traversa con un preciso e potente calcio di punizione.

Come si era chiuso il primo tempo, si apre la ripresa. Ancora Bonaventura che fa correre un brivido lungo la schiena alla Lazio, un’altra conclusione potente dal vertice dell’area di rigore e i guantoni di Marchetti a deviare in calcio d’angolo. I rossoneri prendono coraggio e salgono d’intensità, si fanno pericolosi e i biancocelesti si chiudono a riccio e soffrono parecchio. Poi gli attori protagonisti della partita diventano i due portieri, che inchiodano il risultato sull’1-1 e salvano le proprie squadre. Al 20′ Donnarumma compie un vero e proprio miracolo quando Felipe Anderson, lanciato da Lulic, corre a più non posso fino a sganciare il tiro deviato quasi con le dita in angolo dal giovane portiere. Subito dopo, fronte opposto, Bonaventura si trova tutto solo in area a calciare al volo sul primo palo ma anche Marchetti è in odore di santità e spinge in corner. Il Milan comunque è più pericoloso, Balotelli entra in campo per Luiz Adriano e dà la scossa, il suo traversone intercettato dal solito Bonaventura si trasforma in un tiro di prima intenzione che solo Patric a mo’ di scudo riesce a sventare. Quando è passata più di mezzora nel secondo tempo, Pioli decide di fare la prima sostituzione con Matri a lasciare il campo per Djordjevic. Forse sarebbe stato meglio tirar fuori un Lulic ormai un fantasma in campo che, già ammonito, all’80’ ferma una ripartenza di Honda e si prende il secondo cartellino giallo: quanto costa l’espulsione del bosniaco, che lascia la Lazio in dieci e sarà costretto a saltare il derby con la Roma. Come se non bastasse durante i minuti di recupero Tagliavento non concede un rigore netto per un netto stop di mano da parte di Zapata in area.

Potevano essere 3 punti. Alla fine, invece, resta un punto dolce e amaro che fa più comodo ai rossoneri in ottica sesto posto. Sono sette i punti in più dei biancocelesti e l’Europa League, per loro, è sempre più concreta. Per la squadra di Pioli invece resta un miraggio, servirebbe un miracolo.

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