Quiete apparente dalle parti di Formello, in scena l’ultimo allenamento di una settimana spesa tra riflessioni e poca Lazio agli ordini di Pioli. La sosta per le nazionali ha tolto metà squadra al tecnico, che in questi giorni si diverte a studiare soluzioni tattiche alternative per dare la scossa ai suoi. Quasi scontato pretendere che la batosta con il Chievo Verona venga messa alle spalle, la prima occasione utile sarà con l’Udinese il 13 settembre (da oggi in vendita i biglietti per la partita dell’Olimpico). Certo, le vere prove tattiche scatteranno solo al ritorno dei nazionali, ma intanto il tecnico emiliano pensa a come ridisegnare la Lazio. In mente sembra avere due certezza: mai più difesa a tre (almeno non in questo periodo delicato) e l’idea di schierare in attacco due punte. Nell’ultima settimana ha testato il 4-4-2 ma anche il 4-3-1-2 nell’amichevole di ieri contro il Trastevere. In avanti ad orchestrare c’erano comunque Matri e Keita, ecco la possibile soluzione: l’attaccante ex Milan a fare l’ariete dell’attacco biancoceleste, con lo spagnolo a muoversi da seconda punta. Tra i due, il feeling è scoccato sin dal primo giorno a Formello, l’intesa potrebbe rivelarsi ancora più efficace in campo. Da quando l’ultimo giorno di calciomercato gli ha portato in dono Matri, Pioli sa di poter contare su un attaccante di peso. E al momento anche l’unico a disposizione: Klose tornerà probabilmente il 18 ottobre contro il Sassuolo, Djordjevic incrocia le dita per essere a disposizione dopo la sosta anche se non si è allenato neanche oggi. E mentre Marchetti spera per l’Udinese, per Biglia se ne riparlerà a fine settembre. A centrocampo la Lazio dovrà fare di necessità virtù, Cataldi e Lulic non sono in condizioni ottimali, Parolo invece ha dimostrato buona gamba anche nella partita dell’Italia contro Malta, Milinkovic-Savic e Morrison scalpitano più che mai per la loro prima chance da titolari.
