ROMA – Tanta sfortuna ed un pizzico di stanchezza, non permettono alla Roma di avere la meglio su una Lazio volitiva, determinata ma quasi mai capace di rendersi pericolosa dalle parti di Alisson. Nella prima frazione gli uomini di Di Francesco subiscono l’aggressività degli avversari a cui Mazzoleni permette una rudezza che va ben oltre il regolamento. Leiva già ammonito per fallo su Dzeko, commette falli in maniera reiterata senza che il fischietto lo sanzioni con un nuovo cartellino. La Roma concede qualcosa con Parolo che sparacchia in curva da buona posizione, mentre gli avanti giallorossi si accendono nel finale di tempo andando vicini al gol, con Peres che imbeccato da una grande intuizione di Nainggolan, centra il palo con un diagonale che supera anche Strakosha, ma ferma la sua corsa sul legno. Non passa nemmeno un minuto, che Kolarov recupera un pallone e lo indirizza forte in mezzo, ma Dzeko ben piazzato al centro dell’area di rigore, si vede passare il pallone in mezzo alle gambe senza poter intervenire. Il primo tempo si esaurisce qui. Nella ripresa la Lazio sembra averne di più anche perché Milinkovic quasi subito azzoppa Manolas costretto ad uscire da li a poco per lasciare il posto a Florenzi, un altro uscito malconcio dalla partita col Barca. Nella prima parte di secondo tempo, la Roma tira un po’ il fiato e la Lazio si avvicina dalle parti di Alisson, senza però esser capace di impensierire in qualsiasi modo il portiere giallorosso, se non con una girata a lato di Immobile da buona posizione. Nel finale poi Radu, già ammonito, affossa Under che prova a tagliare verso l’area di rigore avversaria. Stavolta Mazzoleni non può esimersi dall’estrarre il secondo cartellino mandando anzitempo negli spogliatoi il rumeno. La Roma prende coraggio e va per ben 3 volte vicino al gol con Edin Dzeko, nel giro di pochi minuti: prima il suo colpo di testa viene respinto da Strakosha, poi è la traversa a fermare il bosniaco bravo ad anticipare il suo marcatore in elevazione, per finire la sua conclusione dal limite esce di poco alla destra del portiere albanese. La serata stregata per i giallorossi potrebbe avere un epilogo ancora peggiore quando Marusic viene a trovarsi tutto solo davanti al portiere pronto a calciare in porta, se non fosse per El Sharaawy, subentrato a Peres, la cui diagonale gli consente di anticipare il terzino biancoceleste mandando il pallone in corner. Finisce così con la Lazio che rialza la testa dopo lo shock del giovedì di coppa, mentre la Roma alla fine si tiene stretto il punto che le consente di restare al terzo posto in classifica.
LAZIO-ROMA 0-0 (0-0)
LAZIO (3-5-1-1) Strakosha; Luiz Felipe, de Vrij, Radu; Marusic, Parolo, Leiva, Milinkovic, Lulic (dal 14’ s.t. Lukaku); Felipe Anderson (dal 14’ s.t. Luis Alberto); Immobile (dal 37’ Bastos). A disp. Guerrieri, Vargic, Caceres, Wallace, Basta, Murgia, Di Gennaro, Nani, Caicedo. All. Inzaghi.
ROMA (3-4-2-1): Alisson; Fazio, Manolas (dal 29’ s.t. Florenzi), Jesus; Bruno Peres (dal 36’ s.t. El Shaarawy), Strootman, De Rossi, Kolarov; Nainggolan, Schick (dal 10’ s.t. Under); Dzeko. A disp: Skorupski, Lobont, Capradossi, Lu. Pellegrini, Silva, Lo. Pellegrini, Gonalons, Gerson, Antonucci. All. Di Francesco.
ARBITRO Mazzoleni di Bergamo.
NOTE Espulso Radu (L) al 35’ s.t. Per doppia ammonizione (entrambe per gioco falloso). Ammoniti Leiva, Juan Jesus, Luiz Felipe, Strootman per gioco falloso. Tiri in porta 1-2 (un palo e una traversa). Tiri fuori 5-5. Angoli 7-2. In fuorigioco 8-1. Recuperi: 0 pt, 4’ st.