Marco sfida la macchina da guerra dei Warriors ma, nonostante una gran prova, i suoi Kings escono sconfitti. Andrea perde a Milwaukee
SACRAMENTO — I Kings, trascinati dalla tripla doppia di Rondo e dai 22 punti di Belinelli mettono paura ai Warriors, gli imbattuti campioni in carica. Ma finiscono per perdere la 5a partita di fila, 94-103. Gara a due facce. Primo tempo orrendo, con Sacramento nella versione delle ultime 3 disgraziate uscite e Curry silente dall’altra parte, e fuochi d’artificio nel secondo. Beli scatenato e Rondo dappertutto per i padroni di casa, Curry e Iguodala implacabili per i ragazzi della Baia. Che vincono per la nona volta consecutiva contro i Kings – alla faccia dei buoni vicini di casa – e incrementano a 7-0 la migliore partenza di stagione da Warriors da quando la franchigia si è trasferita da Philadelphia in California.
PARTENZA FALSA — Acy nel quintetto Kings, Warriors senza Bogut. Partenza lenta: i Warriors appaiono umani sbagliando 14 dei primi 16 tiri, ma sono avanti 20-14 dopo il 1° quarto per colpa dell’attacco Kings stagnante che lancia il contropiede dei Guerrieri, che si sono portati dietro alla Sleep Train Arena tanti tifosi. Una pallacanestro modesta che ti fa rimpiangere il sabato sera in centro a Sacramento, che pure non è San Francisco. I Warriors tirano col 30%, i Kings col 27%. L’ingresso di McLemore è un auto-canestro che vale ai Warriors la doppia cifra di vantaggio. Belinelli gioca anche da play con Collison k.o. e Seth Curry acciaccato, che salta la sfida col fratellone. La cosa più divertente che i Kings mostrano nel 1° tempo è un tifoso che fa canestro dalla lunetta sdraiato su uno dei materassi che denominano l’Arena. Gay tira a ogni possesso, per giustificare la stipendio che gli pagano e evitare paragoni con Lupin: percentuali e scelte discutibili, testimoniate dalle 15 palle perse di squadra in 24’, con McLemore che ne inventa una che neppure Archimede… 6 punti di fila di Beli limitano i danni contro Warrios minimalisti, ma sopra 46-38 all’intervallo. Curry con soli 3 punti.
GRAN FINALE — Tre canestri di Koufos a inizio ripresa valgono il -2 Kings. La tripla di Belinelli addirittura il 55-53 con 6’ da giocare nel 3° quarto. Immediato il 14-0 di controparziale Warriors con Thompson implacabile e Curry che esibisce un numero da prestigiatore per un gioco da 3 punti. Comunque grazie agli 8 punti di Beli nel quarto (ma Curry ne ha segnati 11) e agli assist di Rondo i Kings sono a contatto: 68-72 dopo 36’. La gara diventa bella. I Kings lottano. Rondo impazza con la sua energia da tripla doppia (la 23a) raggiunta con 6’30” da giocare – pur con percentuali al tiro atroci – e riporta avanti i suoi 79-78. Curry risponde da 3. Iguodala è il solito tuttofare favoloso. Gay sparacchia con la partita sul filo, Steph quando conta è micidiale. Vincono i Warriors, unica squadra imbattuta, i Kings lunedì, col rientrante Cousins ospitano gli Spurs.
LE PAROLE — Belinelli a fine gara sollevato dal secondo tempo Warriors: “Per la prima volta in stagione abbiamo fatto sentire fisicamente la nostra presenza agli avversari, e l’attacco ha fatto click. Rondo super, come la nostra intesa”.
SACRAMENTO -GOLDEN STATE 94-103
Sacramento: Belinelli 22 pt in 35’, 3 rimbalzi, 2 assist. Gay 22, Rondo 14. Rimbalzi: Rondo 12. Assist: Rondo 15.
Golden State: Curry 24, Thompson 18, Iguodala 14. Rimb: Ezeli 12. Ass: Green 7.
MILWAUKEE — La musica non cambia. Un discreto primo tempo serve a poco, i Nets crollano nel terzo quarto e incassano a Milwaukee la loro settima sconfitta di questo disastroso inizio di stagione. La squadra newyorchese perde 94-86 e deve anche registrare il problema fisico che toglie di mezzo Brook Lopez nell’ultimo quarto del match. Il lungo di Brooklyn torna negli spogliatoi alla fine del terzo periodo a causa di un dolore al piede destro, le lastre non rivelano fratture, e questa naturalmente e’ una buona notizia, ma solo nelle prossime ore verrà chiarita l’entità dell’infortunio del miglior marcatore e rimbalzista dei Nets. Andrea Bargnani gioca soltanto gli ultimi 7’50’’ della gara e chiude con quattro punti e un rimbalzo. I Nets lanciano segnali incoraggianti nel primo quarto. Una buona difesa e la giusta energia permettono alla squadra ospite, dopo qualche minuto di assestamento, di dettare il ritmo della gara. Parker e Antetokounmpo si fanno sentire nei primi minuti, poi Young e Lopez prendono le misure e Brooklyn riesce perfino a produrre una discreta pallacanestro.
Un parziale di 12-2 nelle battute finali del primo quarto regala ai Nets il +8, i punti di Bayless e Monroe nella prima parte della seconda frazione però permettono ai Bucks di tornare in scia. Hollins, intanto, accorcia le rotazione e a pagare dazio e’ proprio Andrea Bargnani il quale resta in panchina per tutto il primo tempo. Lopez torna a fare male alla difesa di Milwaukee nei minuti finali del primo tempo, i Bucks però rispondono colpo su colpo, le squadre così vanno al riposo in perfetta parità, 44-44. Gli ospiti partono bene anche a inizio ripresa ma basta un’accelerazione di Middleton e la compagine di coach Hollins si scioglie come neve al sole. Al primo vero passaggio a vuoto in attacco, infatti, Brooklyn perde sicurezza e si mette a fare confusione. Milwaukee così con un break di 15-4 prende in mano le redini del match, Bayless e Middleton dalla lunga distanza allontanano i Nets che nel finale del terzo quarto perdono anche il loro miglior giocatore Brook Lopez. Greg Monroe si mette a fare il bello e il cattivo tempo nella zona pitturata, Brooklyn non trova più risposte e i Bucks scappano al +13 a 8’49’’ dalla sirena. Hollins prova a giocare la carta Bargnani, non serve a molto, Brooklyn non ci crede più e resta lontana. Il canestro di Bayless a 1’52’’ dalla sirena così porta i Bucks al +17 e fa definitivamente calare il sipario sul match, i Nets quindi devono rimandare l’appuntamento con il loro primo successo della stagione.
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