C’è una Lazio all’Olimpico e un’altra Lazio lontano da casa. Quella che ieri ha battuto anche il Torino è una squadra che davanti ai propri tifosi (pochi, considerando che la curva Nord è in sciopero contro i provvedimenti del prefetto) non sbaglia un colpo, e tra campionato, playoff di Champions ed Europa League ha vinto otto partite su otto ed è l’unica a non aver ancora perso un punto; quella che mercoledì sera giocherà a Bergamo contro l’ex Edy Reja (che, così come nell’ultimo periodo a Formello, si avvale della collaborazione di Alberto Bollini, che con la Lazio Primavera ha vinto uno scudetto nel 2013), è una Lazio che ha una media retrocessione. Tre soli punti,a Verona contro l’Hellas: per il resto un pareggio (ma in Europa League, a Dnipropetrovsk) e solo sconfitte, qualcuna anche pesantissima (Leverkusen, Chievo, Napoli). E’ addirittura quattordicesima, la Lazio, nella classifica per rendimento esterno, a pari merito con Empoli e Bologna; peggio della squadra di Pioli hanno fatto solo Verona, Genoa, Frosinone, Sampdoria e Carpi.
DUE RECUPERI — “Vincendo solo in casa non si possono raggiungere grandi traguardi”, ha detto ieri Pioli con la massima sincerità dopo Lazio-Torino. Per provare a vincere anche fuori, oggi l’infermeria gli ha restituito (in parte) Hoedt e Radu, che domani torneranno in gruppo per la rifinitura dopo rispettivamente un problema alla caviglia destra e la febbre, che avevano impedito a entrambi di essere a disposizione contro il Torino. L’olandese, mercoledì, ha anche chance di giocare accanto a Gentiletti, considerando che oggi Mauricio non si è allenato per un affaticamento muscolare; Radu, invece, è ormai la riserva di Lulic, ma può comunque tornare utile visto che da qui a domenica 8 novembre la Lazio giocherà quattro volte (dopo l’Atalanta, il Milan, il Rosenborg a Trondheim e il derby). In vista di Lazio-Milan, dovrebbero tornare disponibili anche Keita e Parolo: all’appello, manca solo Stefan De Vrij, ma non è un’assenza da poco.