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ROMA – Nel giorno in cui Karsdorp, il presunto traditore additato da Mourinho, lascia fisicamente la Roma, all’Olimpico si materializza un’altra giornata difficile per una squadra che continua a soffrire nelle partite interne. Col Toro finisce 1-1 ma solo perché a 20’ circa dal termine, si alza dalla panchina Dybala che prima si conquista un rigore al 92’ (Belotti chiede ed ottiene di tirarlo e lo sbaglia), poi al 95’ s’inventa un tiro a giro che colpisce la traversa con Matic che di prima intenzione trasforma la respinta nel gol del pari, evitando una sconfitta che sarebbe stata sanguinosa. Un pari che comunque non cancella 70’ di buio per la Roma che non riesce a costruire la bellezza di niente; Cristante a centrocampo è lento e senza idee non aiutato dai compagni. Il Toro controlla il gioco e di tanto in tanto si affaccia dalle parti di Rui Patricio. Nella ripresa poi Linetty, beffa la difesa giallorossa e di testa infila la palla in rete per il gol che vale il vantaggio granata. Mourinho le prova tutte per svegliare dal torpore i padroni di casa e quindi dentro in successione, El Sharaawy, Matic e soprattutto Dybala. Solo la Joya però riesce a svegliare i suoi come sopra raccontato . Alla fine però tutto lo stadio mostra il proprio disappunto per l’ennesima prestazione inguardabile dei giallorossi. Nel dopo partita Mourinho userà toni pesanti nei confronti di alcuni giocatori che da protagonisti nella scorsa stagione si sono trasformati in zavorre difficili da sopportare per una squadra che ha ambizioni di alta classifica (ogni riferimento in primis ad Abraham e Zaniolo è puramente voluta). Da segnalare tra le note positive di giornata (l’unica?) l’esordio in Serie A nella ripresa per Tahirovic promettente centrocampista della cantera giallorossa.

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