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TORINO – Dopo la sosta delle nazionali, in cui l’Italia ha battuto 1-0 l’Uruguay in amichevole avendo lo sguardo ormai fisso sull’europeo casalingo che prenderà il via il prossimo 11 giugno a Roma con Cecoslovacchia-Germania Ovest 0-1 (57′ Rummenigge) e che sarà il secondo della storia giocato dagli azzurri dopo la fase finale a 4 squadre vinta ancora in casa nostra nel 1968, il calcio italiano é ripartito con le coppe europee e lo scorso mercoledì la Juventus ha superato 2-0 il Rijeka nei ritorno dei quarti di Coppa delle Coppe dopo lo 0-0 dell’andata aprendosi la strada per una semifinale che vedrà i bianconeri opposti all’Arsenal mentre fra 3 giorni si gioca il primo round della semifinale di Coppa Italia con il secondo derby stagionale in cui sarà ospitato il Torino (dopo la vittoria per 1-2 fuori casa in campionato arriverà uno 0-0 e non sarà l’unico della stagione fra le squadre del capoluogo piemontese)…sono giorni molto tesi per il calcio italiano, visto che lo spettro dell’illecito si sta facendo sempre più nitido all’interno di uno sport che già a livello di tifo sta perdendo l’innocenza da metà degli anni ’70 con la nascita dei cosiddetti gruppi degli ultras (caricatura dei celebri hooligans inglesi).

Giornata importante per tanti obiettivi

Intanto il campionato prosegue e per la giornata n.24 di Serie A, nell’ultimo anno senza stranieri, i quali verranno ritesserati dalla prossima estate dopo 14 anni di autarchia totale successiva al fallimento del mondiale 1966 quando ci eliminò all’ultimo turno dei gironi l’esordiente Corea del Nord anche se fino al 1981/82 ci potrà essere un solo giocatore non italiano per squadra, fra i match di cartello vediamo certamente Juventus-Inter, con i nerazzurri in testa a +8 sul secondo posto (nel cui “mucchio” ci sono anche i bianconeri) quando la classifica recita: Inter 34, Ascoli, Juventus, Milan, Roma 26, Avellino e Perugia 25, Fiorentina e Torino 24, Bologna e Cagliari 23, Napoli 22, Lazio 21, Catanzaro 17, Udinese 15, Pescara 11 contando che le partite previste saranno Avellino-Cagliari 2-2 (17′ Selvaggi; 33′ aut. Brugnera, 61′ Pellegrini; 81′ Marchetti), Catanzaro-Bologna 0-0, Fiorentina-Ascoli 3-1 (36′ Scanziani; 46′ Desolati, 67′ Antognoni, 89′ Desolati), Milan-Torino 0-2 (31′ Zaccarelli, 79′ Pulici), Pescara-Lazio 2-0 (50′ Prestanti, 76′ Chinellato), Roma-Perugia 4-0 (26′ aut. Dal Fiume, 46′ Benetti, 61′ rig. Pruzzo, 86′ Ancelotti), Udinese-Napoli 0-0.

Juve oberata di coppe, Inter in vetta

Di sicuro la partita che sta per andare in scena al “Comunale” di Torino, davanti a 50.000 spettatori fra cui circa 10.000 interisti che gremiscono la “Curva Maratona” normalmente riservata ai torinisti durante i derby, vede gli juventini vincenti in casa contro i milanesi dall’1-1 dell’anno passato (10 dicembre 1978) mentre allo stadio sono già arrivati il patron di casa Giampiero Boniperti insieme ai fratelli Agnelli Gianni ed Umberto oltre al presidente ospite Ivanoe Fraizzoli. La Juve non vince in casa in gare di campionato da quando ospitò il Milan il 3 febbraio per 2-1 (dopo si porteranno via i 3 punti da Udine per 3-1 prima di 3 0-0 con Torino, Napoli, Lazio fra casa e fuori) intanto che l’Inter aveva impattato 0-0 in casa della Lazio il 27 gennaio per poi ottenere le vittorie 4-3 a Napoli e 1-0 nel derby in trasferta da alternare allo 0-0 col Bologna, 3-1 al Catanzaro, 1-1 col Torino. Va detto, inoltre, che se gli uomini di Giovanni Trapattoni stanno giocando ogni 3 giorni affrontando una lunga serie di impegni, i nerazzurri hanno già mollato la coppa nazionale nei quarti a gennaio proprio contro la Juve campione in carica (1-2 in casa e 0-0 a Torino) mentre in Coppa UEFA il cammino era finito ai sedicesimi contro il Borussia Monchengladbach futuro vincitore (1-1 in Germania Ovest prima del 2-3 ai supplementari in casa) nel mese di novembre sotto la guida di Eugenio Bersellini ma da allora hanno puntato dritto verso la cima della classifica.

