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virtus-trapaniRush finale di campionato per la Virtus Roma, che fresca di partnership con l’Università degli Studi Niccolò Cusano bagnerà il debutto ufficiale del nuovo co-sponsor nel posticipo della 27a giornata del campionato di A2 Ovest sfidando Trapani. La squadra di Attilio Caja arriva al match di domani sera con 24 punti in classifica ed è reduce dalla beffa sul campo di Siena: con una vittoria il discorso salvezza sarebbe praticamente chiuso (attualmente a +4 dalla coppia playout Rieti-Reggio Calabria, con Roma in vantaggio negli scontri diretti con entrambe le formazioni) e rimarrebbe aperta un’ipotesi playoff agguantando ad eventuale quota 26 punti proprio Trapani, vittoriosa comunque nella gara d’andata con ben 22 punti di scarto. Per i siciliani la tappa romana è un importante crocevia in vista del raggiungimento della post-season, obiettivo minimo di inizio stagione per coach Ducarello e squadra.

LA GARA D’ANDATA: TRAPANI-ROMA 96-74 – Senza ricorrere a specifici trattati sulla difesa a zona, si può dire in maniera semplicistica che l’utilizzo della 2-3, se da una parte mira a blindare l’area e gli angoli, dall’altra rischia di concedere qualcosa sul gioco perimetrale. Tale dazio la Virtus lo ha pagato a caro prezzo nella gara d’andata contro Trapani. Che nel gioco di Caja la zona abbia un ruolo fondamentale è ormai noto ai più, ma quando si incontra un Keddric Mays in formato ‘sera del 13 Dicembre 2015’ c’è ben poco da fare: per l’americano, un primo tempo da urlo con 35 punti e 9/9 dall’arco, chiudendo poi il match a quota 41 punti, 10/12 da tre, 9/11 ai liberi e 45 di valutazione. Una prova stellare per il classe ’84 ex Capo D’Orlando, che ha condotto i suoi alla vittoria costringendo Roma al primo stop dopo ben 5 successi consecutivi.

OLASEWERE NEL BENE E NEL MALE – Il Marzo virtussino, caratterizzato da soli 2 match a causa della doppia pausa per la Coppa Italia e per il Torneo di Mannheim, ha visto Jamal Olasewere protagonista delle sorti dei romani. Sia nel bene che nel male. Se contro Omegna il nazionale nigeriano ha condotto Roma al successo segnando ben 34 punti e registrando un formidabile 46 di valtuazione, nel match di Siena il classe ’91 si è macchiato di alcuni gravi errori nel finale di partita, culminati nell’orrenda persa sull’ultimo possesso, che ha decretato la vittoria dei mensanini per un solo punto (77-76). Non è stato di certo solamente il suo errore a costringere Roma alla sconfitta, considerando che la Virtus ha malamente dilapidato un prezioso vantaggio di 7 punti a meno di 6 minuti dalla fine; ma la follia di Olasewere pesa sia in virtù della storica rivalità tra Virtus e Mens Sana, sia per aver privato Roma anche del solo tentativo di giocarsi efficacemente il possesso della vittoria. Ciononostante, Olasewere è risultato essere il “Miglior giocatore per il mese di Marzo in A2 Ovest”, succedendo a Voskuil in tale riconoscimento: 23.5 punti, 9 rimbalzi, 2.5 assist, 71% dal campo, 63% ai liberi e 30 di valutazione sono i numeri che hanno consegnato all’africano il premio, il secondo consecutivo per un giocatore di Roma.

DUE SCRIMMAGE IN ATTESA DI TRAPANI – Le due settimane senza impegni ufficiali sono servite a preparare al meglio la volata finale, tra allenamenti e sgambate. Due gli scrimmage che Roma ha disputato presso il PalaTiziano, entrambi con punteggio azzerato al termine di ogni quarto. Il primo, pre-pasquale, contro Ferentino e disputato in 4 quarti da 10 minuti ciascuno, ha visto nel complesso la Virtus imporsi per 93-50, contro una formazione ciociara troppo brutta per essere vera, senza per questo togliere meriti ad una Roma molto più centrata ed attenta. Ben più probante il secondo test, quello contro Rieti, giocato in 4 quarti da 12 minuti ciascuno: i sabini si sono imposti nel complesso per 77-76, con Roma che ha ceduto il passo nella seconda parte dell’amichevole, quando Caja ha dato ampio spazio alle riserve cercando di risparmiare i titolarissimi.

