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Alla Virtus non basta Caja

Non cambia marcia la Virtus Roma, che anche ad Agropoli ha lasciato il campo a testa bassa. 69-68 per i campani, sesta sconfitta in altrettante partite, ma questa volta la rabbia va oltre qualsiasi colpa si voglia attribuire ai ragazzi di Caja, che in un convulso finale avevano messo il naso avanti con Olasewere, 66-67, e sempre con il nigeriano sono andati in lunetta a 6’’ dalla fine per sigillare la gara o quantomeno garantirsi il supplementare. Invece il nigeriano, 16 punti per lui alla fine e 6/7 dalla lunetta, ha scelto il momento peggiore per macchiare il tabellino dalla linea della carità (1/2), portando il punteggio sul 66-68. Rimbalzo dei padroni di casa corsa pazza di Roderick, scarico per l’oriundo Tavernari che ha insaccato la tripla che ha lasciato malinconicamente vuota la casella delle vittorie.

Non esiste sconfitta che faccia felici, tanto più se si guarda ad una drammatica classifica che vede l’Acea sprofondata sul fondo come una provinciale qualunque. L’innesto di Caja al posto di Saibene ha prodotto un cambio di atteggiamento dei giocatori che già erano andati vicini alla vittoria contro Casal Pusterlengo. La Virtus era stata eccellente nel rientrare in partita dopo che i padroni di casa, presentatisi alla tenzone forti di 4 successi, erano volati sul 23-13. Parzialone di 6-20 per superare, 29-33, e poi gara giocata gomito a gomito. Certamente decisiva l’uscita per falli di Callahan (12 punti ed 8 rimbalzi) così come l’incapacità sul 62-65, tripla di Bonfiglio, di coinvolgere Voskuil, il terminale principe della squadra capitolina. Troppe responsabilità sugli altri, basti pensare ad un tiro pesante di Benetti, e palloni che potevano certo essere gestiti meglio.

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