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FIRENZE – Sta per iniziare la primavera del 2007: il primo caldo investe l’Italia e fra 10 giorni la nazionale tornerà in campo per battere 2-0 contro la Scozia nella quinta giornata di qualificazione agli europei del 2008 grazie ad una doppietta di Luca Toni, bomber fresco del titolo mondiale l’estate passata in Germania con la squadra guidata da Marcello Lippi.

Pochi conti e molti calcoli da fare

Per la giornata n.29 di Serie A la classifica (nell’unico anno senza la Juventus, retrocessa in Serie B per illecito sportivo e con Fiorentina, Lazio, Milan penalizzate) recita a inizio turno Inter 73 punti; Roma 57; Lazio, Palermo 46; Empoli 42; Milan 40; Fiorentina 36; Sampdoria 34; Atalanta, Catania, Udinese 32; Livorno 29; Torino 28; Cagliari, Siena 27; ChievoVerona, Messina 24; Reggina 22; Ascoli, Parma 19. Il big-match é sicuramente Fiorentina-Roma 0-0 prevista per la domenica alle 15 mentre l’anticipo del sabato alle 20,30 é stato Sampdoria-Palermo 1-1 (53′ Cavani; 56′ Quagliarella) in una giornata che si chiuderà alle 20,30 di questa domenica avendo Lazio-Empoli 3-1 (8′ Pandev, 27′ Rocchi, 74′ Manfredini; 94′ Almiron)…le altre sfide che completano il weekend in contemporanea con quella prevista a Firenze sono Ascoli-Inter 1-2 (65′ e 73′ Ibrahimovic; 93′ rig. Bonanni), Milan-Atalanta 1-0 (40′ Ambrosini), Catania-Reggina 1-4 (57′ Amoruso, 62′ Foggia, 85′ rig. Bianchi, 88′ Esteves; 90′ Rossini), Udinese-Livorno 4-0 (34′ Di Natale, 37′ Asamoah, 69′ Di Natale, 83′ rig. Barreto), Messina-Torino 0-3 (26′ Muzzi, 77′ rig. Rosina, 85′ Stellone), Cagliari-ChievoVerona 0-2 (50′ Brighi, 55′ Bogdani), Parma-Siena 1-0 (19′ Gasbarroni). In un campionato in cui l’Inter é avanti di molto vediamo solo una Roma che, dopo le sentenze dell’inchiesta di “Calciopoli” che ha ribaltato il mondo del calcio la scorsa estate, ha provato a tenere il passo dei nerazzurri nonostante un grosso dislivello e malgrado i giallorossi siano imbattuti da 5 sfide (dopo la batosta 1-0 ad Empoli sono arrivati 3-0 con la Reggina e 3-1 all’Udinese intervallati con il 2-2 a Chievo prima dell’1-1 ad Ascoli) senza dimenticare che i giallorossi non vincono in trasferta da Torino-Roma 1-2 del 20 dicembre 2006 (successivamente ecco gli 1-1 di Messina e Livorno prima di Empoli…un bottino molto magro al netto della differenza in vetta)…discorso diverso per i toscani, che non perdono punti in casa dal 2-2 col Milan del 16 dicembre (dopo 4-0 al Messina, 2-1 al Livorno, 2-0 a Udinese ed Empoli, 5-1 al Livorno) ricordando pure che hanno ottenuto punti anche nelle ultime 3 trasferte (1-0 a Catania prima del doppio 1-1 a Reggio Calabria e Palermo). Sulla carta tutto lascia presupporre che la vittoria di casa sia la più auspicabile o al massimo si potrà vedere un pari…al netto pure del fatto che la cornice di pubblico é davvero desolante: lo scorso 2 febbraio, nel corso di violentissimi scontri nel derby Catania-Palermo, é morto l’ispettore di polizia Filippo Raciti e il governo ha inasprito violentemente le norme di controllo dell’ordine pubblico negli stadi facendo montare tornelli e introducendo novità come biglietti nominativi…purtroppo, però, all'”Artemio Franchi” i tornelli non sono stati montati e il settore degli ospiti resterà chiuso mentre saranno presenti solo 24.000 spettatori (complice anche la disaffezione del popolo italiano in seguito all’inchiesta della scorsa estate…di fatto parliamo del momento peggiore del nostro calcio fino ad allora).

