
MILANO – Mancano appena 6 giorni all’Halloween del 1998 e la prossima estate, in Francia, si tengono gli europei di basket che l’Italia vincerà per la seconda volta dopo esserci riuscita già nel 1983…gli azzurri supereranno la Spagna 64-56 dopo aver eliminato tutte le migliori, sempre nella stessa Francia che lo scorso 12 luglio si era laureata campione del mondo di calcio per la prima volta (riusciranno a riaffermarsi solo in Russia nel 2018) superando 3-0 in casa il Brasile; sulla RAI va in onda la prima storica stagione di “Un medico in famiglia” e fra appena un anno sarà proiettato “Don Matteo” intanto che in Italia ci si gode gli ultimi anni in cui si può ancora vivere al di sopra delle proprie possibilità.
Contesto e calendario
Nel frattempo il campionato di Serie A é giunto alla VI° giornata e i match maggiormente interessanti, in una delle tante settimane in cui si giocano le coppe, corrispondono a Milan-Roma, che non vede i giallorossi vincere sul campo dal 23 aprile 1986 (0-1 con rete di Pruzzo al 70′ mentre il 13 dicembre 1987 aveva vinto il Milan 1-0 sul campo ma il giudice sportivo aveva dato lo 0-2 a tavolino a causa di un petardo che aveva colpito Tancredi a inizio ripresa) e Juventus-Inter 1-0, prevista come posticipo domenicale alle 21 con vittoria dei bianconeri grazie a Del Piero all’87’. Mentre la Fiorentina guida la classifica a quota 12 punti su 18 disponibili, seguita da Inter, Juventus e Roma a 10, il Milan si trova appaiato da Lazio e Parma a 9: tutti sono in lotta per le coppe europee ad eccezione del Milan stesso, guidato da Alberto Zaccheroni dall’estate, che il prossimo mercoledì verrà all’Olimpico di Roma per affrontare la Lazio detentrice del trofeo (e carnefice dei rossoneri all’ultimo atto l’anno passato) nell’andata degli ottavi di Coppa Italia (finirà 3-1 in rimonta per i biancocelesti e al ritorno il pareggio per 1-1 sentenzierà l’uscita dei milanesi dal torneo già prima del mese di dicembre, costringendoli a puntare tutto sul campionato pur avendo eliminato il Torino ai sedicesimi per 3-0 dopo aver perso 2-0 in Piemonte)…la Roma, per il secondo anno consecutivo di Zdenek Zeman, dal canto suo, viene dalla vittoria casalinga per 1-0 a danno del Leeds nell’andata dei sedicesimi di finale di Coppa UEFA (al ritorno finirà 0-0 e i romani si troveranno lo Zurigo negli ottavi) e fra 4 giorni resterà in Lombardia per giocare a Bergamo in Coppa Italia (il doppio 1-1 maturato vedrà i giallorossi fuori dalla competizione cadendo ai rigori per 4-5 nella capitale dinanzi all’Atalanta). Si sa, oltretutto, che la Roma é a punteggio pieno in campionato solo quando gioca in casa (3-1 alla Salernitana, 2-0 al Venezia e 2-1 con rimonta nei minuti di recupero contro la Fiorentina 7 giorni prima con in mezzo il pari a reti inviolate ad Empoli e la batosta 2-1 sul campo della Sampdoria) mentre il Milan, al netto delle vittorie con Bologna in casa 3-0, 1-2 a Salerno e 0-2 a Venezia, ha perso 1-3 con la Fiorentina fra le mura amiche ed é caduto appena una settimana fa 1-0 a Cagliari ma in compenso fra fra Milan e Roma finisce in pareggio da 2 stagioni (0-0 l’11 gennaio 1998 e 1-1 il 2 marzo 1997).
