
ROTTERDAM – La Roma perde al De Kuip, una partita che non gioca male nonostante un Abraham come al solito impalpabile ed alla fine pure infortunato. Che non fosse la serata giusta lo si capisce quando dopo 21’ Dybala chiede il cambio per il solito problema all’adduttore. Entra El Sharaawy che appena entrato si rende protagonista di una magnifica giocata con tiro al volo uscito di poco (alla fine gesto reso vano dal fischio dell’arbitro a segnalare la posizione di fuorigioco del faraone). Il Feyenoord è poca cosa è l’ambiente meno caldo di quello che ci avevano descritto (l’unica cosa inscenata dai tifosi un lancio di gonfiabili in curva), la Roma controlla e si conquista un calcio di rigore che potrebbe cambiare le sorti del match. Calcia Pellegrini che colpisce il palo, col portiere ben indirizzato verso l’angolo scelto dall’ex Saaauolo. Nella ripresa Mourinho ricorre subito a Wijnaldum proprio per Pellegrini abulico fino all’errore dal dischetto; la Roma prende gol nell’unico tiro in porta subito. La reazione dei giallorossi c’è con Ibanez che colpisce l’incrocio dei pali di testa col pallone che viene respinto ad un passo dalla linea di porta. Che la serata fosse di quelle sfortunate lo si evince pure da una conclusione del figliol prodigo Wijnaldum che sfiora il sette della porta di Bijlow e da un pallone ciccato da El Sharaawy in piena area di rigore. Alla fine finisce 1-0 per il Feyenoord, ma all’Olimpico basterà una Roma più precisa per aver ragione di una squadra, quella olandese, apparsa più modesta di quella dello scorso anno.
