Terzo oro di fila per gli Stati Uniti
RIO DE JANEIRO – La tripletta è servita. Gli Stati Uniti travolgono la Serbia 96-66 e si mettono al collo l’oro olimpico per la terza volta consecutiva. Una vittoria del gruppo quella degli americani, che quest’anno si presentavano ai Giochi con una rosa molto meno ricca di campioni rispetto ad altre versioni del Dream Team.
Non è un caso che a fare la differenza in finale sia stato uno dei fuoriclasse veri della squadra di coach Krzyewski, Kevin Durant, autore di 30 punti con 5 bombe dall’arco a bersaglio. Ma gli Stati Uniti hanno vinto soprattutto per aver dominato la zona pitturata con la forza fisica di DeAndre Jordan e DeMarcus Cousins. Contro la squadra di Sasha Djordjevic è stato il lungo di Sacramento a fare il fenomeno, con una doppia doppia da 13 punti e 15 rimbalzi. Una curiosità che rafforza il concetto di squadra: contro la Serbia coach K ha mandato in campo tutti i giocatori a sua disposizione e tutti hanno risposto presente, mettendo a segno almeno un canestro.
Dal canto sua la Serbia poco ha potuto, con il genio di Teodosic tenuto a soli 9 punti con il 36% dal tiro. I ragazzi di Djordjevic possono comunque esultare: per loro si tratta della prima medaglia olimpico dal post-Jugoslavia.
Il bronzo è andato alla Spagna, che ha battuto 89-88 in volata la sorpresa Australia. Contesato il finale, con l’arbitro che fischia un fallo dubbio di Mills consentendo a Rodriguez di andare in lunetta: lo spagnolo converte i due liberi quando non c’è più tempo per i Boomers per recuperare.
