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È stata un domenica intensa: tra calcio e motori la giornata sembrava non finire mai. É stata la domenica del brutto e ingiustificabile gesto di Valentino Rossi e del trionfo di Hamilton, così come quella del debutto da titolare del giovanissimo Donnarumma e delle magie di Dybala.

E’ stata poi la domenica della città di Roma che, grazie alle vittorie in contemporanea di Roma e Lazio, si gode le sue due squadre al primo e secondo posto della classifica.

Il derby è all’orizzonte, e potrà essere più lungo e avvincente dei soli novanta minuti previsti per l’8 novembre. Roma e Lazio, da qui al 15 maggio, possono infatti dare vita ad un testa a testa che può valere anche lo scudetto. Il cammino è lungo, così come è nutrito il gruppo delle avversarie, dove il Napoli di Higuain appare l’avversario più temibile e concreto.

La squadra di Sarri, vincendo e dominando a Verona, ha dato forza alla sua candidatura e spostato l’asse del campionato verso il centrosud. A questo punto immaginare le due squadre romane e il Napoli tra le protagoniste principali nella lotta al primato è ipotesi più che plausibile. Garcia e Pioli hanno due squadre diverse ma entrambe ricche di qualità individuali.

La Roma che sbanda in Europa si ricompatta in campionato, la Lazio fragile in trasferta torna implacabile all’Olimpico. Ciò che hanno dimostrato di possedere è la capacità di reagire nei momenti difficili. In un campionato equilibrato dove è facile perdere punti preziosi un po’ ovunque, la continuità sarà una dote fondamentale.

I successi con Fiorentina e Torino vanno oltre i tre punti, sono infatti segnali di solidità utili alla propria autostima. La difesa è il punto debole delle due squadre, mentre le potenzialità offensive sono notevoli e variegate. Tra le tante basti pensare a Gervinho e Felipe Anderson, anarchici, a tratti svagati e fuori dalle partite ma quando si accendono le loro giocate diventano letali, al punto da renderli unici e spesso imprescindibili.

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