
Salerno battuta 80-66
Nessuna sorpresa al PalaIaia per la palla a due tra Palestrina, senza Thiam, e Salerno. I primi punti sono di Bartolozzi ma a segno dal campo ci va solo l’Arechi che non sbaglia con Potì e Diomede (2-8) e subito time-out. Cacace e Bartolozzi si scambiano i favori e Palestrina si rimette in pista, vantaggio con Mastroianni sul 16-15 e servirà poi una tripla di Leggio per impattare a quota 18. Ultimi due minuti con tanti errori e solo un canestro per parte.
Secondo quarto con 1/2 di Seye ribaltato presto da Cacace e finalmente dalla prima tripla di serata (con Mennella) 25-21 che costringe Benedetto a riordinare le idee. Quintetto basso per Palestrina, buona difesa nel pitturato ma Ciribeni la punisce dalla distanza. Protagonista del momento senza dubbio l’ex Mennella, che aggiunge canestri in penetrazioni sufficienti a costruire il massimo vantaggio (31-26). Salerno pareggia in un minuto, ora il duello si sposta sulla linea della carità, ma Rossi ha il tempo per insaccare da 7 metri il sorpasso. Con Palestrina sopra di tre, fondamentali i quattro punti di Diomede e gli ultimi cinque secondi del primo tempo che cambiano l’inerzia, sfondamento di Cacace e Gallo inventa dietro la schiena per Visnjic che piedi a terra realizza il 40-44. Palestrina finora compensa con i rimbalzi strappati percentuali di tiro di molto inferiori agli avversari.
La ripresa è negativa, con Potì mattatore sulla linea di fondo (41-50) e la preoccupazione per un infortunio a Rossi. Mastroianni lasciato solo ha tempo per prendere la mira e fare centro dai 6.75, poi ci pensano Bartolozzi e Agbogan ad aumentare l’intensità difensiva. La schiacciata con cui proprio Agbogan va ad infiammare il PalaIaia è la cartolina del break che ricuce lo strappo. Salerno vola nuovamente +4, ma Barsanti prende palla e attacca il ferro con decisione, c’è prima la parità e poi l’allungo arancioverde, con Mastroianni che dalla solita mattonella castiga da tre: 60-55. Un vero affare alla sirena il +3 dopo aver visto i campani scappare quasi sulla fatidica doppia cifra.
Quello che accade dopo ha dell’impossibile, senza Thiam e Rossi e Bartolozzi out per infortunio in campo vanno cinque gladiatori per Palestrina, che dopo il 60-59 di Visnjic piazza un’accelerazione pazzesca. La squadra si distende sul campo e ha in Barsanti il suo trascinatore, bomba da otto metri, Cacace scippa una palla a metà campo e corre a schiacciare ad una mano: 67-59. Scintilla che spariglia le carte, Salerno vede il ferro stringersi sempre più, totalmente inerme di fronte al muro arancioverde. Il vantaggio infonde fiducia in dosi sempre più massicce pur mancando metà quarto, la corsa di Mennella firma il 71-59 e lascia ben sperare anche i più scaramantici. Palestrina può anche giocare col cronometro, mancando forse qualche canestro che avrebbe ucciso la gara precocemente, ma dall’altra parte i blaugrana soffrono e sbagliano parimenti tiri aperti. A meno di due minuti dalla fine sale forte l’aria di festa, per Palestrina tanti viaggi in lunetta e una quota 80 ormai inattaccabile. Salerno si lecca le ferite e limita il margine a 14 lunghezze in previsione differenza canestri, ma ormai c’è spazio solo per la festa dei laziali, in una sera campioni d’inverno e matematicamente qualificati da primi alle Final Eight di Coppa.
PALESTRINA-SALERNO 80-66 (20-20, 40-44, 60-55)
CITYSIGHTSEEING PALESTRINA: Egwoh ne, Rischia 4, Rossi 5, Barsanti 9, Mennella 14, Mastroianni 10, Moretti ne, Thiam ne, Agbogan 8, Bartolozzi 16, Cacace 14, Cecconi ne. All. Ponticiello
RENZULLO ARECHI SALERNO: Tortù 4, Gallo 2, Potì 14, Czumbel 3, Seye 1, Ciribeni 7, Cantone, Leggio 12, Visnjic 13, Diomede 10. All. Benedetto
Ufficio Stampa Pallacanestro Palestrina

