Oggi partita strana: gira tutto male o ci avete messo del vostro?
“Sicuramente il momento è complicato. Oggi quello che non doveva succedere era andare sotto all’inizio e sono venute meno delle certezze. E’ difficile anche non averle visto che la vittoria manca da tanto. Ma con un pizzico di fortuna in più nelle ultime due gare avremo più punti”.
Il secondo gol?
“Per come è la dinamica, credo di aver fatto il massimo: ero coperto da Parolo, la palla gli ha sfiorato la testa e non l’ho vista partire. Di più non potevo fare. Siamo rammaricati perché sono 2-3 partite che, tolto Palermo, alla minima occasione ci fanno gol. E’ un momento difficile, ma abbiamo le qualità tecniche e morali per venirne fuori”.
L’attacco non gira…
“E’ una cosa contagiosa: quando le cose non vanno la palla comincia a scottare e non è facile provare il dribbling. La nostra squadra ha qualità e senza fiducia alcune cose vengono meno. I fischi? Non è semplice avere uno stadio semi-deserto: capisco la delusione per l’eliminazione dalla Champions, però una mano da parte dei tifosi ci farebbe fare quel qualcosa in più che ci servirebbe. Non cerchiamo alibi: ognuno di noi deve dare qualcosa in più e sono sicuro che usciremo da questa situazione”.
La palla scotta tra i piedi…
“La gestione del pallone non è stata ottimale. I gol sono arrivati più per demeriti nostri. In queste situazioni serve la compattezza e l’equilibrio e fare le cose semplici che ci può aiutare a tirare fuori il risultato che è quello che, in questo periodo, conta”.
MARCHETTI A MEDIASET PREMIUM
Crisi?
“Parlano i numeri. Siamo consapevoli del momento che stiamo attraversando, sappiamo quello che stiamo facendo non basta”.
Lazio ferma a maggio dell’anno scorso?
Parlare di quello che eravamo è banale, è un altro campionato. Sappiamo che confermarsi è la cosa più difficile. Solo col llavoro e l’unità d’intenti possiamo uscire da questo momento. Pensare all’anno scorso non serve a nulla”.
Colpevoli?
“Quando una squadra attraversa una momento come questo bisogna dividersi le colpe, con lo scaricabarile si va poco lontano. Ogniuno sa cosa fare, c’è solo da pedalare e dare una svolta. Stasera non è mancato l’atteggiamento, a Empoli non meritavamo di perdere, Dobbiamo lavorare e non pensare a cosa eravamo ma pensare al futuro”.
Sul gol di Dybala…
“Buon tiro, ero coperto da Parolo che ha sfiorato e sono partito un attimo dopo che fa la differenza tra la gran parato o meno. Con campo visivo libero quella palla l’avrei presa”.