Il tecnico prepara la sfida con il Galatasaray in Europa League e spera di recuperare in difesa anche Bisevac. In attacco Djordjevic sembra favorito su Klose e Matri
Al via le grandi manovre per la partita più importante della stagione. Galatasaray-Lazio di giovedì, primo di due round decisivi per i sogni di gloria della Lazio in Europa League. Pioli può sorridere per il recupero di Radu, che si riprenderà la fascia sinistra, e spera di ricevere risposte confortanti da Bisevac. Ritrovare il serbo sarebbe importante anche per avere un’alternativa sulla destra, visto che Konko è al momento l’unico a disposizione in quel ruolo (Basta infortunato, Patric out dalla lista Uefa). Serve Bisevac, poi, soprattutto per accrescere l’esperienza internazionale e dare il cambio alla coppia di centrali Mauricio-Hoedt, che contro il Verona ha palesato di nuovo incertezze e cali di concentrazione. Roba che non puoi permetterti nell’inferno di Istanbul. A proposito: sarà un bel trauma passare dai 4869 dell’Olimpico di giovedì, allo stadio più rumoroso del mondo in termini di decibel prodotti dalla tifoseria turca. Ecco perché Pioli sembra orientato a riproporre la Lazio migliore della sua gestione, quella che l’anno scorso annichilì 2-0 la Fiorentina al Franchi. In mediana c’erano Parolo, Biglia e Lulic, davanti Candreva, Djordjevic e Mauri.
Dovrà però considerare, Pioli, lo stato di forma dei suoi giocatori: Felipe Anderson infatti ha dimostrato di essere in crescita, così come Matri e Klose (se in condizione, il più adatto per sfide di questo genere) hanno dato segnali importanti. Poi c’è Candreva, che contro il Verona ha giocato solo una manciata di minuti e venerdì mattina alle 8 era già nel centro sportivo di Formello a lavorare in palestra, tanta è la voglia di esserci. Tutti sono ancora in gioco (a parte Keita squalificato) e nessuno vuole perdersi l’occasione di partire dal primo minuto: «La partita con il Galatasaray – spiega Pioli – è molto importante. Affronteremo una squadra valida ed esperta, sarà una sfida equilibrata. Siamo consapevoli di andare a giocare in un’atmosfera incandescente: loro sono abituati a contesti come la Champions, ma noi vogliamo continuare il nostro percorso in Europa. Abbiamo le qualità per batterli, prepareremo la gara nel migliore dei modi e sono convinto che ce la giocheremo alla pari».
Ha la determinazione giusta, il tecnico della Lazio. Che nelle competizioni internazionali sembra trovarsi particolarmente a suo agio: su 17 precedenti disputati finora in Europa tra Parma, Palermo e Lazio, ha messo insieme 10 vittorie, 4 pareggi e 3 sole sconfitte, per una media di 2 punti a partita. Mantenere questa andatura nelle prossime due sfide significherebbe approdare agli ottavi di finale e scrivere una piccola pagina di storia della Lazio. Molte di queste le ha firmate Tommaso Maestrelli, allenatore del primo scudetto, che il prossimo 2 dicembre – in occasione dei 40 anni dalla sua scomparsa – sarà omaggiato dalle Poste Italiane con un francobollo a lui dedicato.