Spregiudicatezza e voglia di lottare
I presenti sono circa 57.000 e fra loro annoveriamo ben 3000 romanisti e la tensione é molto alta, sapendo che gli ospiti si trovano nello spicchio di curva nord situato al primo anelli fra settore popolare e tribuna: il presidente della Lega Adriano Galliani, fa le veci del presidente rossonero Silvio Berlusconi in qualità di suo vice (evidente conflitto di interessi, sapendo pure che entrambi sono, rispettivamente Berlusconi presidente del consiglio dei ministri e azionisti di maggioranza di Mediaset insieme a “Tele+”) mentre il patron giallorosso Franco Sensi presenzia rinfocolando quella che é una rivalità violenta anche a livello federale, visto che il Milan é, assieme alla Juventus dei fratelli Agnelli e della triade Moggi-Bettega-Giraudo, la squadra maggiormente influente del paese ma la Roma non vuole sottostare alle regole prestabilite e Sensi sta dando battaglia in Lega dall’inizio della sua gestione inasprendo rapporti già tesi fra Milano e Roma. Intanto, però, le squadre scendono in campo: 3-4-3 abituale e molto tattico per i padroni di casa, che devono rinunciare a diversi uomini fermi per problemi fisici come il portiere tedesco Lehmann, i difensori Costacurta e sala, gli esterni di centrocampo Guglielminpietro e Donadoni al confronto del 4-3-3 offensivo e tutto muscoli degli ospiti, in cui brillano le assenze del portiere austriaco titolare Konsel, del terzino brasiliano Cafù, la mezz’ala russa Alenichev e il centravanti di riserva carioca Fabio Junior oltre alle squalifiche del terzino francese Candela (espulso contro la Fiorentina) e del mediano Di Biagio (ammonito essendo già diffidato)…pertanto la Roma deve fare a meno di 3/5 della difesa di base mentre il Milan si deve adattare ad una retroguardia affidabile ma meno solida. Succede così che, all’8′, Aldair recupera una palla al limite dell’area, lancia lungo e Totti va via sulla sinistra a Helveg concludendo in porta ma Rossi para deviando verso Delvecchio, che anticipa N’Gotty in scivolata di sinistro realizzando lo 0-1 a porta vuota (4+2 gol per lui in stagione e fine di un digiuno in campionato che durava dalla sconfitta con la Sampdoria 2 turni prima ma con la consolazione di essere andato a segno contro il Leeds: saranno 18+1+4 a fine anno fra tutti i trofei), al 20′ bel cross di Paulo Sergio verso Delvecchio ma il centravanti liscia di pochissimo, al 23′ ancora Paulo Sergio manda filtrante per Delvecchio…che si presenta solo davanti a Rossi ma colpisce il palo destro interno e sulla respinta Tomic coglie l’altro palo, al 28′ Rossi smanaccia un corner di capitan Totti diretto in porta e al 30′ si fa vedere anche il Milan ma Bierhoff manda fuori su una corta respinta di Chimenti da cross di Leonardo; al 35′ ancora Totti protagonista: raccoglie una respinta corta del brasiliano André Cruz ai 20 metri e costringe Rossi ancora al miracolo su un bellissimo destro ma al 40′ ecco la risposta dei rossoneri, con Weah che imita Totti di destro ma Chimenti pareggia il conto con Rossi e devia oltre la traversa, al 42′ Bierhoff pareggia di destro al volo su traversone di Leonardo ma Weah é sulla traiettoria e devia in fuorigioco la palla portando all’annullamento da parte dell’arbitro viareggino Collina, annullamento che si ripete al 45′, quando Weah realizza a porta vuota ma commette una carica su Chimenti da sponda di Bierhoff dalla destra. Nel finale ecco che vengono ammoniti Helveg, Weah e Tomic per dei falli ma al 47′ arriva l’1-1: punizione di Albertini, sponda ancora di Bierhoff dalla destra e destro al volo di Leonardo (quarto timbro per lui in stagione: saranno 12 alla fine) che si infila fra le gambe del portiere romanista mandando al riposo le squadre in parità.
