
NAPOLI – È finita: il Napoli ha infilato la IV° vittoria nelle ultime 5 e si porta temporaneamente a -6 dalla Juventus in attesa della gara di domani sera mentre la Lazio ha fallito l’ennesimo scontro diretto e adesso si ritrova in zona Europa ma fuori dalla Champions in favore della Roma a seguito di una gara avvincente e tesa fino al triplice fischio.
Entrambe si sono presentate a questo appuntamento forti del passaggio del turno in Coppa Italia ma con evidenti problemi di formazione: Koulibaly con Insigne squalificati da Inter-Napoli per condotta scorretta fruttatagli 2 giornate, Allan squalificato per somma di diffide, Hamsik infortunato e Marusic costretto a saltare 2 giornate dopo le scontille di Lazio-Torino ma i 2 schieramenti si presentano in campo forti di 2 moduli ormai rodati e collaudati: il 4-4-2 di Ancelotti con Meret; Malcuit-Albiol-Koulibaly-Rui; Callejon-Diawara-Zielinski-Ruiz; Milik-Mertens e il 3-5-1-1 di Inzaghi II° con Strakosha; Felipe-Acerbi-Radu; Lulic-Milinkovic Savic-Leiva-Parolo-Lukaku; Alberto; Immobile…non si può dire che la qualità non abbondi ma spesso sorgono in campo altre varianti.
Da subito gli ospiti provano a imporre il proprio gioco giocando palla a terra malgrado un campo parecchio allentato e una pioggerella fastidiosa oltre che continua: il più pericoloso è sicuramente Milinkovic-Savic, che impegna Meret per 3 volte in tutto il I° tempo con 1 bella parata e 2 interventi facili oltre a un’ultima conclusione di Bastos uscita di poco ma la spinta romana si ferma qui; i padroni di casa impegnano i primi minuti a prendere le misure degli avversari ma una volta entrati in confidenza con la situazione iniziano a schiacciare i capitolini nella loro area colpendo 2 pali con Milik (bordata violentissima al volo e deviazione decisiva di Strakosha) oltre a conclusioni velleitarie di Ruiz e lo stesso polacco. Il frangente decisivo della prima frazione è 28°-38°: Felipe è costretto a uscire per Bastos a causa di un infortunio (forse di natura muscolare) al 28°, Callejon (al I° timbro in stagione) porta in vantaggio i suoi con un diagonale sul primo palo da assist di Mertens al 34°, al 36° Acerbi viene ammonito (succedendo proprio il compagno serbo dopo un quarto d’ora) per un fallo molto contestato sul belga e sulla punizione seguente da fuori area Milik infligge l’1-2 fulminante che tramortisce le aquile al 38° oltre a chiudere, di fatto, la I° frazione.
Alla ripresa il tecnico biancoceleste corre ai ripari mettendo Correa per Lukaku facendo si che Parolo si defili a destra con Alberto a fare il regista e Leiva come mediano: l’avvio è incoraggiante e proprio ildi neo-entrato si rende pericoloso assieme ad Alberto tenendo sul chi vive Meret ma il Napoli non perde il pallino del gioco e ogni volta che riparte lo fa con pericolosità arrivando a colpire un altro palo con Ruiz e Milik a sfidare Immobile in un duello a distanza fra bomber per decidere chi fosse più pericoloso con i portieri ma le emozioni sono appena ricominciate…al 64° Callejon colpisce la traversa di testa in off-side (IV° legno azzurro di serata) e sul ribaltone Immobile riapre i giochi con 25 giri di orologio ancora a disposizione. Passano appena 5 rintocchi e Acerbi rimedia un’altra ammonizione opinabilissima provando a rimediare ad un errore di Milinkovic-Savic: Rocchi non indugia e lo butta fuori certificando che domenica prossima il difensore salterà la prima partita dopo 4 anni; a questo punto Ancelotti inserisce Verdi per Diawara passando al 4-2-3-1 intanto che gli ospiti si risistemano 4-4-1 con Patric subentrato proprio al serbo per fare il IV° di difesa e con Parolo spostato di nuovo a centrale con Alberto e Correa sacrificati nel ruolo di ali ma i romani non mollano nulla pure se le azioni successive evidenziano una normale amministrazione da ambo le parti finché a 8′ dal termine Ounas rileva Mertens rendendosi protagonista di un grande tiro respinto d’istinto dall’estremo difensore avverso; il finale vede l’ingresso di Hysaj per Callejon unito ai cartellini gialli per Zielinski e Lulic (autore di un fallo criminale su Malcuit che avrebbe sicuramente meritato un altro provvedimento, magari più severo).
Al 95° arriva il triplice fischio finale e l’allenatore laziale troverà modo di fare polemica per la direzione di gara ma lanon domanda da farsi dovrebbe essere un’altra: la Lazio poteva fare di piu contro un Napoli decimato?
Da adesso ripartirà tutta la giostra legata a discussioni e battibecchi ma il verdetto parla chiaro: manca un girone intero e la classifica si stringe sempre di più nei piani alti.
Aspettiamo la prossima coppia di gare da giocare per completare il turno e vediano la settimana prossima cosa accadrà ora che il campionato è entrato nel vivo.