Solo italiani in campo

Enzo Bearzot, tecnico dell’Italia dal 1976, ha ormai scelto quasi tutti gli effettivi che andranno all’europeo: Zoff, Gentile, Scirea, Cabrini, Tardelli, Causio, Bettega oltre a Bordon, capitan Giuseppe Baresi (al suo unico torneo continentale giocato), Oriali, Altobelli ma il nostro cammino sarà assai deludente…0-0 con la Spagna a Milano, 1-0 con l’Inghilterra a Torino (78′ Tardelli), 0-0 col Belgio a Roma fra le polemiche per un evidente rigore non dato nel finale a causa di un fallo di mano per poi chiudere 1-1 a Napoli la finale di consolazione dinanzi alla Cecoslovacchia che ci supererà dagli 11 metri con un rocambolesco 8-9 in cui sbaglierà solo Collovati il nono rigore; chiuderemo da imbattuti sul campo segnando 2 reti e subendone solo una ma alla fine ci accontenteremo della medaglia del quarto posto su 8 dietro ai tedeschi occidentali, i belgi, i boemi vivendo la prima delusione ai rigori della nostra storia. Per quanto concerne le assenze sappiamo che Trapattoni deve rinunciare a ben 3 centrocampisti come Marocchino, Tavola, Verza ripiegando sul 4-5-1 in cui bisogna fare affidamento sulla muscolatura soprattutto dei pochi che non vestiranno l’azzurro come lo stopper Brio o capitan Furino oltre a gregari di lusso a livello del futuro allenatore Prandelli o dell’ala Fanna mentre Bersellini adopera il suo classico 4-4-2 in cui é fuori solo l’attaccante squalificato Ambu ma in cui brillano anche uomini come capitan Bini insieme a futuri giocatori della nazionale tipo Marini, a suo grande agio in uno dei primi centrocampi “a rombo” del nostro campionato insieme al mediano Caso mentre lui e Oriali fanno gli esterni e Pasinato agisce più vicino alle punte.

Moltissima tattica nella prima frazione

Ne viene fuori un primo tempo in cui le marcature a uomo di susseguono secondo i dettami previsti: Brio-Altobelli, Gentile-Muraro, Furino-Pasinato, Prandelli-Oriali, Fanna-Marini da un lato con Mozzini-Bettega, Canuti-Causio, Caso-Tardelli mentre i 2 terzini fluidificanti Cuccureddu-Baresi con i liberi Scirea-Bini sono gli unici giocatori di movimento a cui viene data maggiore libertà di manovra. In apertura ecco la prima parata di Zoff su una bella punizione di destro dal limite dell’area battuta da Oriali ma da allora si vedranno solo occasioni di casa come il colpo di testa di Tardelli anticipato da Mozzini e sul corner seguente Bini spazza via su mancino di Cuccureddu dopo una lunga mischia…al 23′ 1-0 per Juve con Bettega (10+0+1 per lui al momento se si esclude l’autorete in casa dell’Arsenal dello scorso mercoledì all’85’ ma con 2 doppiette in Serie A…a fine anno saranno saranno 16+0+1 contando anche il timbro contro il Rijeka in Europa) che in tuffo di testa anticipa Mozzini su un bel cross di destro di Gentile; al 30′ Gentile tocca corto ancora su punizione dalla sinistra per Causio, che mette in area su Tardelli ma l’incornata di quest’ultimo si stampa sul palo sinistro rispetto a Bordon intanto che Ascoli, Roma stanno vincendo e il Milan perde.