TRAPANI, OBIETTIVO PLAYOFF – Considerata una delle potenze del girone ad inizio campionato ed a lungo nelle parti alte della classifica, con l’avvento del 2016 Trapani ha incontrato qualche difficoltà inattesa e finora nel girone di ritorno ha un bilancio di 4 vittorie (tra cui quella dell’ultima giornata contro Agropoli) e ben 7 sconfitte, che hanno addirittura messo in pericolo l’obiettivo playoff, traguardo minimo stagionale e centrato al momento con l’ultimo posto disponibile, l’ottavo. Peseranno domani sera le perduranti assenze del lungo americano Taylor Griffin, a causa di un infortunio al tendine del ginocchio destro e del play Claudio Tommasini, che soffre una lesione al tendine peroneo del piede sinistro. Rispetto alla gara d’andata c’è una new entry tra le fila trapanesi, il nigeriano Stan Okoye, ala classe ’91 arrivata da Matera, lo scorso anno a Varese alla corte di coach Caja e compagno in nazionale di Olasewere, con cui ha vinto i Campionati Africani del 2015. Ottimo finora il suo impatto in Sicilia, con ben 13.8 punti e 9.2 rimbalzi in sole 6 partite, tirando anche con il 48% da tre ed il 49% da due. A dominare sotto canestro c’è Andrea Renzi, 18 punti (quarto miglior marcatore del girone) e 7 rimbalzi di media con il 59% da due, mentre letale all’andata è stato il già citato Keddric Mays, play-guardia da 17.5 punti e 3 assist di media. Massimo Chessa, guardia campione d’Italia in carica per lo Scudetto vinto a Sassari lo scorso anno, porta tanta esperienza a coach Ugo Ducarello, con 10,5 punti, 4.1 rimbalzi ed un buon apporto difensivo. Se tra i lunghi gode di qualche minuto il giovane classe ’95 Mirko Gloria (1.2 punti in 15 partite), Trapani ha ampia varietà nel reparto degli esterni: il 2-3 Kenneth Viglianisi viaggia a 6.2 punti di media, l’italo-argentino Demian Filloy abbina 7 punti a 5.1 rimbalzi, mentre l’ala piccola Gabriele Ganeto firma 7.5 punti e 4.9 rimbalzi, tirando con il 60% da due. Qualche sporadica apparizione per la guardia classe ’96 Mattia Molteni.

SFRUTTARE LE ASSENZE TRAPANESI – Gli infortuni di Tommasini e Griffin hanno influito sul rendimento della squadra siciliana: senza il play classe ’91 Trapani ha dovuto fare a meno della sua visione di gioco, condita da 2.3 assist e 9.9 punti, mentre facendo a meno del fratello del più famoso Blake, stella NBA nei Clippers, sono mancati 10.8 punti e 5.6 rimbalzi nonchè un perno dello starting five, dal rendimento comunque non sempre eccelso. La Virtus deve sfruttare tali assenze, cercando di comandare il gioco e mettendo tanta intensità e fisicità sotto canestro. Meini, unico ex della gara, e Voskuil saranno chiamati a fronteggiare il temuto Mays, mentre a ridosso del canestro il pericolo maggiore sarà quel Renzi terzo per valutazione media ad Ovest con 19.2, che tanto influisce nel rendere la squadra siciliana la quarta del girone sotto la voce dei rimbalzi conquistati con il dato di 36.2. Trapani segna tanto: con 83.8 punti di media è per distacco il miglior attacco del girone (il 54% da due è il miglior dato al pari di altre 3 squadre) e ciò richiede uno sforzo extra in difesa per poi magari sfruttare spazi in transizione, penetrando quella difesa siciliana che con 80.5 punti subiti di media a gara è la terza peggiore tra le 16 squadre che compongono la statistica. Palla a due alle ore 20,45.

Matteo Buccellato

Di admin

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