Emozioni a non finire
In apertura di ripresa Ambrosini entra per Albertini e Boban va a fare il regista vero e proprio davanti alla difesa poco prima che Wome si faccia ammonire per gioco falloso e al 50′ Collina fischia rigore alla Roma per una trattenuta di Cruz su Delvecchio ma dal dischetto Rossi (tornato titolare dopo diverse difficoltà di adattamento di Lehmann) para il destro incrociato a mezza altezza di Totti buttandosi sulla propria destra: secondo rigore consecutivo parato dal portiere di casa dopo quello contro il Cagliari, secondo rigore su 2 sbagliato in campionato dalla Roma (Di Biagio anche se lo era fatto parare ad Empoli da Sereni e anche quello osterà carissimo…), primo rigore sbagliato dal capitano romanista in carriera in campionato e al 53′ il segnalinee Cerofolini, forse colpito da un oggetto lanciato dagli spalti, rischia il mancamento e fa sospendere la sfida per un minuto; al 59′ ecco il 2-1 del Milan: scontro Aldair-Weah e nel rimpallo al limite dell’area arriva Ziege (terzo gol per lui dopo i 2 contro la Samp l’anno passato e sarà il penultimo in vista di quello che realizzerà a gennaio ad Empoli), che salta in uscita Chimenti stoppando la palla con il braccio sinistro fra le proteste dei romani (sarà solo la prima di una lunga serie di “sviste” in questa stagione a sfavore dei capitolini…) ma la Roma non si dà per vinta e pareggia 2-2 al 70′, con Delvecchio (doppietta per lui) che scarica di sinistro sotto l’incrocio dei pali da dentro l’area un bel passaggio di Paulo Sergio anticipando Rossi e Maldini ma non si fa in tempo a riequilibrare tutto che al 72′ Boban batte in area una punizione tagliata per Weah, che anticipa Zago (il quale verrà convocato assieme a Cafù per la prossima Copa America che il Brasile vincerà fra giugno e luglio 1999 per 3-0 a danno dell’Uruguay mentre Lehmann farà parte della Germania che dovrà affrontare la Confederations Cup in Messico uscendo miseramente al primo turno insieme alla nuova zelanda dietro a Brasile e USA) in favore del 3-2…per Weah é il primo gol in campionato ma il secondo dopo quello realizzato contro il Torino nel ritorno dei sedicesimi di coppa nazionale. Al 75′ Totti scarica ancora di destro dai 20 metri ma colpisce la traversa interna (terzo palo di giornata per i suoi) imprecando la sfortuna mentre al 79′ Morfeo entra per Leonardo e per dare più fisicità ad un attacco già molto tosto da fronteggiare nei contrasti e con Weah nell’inedito ruolo di bomber libero di muoversi prima che Ayala faccia passare i suoi al 5-3-2 rimpiazzando il giocatore liberiano all’82’ consentendo a Maldini di fare la mezz’ala con Boban in mezzo e Ambrosini a destra intanto che il mediano Daniele Conti (figlio del grande Bruno, ala mondiale nel 1982) e l’attaccante Bartelt rimpiazzassero Zago e Tommasi facendo passare anche l’assetto di Zeman ad un molto offensivo 3-4-3 a rombo con Totti rifinitore e Bartelt a prendere il suo posto ma il nervosismo, da ora, la farà da padrone: Boban viene espulso proprio all’80’ per somma di cartellini dopo aver falciato Totti, Paulo Sergio manda di un soffio fuori di testa da cross di Bartelt mentre al 90′ Conti stesso reagisce sputando a Bierhoff in un alterco e guadagna gli spogliatoi intanto che Maldini sanguina dalla testa in seguito ad uno scontro con Paulo Sergio; proprio al 93′ Bierhoff tenta di sorprendere Chimenti con un bellissimo pallonetto da centrocampo ma l’estremo difensore riesce a stoppare la conclusione sulla riga dell’area. Al triplice fischio la Fiorentina é a 15 punti avendo vinto 4-0 con la Salernitana, il Milan é secondo a 12 e batte la Roma in casa per la prima volta dal 3-1 del 4 febbraio 1996 mentre i romanisti rimangono senza vittorie in trasferta oltre ad un magro bottino di un punto su 9 fattibili fuori dalla capitale…va ancora giocata Juventus-Inter ma già la situazione si inizia a delineare per questa giornata.
