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Biancocelesti avanti per 0-3 nel primo tempo, ma nella ripresa l’Atalanta sfiora la clamorosa rimonta: finisce 3-4

BERGAMO – È la notte delle prime volte, soprattutto la notte della prima vittoria della Lazio nella prima giornata di Serie. Subito da cardiopalma, il vulcanico 3-4 rifilato all’Atalanta nell’ostica Bergamo. A fine primo tempo sembrava già chiusa col tris biancoceleste, la Dea si ribella e quasi ribalta, poi è Cataldi a mettere la parola fine da veterano fra primini.

Il colpo di testa, metaforico, di Keita ha scatenato un putiferio. Un infortunio al ginocchio – vero o presunto – le accuse dell’attaccante senegalese e la risposta per le rime del club biancoceleste. La corda si è spezzata, ora si rischiano le vie legali. Sornione sorride Lombardi, l’ex Primavera cresciuto dal tecnico Inzaghi e lanciato titolare all’esordio in Serie A, esterno nel tridente del 4-3-3 completato da Kishna e guidato da Immobile alla sua prima ufficiale in biancoceleste. Out Radu e Lulic, debutto anche per Lukaku terzino sinistro, al centro della difesa si rivede finalmente De Vrij e al suo fianco pure Hoedt guadagna in sicurezza.

È la notte delle prime volte a mettere la firma sui primi tre punti della stagione laziale. Immobile ha una voglia incredibile di far gol, gli bastano quindici minuti per ripagare la fiducia del mister. Si ritrova solo in area di rigore, si gira e infila il diagonale. Per Ciro, la prima rete con la maglia biancoceleste. Poco dopo, al 20′, la traiettoria di Biglia su punizione plana sull’incornata di Hoedt. Madornale l’errore di Sportiello che non trattiene la palla, lasciandola sfilare in rete. Per l’olandese, il primo gol in Serie A. A chiudere il primo tempo ci pensa poi Lombardi, il classe 1995 si avventa su un’altra ribattuta imprecisa del portiere bergamasco. Per Cristiano, la prima rete in Serie A all’esordio con la prima squadra. Momenti di paura per Dramè, perde i sensi per un colpo alla testa involontario di Parolo, viene portato via in barella ma sta bene.

Partita archiviata, neanche a parlarne. Nella ripresa l’Atalanta non ci sta e riapre la questione, la Lazio perde la bussola. A proposito di prime volte, al debutto fiuta il gol anche Kessiè che al 18′ con un tiro velenoso beffa Marchetti, a dir la verità per niente pronto. Non lo è neanche quattro minuti dopo, la respinta centrale su un pallone non irresistibile regala la doppietta al centrocampista dell’Atalanta. La Dea del tecnico Gasperini si gasa e crede nella rimonta, Inzaghi invece alza il muro e manda in campo Wallace (pure lui al debutto in Serie A e con la Lazio) per Lombardi claudicante. La squadra biancoceleste trascina i minuti con estrema sofferenza, rischia di subire il pareggio più e più volte, resiste. Poi al 41′ entra Cataldi in campo, due minuti dopo mette il punto sulla vittoria laziale con un gol di rabbia e felicità. Ma questa prima volta non finisce mica qua, c’è spazio per l’ultima, se la prende il giovane Petagna – giovane attaccante scuola Milan – a firmare il 3-4 e il suo primo gol in Serie A in pieno recupero.

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