Marchetti 5: meriterebbe di più per la sua prestazione personale, ma raccoglie 5 gol dalla porta in una serata nera.
Basta 5: il terzino destro non ha colpe sui gol e appare il piu concentrato
Hoedt 4: Higuain fa quello che vuole con l’olandese: numeri, tiri e giocate d’alta scuola. Imbambolato, macchia quello che era stato un buon inizio
Mauricio 4.5: qualche buon salvataggio, ma manca nelle cose semplici ed essenziali. Li vede arrivare da tutte le parti
Radu 4: l’horror del retropassaggio che spalanca la via del 4-0 è solo l’ultimo e il più eclatante errore. Non è più quel giocatore solido che tutti apprezzavano
Onazi 4.5: stanco dopo la trasferta di Europa league con il dnipro subisce i dirimpettai azzurri. Male nell’interdizione e nella fase di costruzione.
Lulic 4: tra i peggiori in campo (oggi è difficile sceglierne uno), Pioli lo toglie dopo un primo tempo disastroso e un giallo inutile
Parolo 4.5: Non è in serata, anche lui accusa un appannaggio fisico che sta distruggendo lo spirito e la voglia di questa lazio. Se smette di lottare anche lui, stakanovista e faticatore di Pioli, si mette male…
Mauri 4.5: Pioli lo toglie a fine primo tempo, dopo nessun guizzo vincente e poco aiuto al centrocampo. Sul terreno di gioco passeggia, mentre il Napoli corre e mette in ginocchio la Lazio
Matri 5: non vede un pallone, prova a darsi da fare ma non è mai servito degnamente dai colleghi. La squadra non gira e l’attaccante non può essere decisivo da solo
Keita 5: si mangia un gol fatto sullo 0-0, quello che molti chiamano il “rigore in movimento”. Qualche scatto, ma in ombra anche lui
Milinkovic 5: era tra i più in forma, ma parte dalla panchina. Prova a prendrrsi sulle spalle una squadra a pezzi, ma non può tenere da solo un centrocampo che fa acqua da tutte le parti
Felipe Anderson 5: entra a inizio ripresa ma la lazio è già morta. Pochi spint e iniziative: irriconoscibile rispetto a quello di un anno fa, ma oggi meritava una chance
Djordjevic sv
Pioli 4: oggi sbaglia tutte le scelte possibili. Senza candreva poteva e avrebbe dovuto puntare su felipe anderson dall’inizio. La squadra manca di qualità e geometrie, ma soprattutto di intensità e voglia di scendere in campo. “Tutti in ritiro” dichiara in conferenza. Irriconoscibile la sua creatura, non diverte e prende scoppole che demoralizzerebbero anche il più incauto ottimista. Dovrà essere bravo a raccogliere i cocci