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C’è divisione sulla futura guida tecnica

ROMA – «Se ancora libera, sono disponibile per la panchina della Roma». Minima soddisfazione: almeno il premier Conte non la rifiuterebbe, se cadesse il Governo. Ma è l’ironia del tifoso vip, impaziente di conoscere il nuovo tecnico. E Giuseppe non è Antonio, che a fine aprile ha declinato l’offerta di Pallotta preferendo l’Inter. Di sicuro c’è pure altro: il club giallorosso è ancora senza allenatore: le diverse anime soffocano la fumata bianca. Niente è cambiato, se non qualche contatto di giornata. La divisione interna è accertata, bisogna invece capire a chi spetterà la scelta definitiva tra il consigliere esterno e il ds fantasma: Baldini spinge deciso su Fonseca e Petrachi punta forte su De Zerbi. Dietro alla doppia candidatura i soliti noti: Sarri, solo perché manca l’annuncio della Juve, e Gattuso, in fase di valutazione tra quanto accade all’estero e a Firenze. Liberi e non si sa fino a quando.

SLALOM PARALLELO – Oggi, dopo la nuova telefonata con il commercialista di Fonseca, è prevista la conference call con il coinvolgimento dell’allenatore: la Roma è pronta a incontrarlo, in Portogallo, a metà settimana. Non c’è ancora l’accordo: né economico (attuale stipendio: 3 milioni netti) né tecnico. Paulo, sotto contratto con lo Shakhtar (e legato alla figlia del presidente) non si prende il progetto a scatola chiusa. Vuole approfondire e riflettere. Potrebbe, quindi, pure restare a Donetsk se non avrà le giuste garanzie. Petrachi, invece, marca De Zerbi, convinto che sia il profilo ideale per ripartire. Il ds ha garantito che sarà lui a fargli da scudo a Trigoria, ma non è ancora riuscito ad ottenere il via libera dal management di Pallotta. Il club giallorosso, insomma, prende tempo. Il ragionamento nella sede dell’Eur è questo: se non ha fretta la Juve, anche noi possiamo aspettare.

SONO SOLO PAROLE – Da registrare l’intervento, in pubblico, dei duellanti sul possibile trasferimento alla Roma. «Nel calcio tutto può succedere. L’unica certezza è che non andrò alla Dinamo Kiev, altrimenti mia moglie si arrabbia…» scherza Fonseca nell’intervista rilasciata a Pro Football. Serio e arroccato, invece, De Zerbi davanti al microfono di Sky, prima di ricevere il premio Calabrese a Soriano del Cimino: «Adesso c’è poco o niente e qualora si presentasse un’offerta ne parlerò con la società perché sono riconoscente a loro. A Sassuolo sto bene e il giorno in cui ci sarà la possibilità di andar via, sceglierò un posto dove posso fare il mio calcio e portare le mie idee. Ho in testa l’idea di divertirmi, e qui ho i calciatori che mi seguono e anche la società. Per il momento va bene così». Svicola sul contatto avuto con i dirigenti giallorossi: «Sono cose che tengo per me. Quello che leggo va oltre la verità. Quello che c’è stato fino ad oggi ve l’ho detto, poi non so che cosa accadrà. A Sassuolo sono felice. Io non cerco nulla». Fa, infine, scena muta sulla Capitale e sull’ambiente: «Non è giusto parlarne, ora sono concentrato sul presente e sulla futura stagione con il Sassuolo».

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