Alla ricerca dell’alchimia, l’importante è che tutti remino dalla stessa parte. È la prima missione, mai nascosta, di Antonio Conte per completare al meglio il percorso di preparazione al prossimo Europeo. Dopo l’accusa diretta alla scarsa disponibilità di Insigne e Berardi, ieri è stato il turno di un ritrovato Giaccherini, unito nuovamente dal ct nel gruppo azzurro.
Superato l’infortunio con due gol consecutivi che hanno contribuito alla ripresa del Bologna, l’attaccante si presenta nella sala stampa di Coverciano senza peli sulla lingua: «Rispetto alla mia ultima avventura in nazionale con Prandelli, ho trovato un gruppo composto da uomini, non soltanto da giocatori. Non ci sono prime donne e tutti si sacrificano per la stessa causa».
Proseguendo sulla linea della sincerità: «Speravo con tutto me stesso di ricevere un’altra chiamata, Conte voleva che tornassi qui e questo ha contribuito anche alla mia decisione di tornare a giocare in Italia. Stare un anno fuori per problemi fisici è stato un duro colpo, ora però penso soltanto a guadagnarmi l’Europeo e non è detto che ci riuscirò perché qualcuno dovrà comunque rimanere a casa». Immancabile quindi la domanda sul ritorno di Pirlo: «Non servo certo io per dargli dei consigli. Non ci sono aggettivi per lui, è il calcio».
La costruzione del gruppo passa anche per un altro che di sfortuna e infortuni se ne intende eccome. Come De Silvestri: «Mi hanno fatto molto piacere le parole positive nei miei confronti e sono pronto a rischiare il mio ginocchio in ogni occasione per questa maglia. Lo rifarei altre cento volte ancora».
Domani la nazionale scenderà in campo nella prima amichevole: a Bruxelles gli azzurri affronteranno il Belgio, finito al primo posto del ranking mondiale dopo una clamorosa e storica scalata.
Per contrastare i ‘diavoli rossi’ di Wilmots, Conte prepara le contromisure. Davanti a Buffon, linea difensiva con Darmian e Chiellini sugli esterni mentre la coppia centrale sarà completata dal resto del blocco juventino composto da Bonucci e Barzagli. Un 4-4-2 classico con parecchia spinta sulle fasce, affidate a Candreva e Florenzi. La zona centrale del campo sarà coperta da Parolo e Marchisio, liberi di cercare l’inserimento o la profondità per le due punte Eder e Pellè.
