
Salvezza e nuovo stadio. Anzi forse, nuovo stadio e salvezza. Nella programmazione messa in campo dal Frosinone Calcio, non appena la promozione in Serie A era diventata cosa fatta, l’adeguatezza delle strutture sportive è sempre stata messa al primo posto, sullo stesso livello agonistico. Se c’è un risultato storico da conquistare sul campo, ce n’è uno altrettanto importante a livello amministrativo: donare al capoluogo ciociaro lo stadio che aspetta da 40 anni almeno.
Questa in effetti pare essere la volta buona, perché i lavori dopo l’empasse dell’estate sono davvero partiti e giovedì, il punto dello stadio verrà discusso nel consiglio comunale. Tra le delibere che il sindaco Ottaviani porterà in aula infatti, ci sono anche la concessione di costruzione e gestione del nuovo stadio Casaleno: il nuovo stadio «Benito Stirpe», intitolato al papà dell’attuale numero uno del club canarino. Lo stadio non sarà solo il luogo in cui il Frosinone Calcio giocherà le sue partite, ma sarà un vero e proprio luogo da vivere sette giorni su sette, con attività commerciali, ristorante, palestra ed anche un piccolo museo.
Ma il Frosinone giocherà in Serie A nel nuovo stadio? Di certo se raggiungerà la salvezza, sì. Entro la fine del 2015 infatti, il comune terminerà la sua quota di lavori e consegnerà l’impianto con 12 mila posti al privato (la società) che lo dovrà completare con l’arrivo a 16 mila posti e circa 5000 metri quadrati di volumetrie commerciali: un impianto dal valore di venti milioni di euro. È su questo stadio che poggia tutto il futuro del Frosinone, è su questo stadio che, una volta raggiunta la tanto agognata salvezza, poggerà la programmazione sportiva ed imprenditoriale della società ciociara.
A oggi il Frosinone ha il «Matusa», stadio attrezzato e derogato alla Serie A, ma che di certo non potrà sopportare e supportare un’altra stagione ai massimi livelli, anche se i più romantici credono che sia proprio l’impianto nel centro del capoluogo ciociaro la marcia in più della squadra di Stellone. La «Legge del Matusa» finora si è inchinata al cospetto di Torino e Roma, ma è tornata ad essere dettata contro l’Empoli e l’auspicio di tutti è che anche contro la Samp domenica, lo stadio di casa continui ad essere un amuleto.
La salvezza quindi passerà gioco forza per il «Matusa», ma dovrà essere conquistata anche per il «Benito Stirpe». L’impianto che sta nascendo sulle ceneri del vecchio Stadio Casaleno merita un esordio ai massimi livelli. La casa del Frosinone è in costruzione e gli eroi che sono saliti in A vogliono iniziare ad abitarla proprio dall’attico del calcio italiano.
