
SALAH, CHE EX — Meglio di lui, di questi tempi, sta facendo solamente Salah: l’egiziano, dopo l’eccellente avvio di stagione e il fallaccio di Lulic al derby che aveva rotto l’incantesimo ha ritrovato la via del gol. Contro la sua ex squadra, con sui si è lasciato piuttosto male, aveva segnato già all’andata, tra i fischi assordanti del Franchi, all’Olimpico ne ha fatti due, il primo con l’aiuto di una deviazione di Astori, il secondo tutto suo, con palla tra le gambe di Tatarusanu, sfruttando un buco lasciato proprio dal difensore che la Roma non ha riscattato dal Cagliari. Undici centri in 24 partite, capocannoniere e unico uomo in doppia cifra della squadra giallorossa: dopo la super-prestazione col Palermo Spalletti lo ha lodato pubblicamente facendo vedere in conferenza stampa un video con un suo scatto di 50 metri per un recupero in fase difensiva a risultato acquisito, come se non bastassero i gol a grappoli.
SFIDA A SARRI — E ora la Roma è sola col miglior attacco del campionato, con 59 gol in 28 partite: coi 3 rifilati a Skorupski a Empoli aveva eguagliato il primato del Napoli, stasera lo ha staccato. Domani sera la squadra di Sarri gioca in casa con il Chievo e potrà riprendersi il primo posto del gol, ma dovrà farne 4 per pareggiare i conti, 5 per aver segnato più di tutti. E per dare un segnale a una Roma che ora punta senza esitazione il secondo posto.