Conclusioni
A primavera la Roma arriverà quinta in campionato dietro a Milan, Lazio, Fiorentina, Parma lamentandosi di molte sfide in cui accadranno cose “strane” a livello arbitrale e a fine anno Zeman, complice anche la controversa uscita nei quarti di Coppa UEFA contro l’Atletico Madrid semifinalista (doppia batosta 2-1 ma con molte polemiche arbitrali nei riguardi del direttore di gara Van Der Ende al ritorno: negherà un rigore e annullerà un gol regolare a Delvecchio per poi espellere Wome insieme a Totti scatenando una grande rissa negli spogliatoi in cui si beccherà la squalifica pure Aldair), lascerà Trigoria venendo rimpiazzato dal doppio ex Fabio Capello (la battaglia del tecnico boemo contro il presunto “potere del nord” stava portando a prezzi troppo alti e Sensi dovrà darsi una regolata soprattutto sulle accuse rivolte alla Juventus e al doping oltre alle connivenze fra direttori di gara e club dell’asse Torino-Milano…accuse che qualche anno dopo daranno grandi frutti) mentre il Milan si aggiudicherà il suo XVI° scudetto, il primo dopo un biennio di dominio juventino e il primo senza sacchi o Capello in panchina dall’inizio della gestione di Berlusconi oltre a centrarlo nell’anno del centenario ma anche l’ultimo dello scorso millennio, superando la Lazio all’ultima giornata per 70-69 anche qui fra grandi polemiche per le ultime giornate e con una difesa tutta lombarda per l’unica volta nella sua storia (il giovane Abbiati in porta e Sala-Costacurta-Maldini in linea: portiere e capitano milanesi, libero comasco e stopper varesino)…Milan-Roma non é ancora finita e si deve giocare sul campo, ma c’é ancora tempo per un ricordo che vedremo insieme.
Il tabellino
MILAN-ROMA 3-2
MILAN (3-4-3): Rossi S.; N’Gotty, Cruz, Maldini (cap.); Helveg, Albertini (46′ Ambrosini), Boban, Ziege; Leonardo (79′ Morfeo), Bierhoff, Weah (82′ Ayala). A disposizione: Abbiati, Ba, Coco, Ganz. Infortunati: Lehmann, Costacurta, Sala, Guglielminpietro, Donadoni. Allenatore: Zaccheroni.
ROMA (4-3-3): Chimenti; Zago (80′ Conti D.), Aldair, Petruzzi, Wome; Tommasi (80′ Bartelt), Tomic, Di Francesco; Sergio P., Delvecchio, Totti (cap.). A disposizione: Campagnolo, Quadrini, Frau, Dal Moro, Gautieri. Infortunati: Konsel, Cafù, Alenichev, Junior F. Squalificati: Candela, Di Biagio. Allenatore. Zeman.
ARBITRO: Collina di Viareggio.
MARCATORI: 9′ Delvecchio (R); 45’+3 Leonardo (M), 59′ Ziege (M); 70′ Delvecchio (R); 72′ Weah (M).
NOTE: Al 51′ Rossi S. (M) ha parato un rigore a Totti (R). Espulsi all’80’ Boban per somma di ammonizioni e al 90′ Conti D. per comportamento non regolamentare. Ammoniti Helveg (M), Weah (M), Tommasi (R), Wome (R) per gioco falloso e Rossi S. (M) per comportamento non regolamentare.