Novembre mese nero per il tecnico biancoceleste, il regista argentino grande protagonista con l’Albiceleste. Per Miro caviglia ko
Nella sosta d’oro dei “Lazionali” entra di diritto anche Lucas Biglia. Dopo le reti di Candreva, Cataldi, Milinkovic, la doppietta di Felipe Anderson e l’assist di tacco di Kishna, pure il regista argentino risponde presente e decide la delicata gara contro la Colombia: 0-1 per l’Albiceleste e primo gol in Nazionale. Sempre più rigenerata insomma la rosa di Pioli, con l’unica eccezione di Lulic, che non ne può più di subire rigori inventati: a quelli recenti in campionato con Sassuolo e Roma (nel primo direttamente coinvolto), se n’è aggiunto un altro pesantissimo nello spareggio (perso) con l’Irlanda per la qualificazione ai prossimi Europei.
Nell’occasione si è fatto ammonire, il bosniaco, più per la disperazione che per le proteste: «Siamo stati sfortunati, il penalty è molto discutibile», ha detto sconsolato al termine delle gara. A parte gli incubi di Lulic, però, il bilancio dei laziali resta più che positivo. Se la condizione della squadra si basasse su questo, Pioli potrebbe stare più che tranquillo in vista della ripresa del campionato.
Purtroppo per il tecnico, però, ci sono anche dati tutt’altro che positivi. Su tutti l’infermeria che non accenna a liberarsi: oltre al recente infortunio di Mauri, preoccupano pure le condizioni di Klose e della sua caviglia. Il tedesco non si è allenato nemmeno ieri, se non scenderà in campo oggi difficilmente potrà recuperare in tempo per la partita con il Palermo di domenica. Una gara in cui Pioli cercherà di non alimentare ulteriormente una statistica estremamente negativa che lo vede protagonista: nel mese di novembre, nei sui precedenti in serie A, l’allenatore viaggia a una media di 3,5 punti, la sua più bassa in assoluto.
Numeri da retrocessione, se proiettati per tutta la stagione, fortunatamente compensati da quelli nei mesi successivi: 4,8 a dicembre, 5,2 a gennaio, 6 a febbraio, 7,7 a marzo, 6,5 ad aprile e 6 a maggio. Nella Lazio il tecnico ha confermato il trend, l’anno scorso con 4 punti (vittoria con il Cagliari, pareggio con il Chievo) in 4 partite e in questo campionato, al momento, con due sconfitte su due (Milan e Roma). Ecco perché la sfida con il Palermo all’Olimpico e quella successiva in trasferta a Empoli saranno anche l’occasione per migliorare sensibilmente i numeri sfortunati di novembre. Nel dubbio, per Pioli sarà opportuno non pensarci e girare il calendario: molto meglio concentrarsi sul periodo d’oro dei nazionali.