Tecnica, tattica e nazionali

In tribuna ci sono sia Andrea Della Valle (subentrato al fratello a luglio come patron Viola) e Rosella Sensi, massima carica romanista e gli allenatori sono gli stessi dell’anno passato: Cesare Prandelli e Luciano Spalletti…il primo sceglie il 4-3-3 facendo a meno degli esterni Gobbi e Santana con il regista Donadel ma in mezzo c’é comunque tanta muscolatura al netto della fantasia del giovane Montolivo; dal lato dei romani vediamo solo lo stopper Chivu e il regista Aquilani degenti per problemi fisici ma rimpiazzati da Ferrari con Pizarro (divenuto titolare già a inizio anno relegando lo stesso Aquilani a compiti svariati come il mediano il rifinitore se non ci fosse Perrotta). L’estate scorsa erano stati diversi a giocare il mondiale in Germania vinto dall’Italia di Marcello Lippi (il quarto ed ultimo, ad ora, della nostra storia) la sera di domenica 9 luglio battendo la Francia per 5-3 a Berlino dopo l’1-1 sul campo: De Rossi, Perrotta, capitan Totti e Toni (al momento cannonieri del torneo con 16 e 15 reti a testa) dopo aver eliminato 2-0 all’ultima giornata dei gironi la Repubblica Ceca di Ujfalusi il 22 giugno ad Amburgo intanto che la Svezia di Wilhelmsson si fermerà agli ottavi il 24 cadendo a Monaco di Baviera 2-0 contro i padroni di casa al netto del portiere brasiliano Doni che il prossimo 15 luglio vincerà la sua unica Copa America battendo 3-0 l’Argentina in Venezuela.

La Roma spinge di più

Vediamo subito al 2′ la prima occasione con Toni che ruba la palla a Pizarro sulla trequarti per poi servire a destra Jorgensen ma il danese poi cross troppo vicino al portiere consentendo a Doni di bloccare…al 10′ Dainelli stende Taddei entrando da dietro e viene ammonito davanti alla panchina avversaria mentre all’11’ Mexes stoppa in area su cross di Mutu in modo sospetto sia col petto che col braccio ma l’arbitro barese Paparesta indica di proseguire. Al 14′ doppia miracolo di Frey, che si distende sulla destra respingendo prima un destro di Totti rasoterra dal limite e poi mura pure da terra sul mancino ravvicinato di Perrotta, al 17′ ancora Roma con mancini che rientra dalla sinistra filtrando in area per Totti ma il sinistro del capitano giallorosso é bloccato a terra da Frey ancora mentre al 18′, su traversone di Mutu, Toni arriva al volo di esterno destro a concludere fuori prima che al 25′ Totti trovi ancora la parata facile di Frey. Al 30′ ancora Mutu in mezzo a Toni il bomber non arriva e la sfera sfila sul fondo…al 31′ Taddei cross in area per Perrotta ma Frey devia in corner pure la testata del trequartista ma la svolta della sfida, dopo il giallo a Mexes al 32′ per fallo su Toni (l’ennesimo), arriva al 34′: Dainelli cerca di recuperare affannosamente nel cerchio di centrocampo per fermare Totti in contropiede ma lo stende commettendo fallo tattico e l’arbitro lo espelle per doppia ammonizione lasciando la Fiorentina in 10; al 35′ la Roma potrebbe addirittura andare 0-1 con Tonetto che crossa dal lato mancino su Perrotta, il cui tiro al volo di destro é corretto in rete da mancini di testa ma il fuorigioco, rivelatosi inesistente, viene subito sbandierato lasciando tutto uguale mentre pure l’Inter pareggia ad Ascoli 0-0 (al momento siamo 74-58 per i nerazzurri in classifica). Prandelli non sta a guardare: mette al 37′ Potenza a fare il terzino destro con Gamberini-Ujfalusi in mezzo togliendo Liverani e l’ex di turno Blasi prende il posto di Jorgensen ridisegnando un 4-4-1 (Potenza-Ujfalusi-Gamberini-Pasqual, Blasi-Pazienza-Montolivo-Mutu, Toni con Blasi sacrificato all’ala mentre Mutu deve sia coprire che aiutare Toni davanti)…al 40′ ancora Taddei sulla destra in mezzo per Perrotta ma il destro di prima del giocatore sul primo palo é ancora murato da Frey.

