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BOLOGNA – Fra appena una settimana e mezza é Pasqua e l’Italia continua a divincolarsi in una crisi sempre più grande a livello economico intanto che l’Egitto si gode la vittoria in Coppa d’Africa dello scorso gennaio a danno del Ghana (settimo successo e, ad oggi, l’ultimo) e il primo mondiale africano della storia incombe (si giocherà in Sudafrica dal prossimo 11 giugno).

L’ultimo turno infrasettimanale e i nazionali

Per la trentunesima giornata di Serie A, l’ultimo turno infrasettimanale della stagione, vediamo 4 partite che interessano la maggior parte degli appassionati: Inter-Livorno 3-0, Parma-Milan 1-0 e Bologna-Roma del mercoledì sera oltre allo “spareggio” per l’Europa Napoli-Juventus 3-1 previsto per giovedì…interisti, romanisti e milanisti sono divisi da soli 4 punti (Inter 60, Milan 59, Roma 56) nei primi tre posti della graduatoria, livornesi ultimi e quasi in B, Parma a centro classifica e tutto può ancora essere deciso. In particolare, al “Dall’Ara” ci sono 32.775 persone, visto che i padroni di casa sono in zona retrocessione e i romani sono appena 500…inoltre, va detto che ambo le squadre hanno cambiato tecnico a stagione in corso: Giuseppe Papadopulo ha lasciato a Franco Colomba dal pareggio per 1-1 in casa della Juventus del 20 ottobre 2009 mentre Claudio Ranieri è arrivato sulla panchina della Roma a fine agosto per sostituire Luciano Spalletti, in seguito a Roma-Juventus 1-3 della seconda giornata in data 30 agosto 2009, senza dimenticare che questa è anche l’unica partita fra 2 presidenti donne…da un lato Francesca Menarini, a capo dell’omonimo gruppo farmaceutico molto forte e radicato sul territorio mentre Rosella Sensi gestisce la holding di famiglia dopo la morte del padre Franco, “Italpetroli”. Sono anche stagioni particolari, visto che si comincia a sentire la stanchezza di calendari sempre più fitti e che in futuro potranno solo peggiorare: nel Bologna mancano gli infortunati Appiah, Mutarelli, Succi e l’ex Marazzina oltre allo squalificato Britos mentre la Roma dovrà attrezzarsi senza il terzino Tonetto e capitan Francesco Totti, frenati da altri guai fisici mentre Juan deve scontare un turno fuori ma tornerà in campo per lo scontro diretto con l’Inter del sabato successivo (sfida che potrebbe rivelarsi decisiva per le sorti del torneo) e i portieri Lobont, Artur, insieme ai centrocampisti Faty e Pettinari sono stati lasciati fuori per scelta tecnica. In pochi andranno al mondiale: l’argentino Burdisso, che uscirà ai quarti contro la Germania per 4-0 dopo aver eliminato nei gironi, assieme alla Corea del Sud, la Nigeria e la Grecia di Moras, l’Italia di De Rossi (Cassetti e Toni saranno lasciati a casa come i francesi Mexes e Menez oltre al cileno Pizarro, già ritiratosi) andrà fuori ai gironi dietro a Paraguay, Slovacchia e Nuova Zelanda pur essendo campione del mondo in carica e il Brasile di Doni, Baptista si fermerà nei quarti al cospetto dell’Olanda, futura finalista (2-1 in rimonta) al netto di chi come il norvegese Riise, il montenegrino Vucinic mancherà la qualificazione.

Poche occasioni e tanta attenzione

Ecco la prima occasione al 1′, quando Menez conclude di piatto destro addosso a Viviano sul filo del fuorigioco e al 5′ Toni pensa di essere in posizione irregolare incornando in mano all’estremo difensore belga; risposta del Bologna all’11’: Modesto crossa in area per Gimenez, che svetta su Riise e Burdisso ma incorna fuori; al 20′ capitan De Rossi accenna un’incertezza ma prosegue con il suo solito passo servendo Toni (su cui Viviano rifarà buona guardia sventando un bel sinistro centrale da fuori) in area dalla trequarti, il quale appoggia di testa su Menez che calcia di destro ma Viviano salva allungandosi e al 22′ Pizarro batte corta una punizione dalla destra servendo Vucinic al limite dell’area, che stoppa di destro a rientrare ma manda alto di destro…l’ultima occasione del primo tempo ce l’ha ancora Gimenez, che servito da Buscé in verticale ma in sospetto fuorigioco, si trova solo davanti a Julio Sergio con l’estremo difensore che respinge in corner sul primo palo. In questo primo tempo abbiamo visto un Bologna solido e che ha concesso poco alla Roma usando un 4-4-2 lineare mentre la Roma si é affidata ad un 4-4-1-1 che annovera pur sempre 3 punte come Menez, schierato all’ala sinistra, Vucinic nelle vesti di rifinitore oltre a Toni terminale offensivo e a cui si aggiungono centrocampisti di inserimento abili come Taddei e De Rossi sommati ad un geometra a livello di Pizarro ed un fluidificante laterale a livello di Riise…una formazione che di difensivo ha solo il modulo. Intanto che la sfida correva sul sottilissimo binario dell’equilibrio, sono arrivati, però, i 2 gol di Eto’o a Milano, che riporta l’Inter a +6 temporaneamente intanto che sui campi di Bologna e Parma permane lo 0-0.

