Tre tiri in porta nelle ultime tre gare, zero reti segnate. In Serie a un digiuno simile non si verificava dal 2013
ROMA – Lazio, facci un gol. Meglio se due. E’ un coro da stadio, è un invito, è una preghiera a poche ore dal match con il Verona, squadra che in 24 giornate ha subito 33 reti. Avviso agli attaccanti e a tutti i naviganti: dovete segnare. Senza tifosi e senza gol non è calcio. Un tiro a partita contro Udinese, Napoli e Genoa. Zero gol fatti: è dal 2013 che la Lazio non chiudeva tre gare di A senza fare centro, senza far festa. Si tira pochissimo e per giunta si spara a salve. S’è abbassata la media-gol, s’è abbassata la media-tiro: prima delle tre gare incriminate nelle precedenti 21 partite la squadra di Pioli aveva calciato almeno quattro volte nello specchio della porta.
La Lazio è la squadra del campionato con la peggior percentuale di tiri nello specchio (finisce in porta solo il 37% del totale delle conclusioni). Il Verona è da prendere con le pinze, ma rileggendo le statistiche può essere d’ispirazione là davanti. La Lazio ha trovato il gol in tutti gli ultimi otto match giocati contro l’Hellas: 20 le reti, media di 2.5 a partita.
L’ORDINE – Pioli s’è stufato di promettere la rinascita, il suo è un ordine: bisogna segnare. E’ il bello del calcio, è lo scopo da raggiungere. In 24 giornate di campionato la Lazio ha segnato appena 29 gol, ha il nono attacco del reame.