Forcing ospite inutile

Al 46′ Mutu dalla sinistra per Toni ma Doni esce bene respingendo di piede, al 48′ punizione di mancino a giro di Pasqual con Doni immobile quando la sfera di stampa sul palo alla sua sinistra; al 50′ De Rossi dalla trequarti mette in mezzo su Mancini, il quale stoppa al volo di sinistro spedendo sul primo palo fuori, al 62′ destro da lontano di Totti respinto in corner da Frey sulla sua sinistra, al 65′ punizione di Pizarro dalla trequarti a giro su cui Frey salva ancora di piede pur essendo in mezzo al mucchio proprio nel momento che arriva la notizia dello 0-1 di Ibrahimovic ad Ascoli che manda l’Inter a +18 (76-58). Al 70′ Mutu rimedia il giallo per un contatto con Ferrari, al 71′ fuori Mancini per Tavano e pochi secondi dopo Tonetto mette in area per Perrotta, che liscia; al 73′ 0-2 dell’Inter che convince Spalletti, al 76′, a far entrare Wilhelmsson per Taddei portando la Roma al vero 4-2-1-3 (Perrotta solo dietro a Tavano-Totti-Wilhelmsson) ma non cambia nulla al punto che all’81’ viene buttato nella mischia pure Vucinic optando per un vero 4-2-4 (Panucci-Ferrari-Mexes-Tonetto, De Rossi-Pizarro, Vucinic-Tavano-Totti-Wilhelmsson). All’83’ Pizarro perde un’altra brutta palla sulla trequarti nemica consentendo a Toni di ripartire 2vs2 ma il centravanti sbaglia completamente la misura del passaggio per Mutu, all’84 entra Reginaldo per lo stremato Toni e all’85’ mischia in area su punizione per i gigliati ma i romanisti si salvano con Ferrari che rinvia, all’89’ De Rossi ammonito per un fallo su Mutu e al 93′ Bonanni su rigore fa 1-2 ad Ascoli ma al triplice fischio nessuno é contento a Firenze: la Fiorentina riesce a portare via un punto importante dopo aver giocato quasi un’ora in 10 uomini, consolida il settimo posto malgrado la penalizzazione di 19 lunghezze (poi ridotte a 15) di inizio stagione mentre gli uomini di Spalletti scivolano sempre più giù rispetto agli interisti (-18, appunto) oltre al fatto che questo é il terzo anno consecutivo che non vincono in casa dei toscani (1-0 e poi vittoria ai rigori nei quarti di ritorno di Coppa Italia del 2005 prima dell’1-1 datato 2 aprile 2006)…la strada é ancora lunga per arrivare agli obiettivi, per ambo le parti.

Tutti soddisfatti

A fine maggio la Roma, con Totti che vincerà la “Scarpa d’Oro” grazie ai suoi 26+2+3 gol fatti in stagione, arriverà seconda dietro all’Inter “dei record” a -22 (97-75) pur riuscendo togliersi lo sfizio di essere i soli ad aver battuto i meneghini (per giunta a casa loro: 1-3), ritorneranno a vincere la Coppa Italia sempre a danno dei nerazzurri (6-2 in casa e batosta 1-2 fuori: 7-4 totale nell’ultimo anno con la doppia finale) ottenendo la loro ottava affermazione (non riuscivano a trionfare dal 1990/91 a spese della Sampdoria) in modo da chiudere il cerchio il 19 agosto seguente 1-0 in trasferta (78′ De Rossi) conquistando la seconda ed ultima Supercoppa Italia vinta dai suoi malgrado la stagione fosse iniziata con la sconfitta sempre in Supercoppa Italia (la terza giocata dopo quella persa 1-0 in casa doriana nel 1991 e quella vittoriosa nel 2001 per 3-0 con la Fiorentina ancora il 19 agosto) per 4-3 ai supplementari in rimonta ancora per mano dell’Inter dopo essere stati sopra 0-3 al 32′ il 26 agosto 2006 e il 10 aprile 2007 i consumerà il “dramma” del 7-1 sul campo del Manchester United, futuro semifinalista contro il Milan poi vincitore, nei quarti di Champions League dopo la vittoria della Roma per 2-1 all’andata (era dal 1983/84 che i capitolini non accedevano al novero delle prime 8 d’Europa e se facciamo il discorso relativamente alla sola Champions League, la squadra non ci era mai arrivata, visto che nel 1984 si parlava ancora di Coppa dei Campioni); la Fiorentina, invece, arriverà quinta dietro a Inter, Roma, Lazio, Milan conquistando l’accesso alla Coppa UEFA contro ogni previsione assieme a biancocelesti e rossoneri, tutti penalizzati in estate. Termina qui il viaggio nel passato di Fiorentina-Roma…vedremo nel “monday-night” del 9 maggio cosa accadrà.

Il tabellino

FIORENTINA-ROMA 0-0

FIORENTINA (4-3-3): Frey; Ujfalusi, Gamberini, Dainelli (cap.), Pasqual; Pazienza, Liverani (37′ Potenza), Montolivo; Jorgensen (37′ Blasi), Toni (84′ Reginaldo), Mutu. A disposizione: Lupatelli, Kroldrup, Kuzmanovic, Pazzini. Infortunati: Gobbi, Santana, Donadel. Allenatore: Prandelli.

ROMA (4-2-3-1): Doni; Panucci, Ferrari, Mexes, Tonetto; De Rossi, Pizarro; Taddei (76′ Wilhelmsson), Perrotta (81′ Vucinic), Mancini (71′ Tavano); Totti (cap.). A disposizione: Curci, Cassetti, Faty, Rosi. Infortunati: Chivu, Aquilani. Scelta tecnica: Virga, Okaka. Allenatore: Spalletti.

ARBITRO: Paparesta di Bari.

NOTE: Espulso al 34′ Dainelli (F) per doppia ammonizione. Ammoniti Mutu (F) al 70′ e Mexes (R) al 32′, De Rossi (R) all’89’ per gioco falloso.

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