Il centrocampista biancoceleste, con 900 minuti in 10 partite, è il giocatore più utilizzato da Pioli dopo Basta
Parolo da leader, davvero. L’Insostituibile di Pioli – 900 minuti in 10 partite e il decisivo gol di Verona, solo Basta ha giocato di più – crede in questa Lazio rigenerata: “Possiamo solo migliorare, abbiamo le qualità per restare dove siamo (al terzo posto, ndr) e lottare fino alla fine per le posizioni di vertice”. Spiega, il centrocampista/incursore biancoceleste, la ricetta per farcela: “Abbiamo uomini che possono fare la differenza in ogni momento, ma tutto deve partire dallo spirito ritrovato: nelle ultime gare non abbiamo mai mollato, correndo su ogni pallone e giocando l’uno per l’altro. Se aiuti il compagno, sei sicuro che lui farà lo stesso”.
È la filosofia vincente, la dote smarrita all’inizio della stagione: “Qualche sconfitta di troppo ci aveva fatto perdere la consapevolezza nei nostri mezzi. Forse ci siamo cullati sul terzo posto dello scorso anno, ci serviva una sberla e magari abbiamo esagerato a prenderla. Dopo il 5-0 di Napoli – continua Parolo dal ritiro azzurro – abbiamo capito che dovevamo tornare umili, correre l’uno per l’altro. Altrimenti non saremmo andati da nessuna parte. Se non lavorano tutti per il collettivo si fa dura, adesso però abbiamo imparato la lezione: la squadra ha ritrovato la cattiveria, l’umiltà e la compattezza della scorsa stagione. Fondamentale anche il turnover, che ci ha permesso di gestire le energie: così siamo tornati a vincere e a scalare posizioni. E poi sono rientrati giocatori come Biglia e Djordjevic, che per noi sono delle certezze: loro ti danno la possibilità di giocare in un certo modo”. Cioè con pressing, ritmi alti e un equilibrato collegamento tra i reparti.
Peccato che il serbo si sia bloccato di nuovo: un mese di stop. In compenso nell’allenamento di ieri ha inviato segnali confortanti Miro Klose: il tedesco ha partecipato all’intera seduta, ha segnato due gol nella partitella e non è escluso che contro il Sassuolo, domenica 17, venga schierato addirittura dall’inizio. Senza i 12 nazionali, in campo solo dieci giocatori. Tra i quali Mauricio: a Reggio Emilia lui, Marchetti e Basta ci saranno. Si è allenato a parte De Vrij, che si aggregherà al gruppo la prossima settimana, mentre non si è visto Morrison, l’oggetto sempre più misterioso: “Non sono un problema, sono solo incompreso”, ha detto l’inglese al “Sun”. Ma a Formello ieri non c’era, ha ottenuto dal club un permesso di due giorni (come Braafheid): così di sicuro non conquisterà la fiducia di Pioli. Hanno lavorato bene Gentiletti, Matri e Mauri: i tre vogliono approfittare della sosta per ritrovare la migliore condizione. In generale, la Lazio corre parecchio: 108,275 chilometri finora, un dato superato solo dal Chievo di Maran e del preparatore atletico De Bellis (114,392); quindicesima la Roma.