Poche novità nella ripresa

Ad inizio secondo tempo ecco Beccalossi dentro per Canuti al 46′ in favore di un rudimentale 3-4-3 in cui Mozzini-Bini-Baresi é la difesa, Caso con Marini-Oriali in mezzo mentre Pasinato si inserisce e il tridente Beccalossi-Altobelli-Muraro davanti ma l’attacco é inoperoso, al contrario dei centrocampisti, che si inseriscono come Oriali, steso al 50′ da Gentile in area per tutti tranne che per l’arbitro livornese Paolo Bergamo; al 68′ ecco che la Juve passa al 5-4-1 con Cabrini che, entrato per Tardelli, va a sinistra mentre Cuccureddu scala a destra lasciando in mezzo Gentile-Brio come marcatori con Scirea libero e in mezzo Causio-Prandelli-Furino-Fanna lasciando l’impostazione intera alla difesa in modo da sfruttare i lanci per Bettega, il quale crea pericoli costanti agli avversari squilibrando il reparto come al 79′, quando su punizione di Gentile battuta lunga col destro dal centrodestra, Fanna (primo gol stagionale per lui ma saranno 3 alla fine) va via a Baresi riuscendo a entrare in area per poi colpire di destro fra le gambe di Bordon dal lato destro. Nel finale c’é tempo per vedere un sinistro di Cabrini da dentro l’area incrociato fuori mentre al triplice fischio la classifica ci dice, intanto che la Juve si gode il primo successo casalingo annuale dinanzi agli eterni rivali dopo il rovescio 4-0 dell’andata a Milano e il trionfo per 1-2 sempre in Lombardia in Coppa Italia a cui succederà l’unico 0-0 al netto del fatto che l’Inter non espugna il campo degli zebrati dallo 0-1 di coppa nazionale del 12 giugno 1977 mentre i campionato il digiuno arriva dall’0-2 del 16 maggio 1965 per una squadra che ha, al momento 6 lunghezze sulle inseguitrici: Inter 34, Juventus e Roma 28, Ascoli, Avellino, Fiorentina, Milan, Torino 26, Perugia 25, Bologna e Cagliari 24, Napoli 23, Lazio 21, Catanzaro 18, Udinese 16, Pescara 13. L’appendice della giornata riverbererà inquietanti riflessi nei prossimi mesi fino al torneo da giocare in casa nostra: proprio quella domenica entreranno in campo le camionette della polizia per arrestare vari giocatori e dirigenti fra cui uomini importanti di club come Milan e Lazio…é scoppiato il primo scandalo del calcioscommesse nella storia del calcio italiano e la giustizia non avrà pietà degli imputati, non essendoci ancora il ricorso ai tribunali in quel periodo.

Gioia interista, lacrime juventine

Domenica 27 aprile 1980 l’Inter, pareggiando 2-2 con la Roma in casa a 2 turni dal termine e superando 41-38 proprio la Juve, tornerà campione d’Italia dopo il 1970/71 e arriverà allo scudetto n.12 restando avanti ai cugini, che avevano vinto l’anno prima il loro decimo titolo mentre la classifica cannonieri la vincerà Bettega con 16 reti e a +1 su Altobelli (da qui sarà il duopolio Pruzzo-Platini a ottenere questo trofeo per i 6 anni successivi)…sul fronte delle coppe vedremo gli juventini sconfitti dal Torino finalista ai rigori per 2-4 dopo 2 pareggi a reti bianche (la Roma in finale supererà i granata sempre dal dischetto vendicando indirettamente gli juventini) mentre in Coppa delle Coppe si uscirà all’88’ grazie ad un gol di Vaessen (sarebbe bastato lo 0-0 per andare in finale dopo l’1-1 maturato in Inghilterra, che i piemontesi vedevano ormai in modo nitido), il cui Arsenal cederà all’ultimo atto sempre ai rigori contro il Valencia. Termina qui il nostro primo viaggio a ritroso nel passato di Juventus-Inter…ma sicuramente stanno per arrivare tempi migliori, almeno per i bianconeri.

Il tabellino

JUVENTUS-INTER 2-0

JUVENTUS (4-5-1): Zoff; Gentile, Brio, Scirea, Cuccureddu; Fanna, Prandelli, Tardelli (68′ Cabrini), Furino (cap.), Causio; Bettega. A disposizione: Baratella, Virdis. Infortunati: Marocchino, Tavola, Verza. Allenatore: Trapattoni.

INTER (4-4-2): Bordon; Canuti (46′ Beccalossi), Mozzini, Bini (cap.), G. Baresi; Caso; Oriali, Marini; Pasinato; Altobelli, Muraro. A disposizione: Cipollini, Pancheri. Squalificati: Ambu. Allenatore: Bersellini.

ARBITRO: Bergamo di Livorno.

MARCATORI: 23′ Bettega, 79′ Fanna.

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