3 punti per continuare a sognare

Alla ripresa la Roma spinge sull’acceleratore e fa 0-1 al 48′: Menez serve indietro De Rossi, che rientra dalla sinistra e calcia con il destro trovando la volontaria deviazione di punta sinistra da parte di Riise (quinto gol per lui in stagione e ottavo totale sommando anche i 3 in Europa League), che batte Viviano e porta la Roma a -1 dal Milan oltre che a -4 dall’Inter. Al 59′ Buscé si fa ammonire per un fallo su Pizarro, al 60′ Di Vaio entra per Zalayeta e Adailton per Gimenez con la speranza di mettere in difficoltà gli avversari con un tandem che aveva sempre creato problemi ai giallorossi e al 61′ ecco il tris di Maicon che chiude i conti contro il Livorno; al 65′ ecco Baptista che rileva Vucinic facendo passare i suoi ad un 4-4-2 con un attacco di enorme peso soprattutto dal punto di vista fisico (molto inedita la coppia Baptista-Toni), al 68′ ecco che Mudingayi si aggiunge agli ammoniti per aver steso De Rossi, al 71′ Cerci rileva Menez facendo passare Taddei a sinistra e lui si mette a destra prima che, al 72′ Lanna si prenda il giallo e al 75′ Casarini rilevi Modesto proprio nel momento in cui Toni viene segnato sul taccuino dell’arbitro. All’82’ ecco lo 0-2: Cerci se ne va sulla destra, rientra verso il centro, serve Baptista con un filtrante in area e il brasiliano, al suo quarto gol in stagione (il terzo in campionato dopo quelli contro Palermo e Napoli sempre nel girone di ritorno e la firma contro la Triestina in coppa nazionale) realizza di piatto destro sul primo palo chiudendo i giochi. All’84’ ecco l’ammonizione di capitan Mingazzini per aver fermato Taddei e all’89’ é il turno di Baptista, che commette fallo su Portanova prima che Raggi stenda lo stesso Toni al 90′ chiudendo l’elenco dei cattivi. Proprio al 90′ arriva, inoltre, la lieta notizia che Bojinov ha sbloccato la sfida Parma-Milan e che Pirlo é stato espulso per proteste: la Roma aggancia il Milan a 59 punti ed é a 4 lunghezze dall’Inter a 4 giorni dallo scontro diretto che potrebbe portare i capitolini a una sola lunghezza di distacco…lo scudetto, che solo poche settimane fa sembrava già assegnato, torna in gioco proprio nella serata in cui la Roma allunga a 2 le sue vittorie consecutive (4-2 all’Udinese in casa e 2-0 a Bologna successive allo 0-0 con il Milan), torna a vincere in trasferta dopo un mese e mezzo (non accadeva da Fiorentina-Roma 0-1 del 7 febbraio: da allora 2-2 a Napoli e 3-3 a Livorno) ed espugna il campo del capoluogo emiliano per la prima volta dallo 0-4 del 23 novembre 2003 (dopo allora una sconfitta per 3-1 contro un club rossoblù ridotto in 9 contro 11 e un pari per 1-1 l’anno passato con autogol di Cicinho al 93′ successivo al triennio 2005-2008 in cui i felsinei avevano giocato la Serie B) continuando a sognare attraverso una rimonta già incredibile a questo punto della stagione (i giallorossi, ad ottobre, erano in lotta per non retrocedere con appena 3 vittorie e 2 pari in 10 giornate).

Troppi rimpianti

A maggio la Roma arriverà seconda dietro all’Inter perdendo lo scudetto (82-80) fra mille rimpianti e mille polemiche arbitrali soprattutto per Roma-Sampdoria 1-2 (arbitrata sempre da Damato di Barletta…), perderà la finale di Coppa Italia in casa sempre contro i nerazzurri grazie all’1-0 di Milito e ad agosto crollerà anche in Supercoppa Italia a Milano facendosi rimontare 3-1 senza dimenticare l’ingloriosa uscita ai sedicesimi di Europa League dinanzi al Panathinaikos (doppia batosta per 3-2: 6-4 totale)…il Bologna, da parte sua, riuscirà a salvarsi arrivando al diciassettesimo posto con 42 punti (+7 sulla retrocessione) a danno di Atalanta, Siena e Livorno, che retrocederanno e lascerà la Coppa Italia al terzo turno, a Ferragosto, cadendo ai rigori dinanzi al Frosinone in casa (6-7 dopo lo 0-0 dei 120′). Quale pagina ci riserverà il prossimo capitolo della lunga storia di Bologna-Roma? Scopriamolo insieme…

Il tabellino

BOLOGNA-ROMA 0-2

BOLOGNA (4-4-2): Viviano; Raggi, Portanova, Moras, Lanna; Buscé, Mudingayi (75′ Casarini), Mingazzini (cap.), Modesto; Zalayeta (60′ Di Vaio), Gimenez (60′ Adailton). A disposizione: Colombo, C. Zenoni, Santos, Guana. Infortunati: Appiah, Mutarelli, Succi, Marazzina. Squalificati: Britos. Allenatore: Colomba.

ROMA (4-4-1-1): J. Sergio; Cassetti, Mexes, Burdisso, Riise; Taddei, De Rossi (cap.), Pizarro, Menez (70′ Cerci); Vucinic (65′ Baptista); Toni. A disposizione: Doni, Andreolli, Motta, Brighi, Perrotta. Infortunati: Tonetto, Totti. Squalificati: Juan. Fuori per scelta tecnica: Artur, Lobont, Faty, Pettinari. Allenatore: Ranieri.

ARBITRO: Damato di Barletta.

MARCATORI: 48′ Riise, 82′ Baptista.

NOTE: Ammoniti Toni, Baptista (R) e Buscé, Mudingayi, Lanna, Mingazzini, Raggi (B) per gioco falloso.

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