GENOVA – Una Roma inguardabile viene sovrastata dal Genoa che in casa in campionato non aveva ancora mai vinto. Il risultato è pesante come un macigno per una squadra che non ha voglia, non ha un’idea di gioco e sembra anche giù fisicamente. Gudmunsson ha fatto il fenomeno contro le belle statuine giallorosse; dribbling, numeri e soprattutto il primo gol stagionale, quello che sblocca il risultato. La squadra di Mourinho ha un sussulto nella parte centrale del primo tempo e trova il pari grazie ad un assist di Spinazzola per Cristante che in inserimento di testa trova l’1-1. La partita è spigolosa: il Genoa è costretto a 2 cambi per infortuni, mentre la Roma perde Llorente. Mourinho inserisce Bove e sposta Cristante (l’unico in grado di portare pericoli fino a quel momento) al centro della difesa e per i giallorossi è buio pesto. Retegui, perso inspiegabilmente dai centrali romanisti fa 2-1 al tramonto della prima frazione e manda in tilt i già confusi piani di Mourinho. Nella ripresa la Roma sembra più volitiva, complice anche l’ingresso di Belotti per Mancini e si riversa nella metà campo avversaria. Lukaku fa 2-2 ma è in fuorigioco e da lì il nulla completo. Il Genoa segna ancora due volte e rende la serata dei tanti tifosi romanisti accorsi a Marassi nerissima. Dopo 6 partite la Roma ha la pochezza di 5 punti, cosa mai successa nei campionati da quando la vittoria vale 3 punti. La situazione si sta facendo grave e non sembra che il condottiero abbia per ora l’antidoto per fermare una crisi che comincia ad assumere contorni allucinanti.