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A Firenze, contro i viola, decisivi i due giovani di Pioli. Entrambi nati in Catalogna, hanno conquistato i tifosi. Biglia su Sergej: “Sa ascoltare i consigli dei più esperti”

Bello vincere così, con i gol di tre ragazzi che messi insieme fanno 62 anni. Venti Keita e Milinkovic, 22 Felipe Anderson. A Firenze ha trionfato la linea verde della Lazio, con il coraggio e la sfrontatezza di chi vuole cambiare la storia di questa stagione. Per il brasiliano quel gol deve diventare la scossa per ritrovarsi, poi se arriverà una nuova offerta dello United si vedrà.

Ma i veri protagonisti, al Franchi, sono stati gli altri due, entrambi nati in Catalogna: Keita ad Arbùcies, Milinkovic a Lleida perché il padre serbo faceva il calciatore e nel ‘95 giocava lì. Per tutti è stato il migliore, Sergej il tuttocampista. Lo definiscono il nuovo Stankovic, ha qualche colpo alla Pogba, di sicuro il futuro è suo.

Quasi scontata la prima rete in Serie A proprio a Firenze: la risposta ai fischi per essersi fatto corteggiare dalla Fiorentina e poi aver scelto la Lazio. “Non dimenticherò mai – dice – il momento del gol, è stato incredibile. Ho voluto fortemente questa maglia, è stata la decisione giusta”. Incauto quel livoroso dirigente viola che, persa la sfida di mercato, lo aveva definito “incapace di spostare gli equilibri”. Invece gli equilibri Milinkovic li sposta, altroché: era stato già decisivo al Meazza contro l’Inter. Aveva stordito Melo, che poi gli era franato addosso in area: rigore e vittoria. Davvero ben spesi, i 10 milioni per il ragazzone serbo. Fisico da pivot (192 cm) e piedi da rifinitore, in pochi mesi ha conquistato tifosi e compagni: “Milinkovic è un grandissimo giocatore ed è uno che ascolta gli anziani”, sottolinea capitan Biglia.

Certo deve migliorare: ingenua l’espulsione di Milano, per esempio, e poi col Carpi la sua assenza si è fatta sentire. A Firenze però nessuno ha corso più di lui, al solito primo nei duelli aerei vinti (sei); poi dribbling, tackle, tiri. E’ stato bravo anche Pioli a spostarlo da trequartista a mezzala, il suo vero ruolo: l’intesa con Biglia e Parolo funziona, il centrocampo è tornato il punto di forza della Lazio.

Mercato: continua la trattativa con il Verona per il prestito di Gentiletti. Se arriva la maxi-offerta per Anderson, la Lazio proverà a strappare al Santos un altro talento: il 23enne mancino Geuvanio. Largo ai giovani, giusto così.

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