Condividi l'articolo
La squadra termina la preparazione alla rassegna continentale con un convincente successo, l’ottavo di fila. Il Ct pare aver sciolto gli ultimi dubbi sulla formazione titolare che giocherà contro la Turchia

BOLOGNA – L’Italia fa il pieno di autostima nell’ultima prova generale prima degli Europei. Contro la Repubblica Ceca infila l’ottava vittoria consecutiva (4-0), il 27° risultato utile (a -3 dal record assoluto detenuto da Pozzo) e allunga a 785′ l’inviolabilità della propria porta. Al di là dei grandi numeri, Mancini ha avuto le risposte che voleva nella prova generale prima dell’esordio a Roma contro la Turchia.

CONVINCONO LE SCELTE DI MANCINI – Le scelte nei tre ruoli in dubbio hanno pienamente convinto: Immobile, preferito a Belotti, ha segnato e si è inteso alla perfezione con l’amico Insigne, Berardi, preferito a Chiesa come tornante destro, ha spaziato brillantemente su tutto il fronte d’attacco impreziosendo la prestazione con un gol ‘a cucchiaio’, Spinazzola, preferito a Emerson, ha spazzato via le incertezze legate al suo recupero dopo l’ennesimo infortunio muscolare, creando costanti pericoli con le sue discese sulla fascia sinistra. A questi va aggiunto Locatelli che, provato come vice Verratti in attesa di capire se il centrocampista del Psg riuscirà a ristabilirsi in tempo dopo il problema al ginocchio destro, ha disputato un eccellente prova difensiva, chiudendo ogni linea di passaggio.

IMMOBILE SBLOCCA IL RISULTATO – L’Italia è partita lentamente e la Repubblica Ceca ha provato a sorprenderla con traversoni da entrambe le fasce che non hanno impensierito, però, i difensori azzurri. Al 19′ Bonucci, nel tentativo di proteggere palla dall’attacco di Jankto, è caduto a terra dopo un’innaturale torsione della caviglia e del ginocchio destro ma dopo qualche attimo di spavento ha ripreso normalmente a correre e a calciare, rassicurando tutti. L’Italia si è sentita sollevata e alla prima occasione è passata con Immobile, lesto a riprendere una corta respinta di Brabec e a segnare con un destro che si è insaccato a fil di palo, complice una decisiva deviazione di Celustka.

BARELLA RADDOPPIA – La Repubblica Ceca ha accusato il colpo, ha abbassato il baricentro e ha finito per caricare ulteriormente gli azzurri che, dopo aver sfiorato per altre due volte il bersaglio con un colpo di testa in tuffo di Immobile e con un sinistro sull’esterno della rete di Insigne, hanno raddoppiato, ancora con un pizzico di fortuna (42′): Barella è sceso fino al limite e ha provato il destro; la palla ha colpito il tacco di Brabec e si è impennata finendo la sua corsa nell’angolo alla destra di Pavlenka.

IMMOBILE INVENTA, INSIGNE SEGNA – Nella ripresa, malgrado i cambi voluti da Silhavy (Soucek, Schick e Zima per Barak, Krmencik e Celustka), la Repubblica Ceca non ha cambiato atteggiamento e l’Italia ne ha approfittato. Dopo aver intercettato una punizione di Berardi ed aver rischiato su due conclusioni di Insigne e Chiellini, Pavlenka è dovuto capitolare per la terza volta al 66′: Immobile con un bel tocco d’esterno ha lanciato in area Insigne che con un preciso destro a giro di prima intenzione ha insaccato.

INSIGNE ILLUMINA BERARDI PER IL POKER AZZURRO – L’Italia, con Cristante, Emerson e Acerbi subentrati a Jorginho, Spinazzola e Chiellini, ha continuato a divertirsi e ne è prova la rete del 4-0 (73′) realizzata con un morbido cucchiaio da Berardi, pescato in area da un lancio illuminante di Insigne. La gara di fatto è finita qui. Nel finale c’è stato giusto il tempo di vedere Raspadori finalmente rompere l’emozione per l’esordio tanto atteso in azzurro. Ora si farà sul serio e per andare lontano agli Europei servirà sicuramente anche la freschezza e l’entusiasmo dell’ultimo arrivato.

Lascia un commento