Condividi l'articolo

 

Rocchi e la Lazio, un binomio biancoceleste pieno d’amore. 105 gol con l’aquila sul petto, di cui 5 contro i rivali giallorossi. Il derby ricorda tante emozioni all’ex capitano, tutte raccontate al sito gianlucadimarzio.com

“Prevedo un bel derby – ha esordito l’attaccante – a Roma è sempre sentito, è diverso dagli altri. La Roma va forte, la Lazio fino a mercoledì anche. Hanno due grandi attacchi, Garcia vola con Salah e Gervinho. Loro due sono veloci e si sacrificano correndo come terzini, il sogno di qualsiasi allenatore. Nella Lazio vedo bene Felipe Anderson e Candreva, hanno le qualità per fare male a qualsiasi difesa. Sento ancora adesso Antonio, sono contento per la sua carriera”.

Nel match dell’Olimpico per 90 minuti tutti dimenticheranno la classifica: “E’ una partita sentita, ognuno dà il massimo. Tutto si azzera, quando sei sfavorito hai meno pressioni e giochi più serenamente però va anche detto che l’altra squadra è più forte. Il derby più bello? Sicuramente il 3-1 del 6 gennnaio 2005, dove abbiamo vinto dopo 5 anni. Segnai al debutto nel derby, indimenticabile.Dico anche quello del 3-2 del 2008, sempre con un mio gol. Quando affrontavo la Roma davo sempre il massimo, avevo più energie. La stracittadina più brutta? Tutti quelle che ho perso”.

L’amore per la Lazio arriva dall’incontro con Di Canio:“Paolo era laziale, ci parlava del derby ogni giorno. Così lo ha trasmesso agli altri, soprattutto a me”. Il futuro però dice Ungheria: “Ora sono in Ungheria da due anni (prima Haladás, ora Tatabánya, ndr) qui sto trovando continuità. Adesso ho un problema al ginocchio ma fortunatamente è tutto risolto, a breve torno in campo. Questo credo che sia il mio ultimo anno da calciatore, anche se amo giocare a calcio. Dopo il ritiro rimarrò in questo mondo, magari come allenatore. Anche se non ci ho ancora pensato bene perché serve esperienza, un grande allenatore deve saper gestire bene i gruppi”.

Lascia un commento