Condividi l'articolo
Candreva ha chiesto di andare via: sicura la sua cessione a giugno. Anderson e Keita puntano alla conferma, ma uno dei due può partire

ROMA – È già scattato il valzer degli esterni: almeno uno lascerà la Lazio, rientrerà di diritto nella rivoluzione estiva. L’arrivo di Simone Inzaghi ha rimotivato un po’ tutti, ma il futuro per alcuni è già stabilito e non verrà modificato in base alle ultime sei gare. Ambizioni diverse e prospettive economiche affascinanti, la separazione è praticamente scontata, Candreva (non uno qualunque) ha già la valigia in mano. Per rivederlo a Roma il prossimo anno servirebbe quasi un miracolo: l’attaccante biancoceleste ha già comunicato la sua scelta alla società, vuole cambiare aria e rilanciarsi da un’altra parte. Il Chelsea di Conte lo segue con grande attenzione, la Premier League è da sempre una destinazione gradita, in Italia invece proveranno a prenderlo Milan, Inter o Napoli. Federico Pastorello, agente e amico di Antonio, lo ha già spiegato in passato: «Il ciclo di Candreva alla Lazio potrebbe finire a giugno».

Parole chiare, un messaggio ben preciso. Lotito lo valuta almeno 25 milioni di euro, accontenterà il ragazzo ma non farà sconti a nessuno. Gli altri due – che fino alla fine si giocheranno la permanenza nella Capitale – sono Felipe Anderson e Keita. Il brasiliano ha sicuramente più mercato rispetto al senegalese, la dirigenza biancoceleste ha già rifiutato in passato circa 50 milioni di euro dal Manchester Utd: «Il mio desiderio è quello di rimanere alla Lazio – ha ribadito più volte il numero 10 – devo dimostrare ancora tanto. Non penso a nessun altro club in particolare. Ho sempre sognato di giocare in Europa, fin da bambino, da tre anni e mezzo ho realizzato questo sogno. La società ha creduto tantissimo in me ed io cerco di fare del mio meglio». Tare ci punta ancora, è consapevole di avere tra le mani un gioiello. Felipe ha vissuto una stagione particolare, è calato rispetto al 2015, ha pagato il periodo nero di tutto il gruppo, ma in ogni caso ha realizzato 9 reti e 5 assist. Caratterialmente non convince, nelle difficoltà affoga, deve maturare e diventare più leader. La Lazio proverà comunque a ripartire anche da lui, ma se dovesse arrivare una proposta indecente, potrebbe salutarlo con qualche anno d’anticipo.

Discorso leggermente differente per Keita, preso a zero dalla cantera blaugrana e lanciato nel calcio che conta a soli 18 anni. L’ex Barca ha cambiato da qualche mese procuratore, s’è affidato alla scuderia di Calenda, ha subito ricevuto diverse chiamate da Premier League e Bundesliga. Da settembre ha spesso spaccato le partite entrando dalla panchina, deve migliorare sotto porta, ma è un talento puro e può crescere ancora. La Lazio deciderà chi cedere tra i due, potrebbe anche scegliere di trattenerli entrambi, al momento però è un’ipotesi remota.

Lascia un commento