ROMA – La Roma continua a mietere vittime nel proprio cammino di rincorsa in un campionato che comincia a farsi interessante anche in virtù della partita da recuperare a Genova contro la Samp. Successo strameritato maturato nei primi minuti della ripresa, dopo che nella prima parte una Lazio timida ed impaurita, era riuscita a resistere agli assalti giallorossi, grazie ad un po’ di fortuna su una spizzata di Dzeko finita a lato di un nulla e ad un miracolo di Strakosha su tiro in girata dello stesso Dzeko, in seguito a schema da calcio d’angolo. La ripresa è stata ben più vibrante soprattutto perché Kolarov, ex molto rimpianto oltre che fischiato, si va a guadagnare un calcio di rigore, per uno sgambetto di Bastos, proprio nei primi minuti. Sul dischetto si presenta Diego Perotti che come al solito insacca. La partita cambia perché la Lazio adesso è costretta ad uscire dal guscio, anche se ciò genera spazi in cui la Roma ci va a nozze: e così da un recupero dello stesso Perotti, nasce l’azione che porta al raddoppio di Nainggolan…La rasoiata del belga dal limite è imprendibile per il portiere avversario, con palla che s’infila all’angolino. La Roma prende il controllo della partita con la squadra di Inzaghi incapace di reagire. Il tecnico laziale rovescia la squadra inserendo soprattutto Lukaku che qualche problemino a Florenzi lo crea, anche se per riaprire la partita ci vuole un marchiano errore di Manolas che nel tentativo di respingere un pallone innocuo in area, la tocca col braccio. L’arbitro Rocchi in primo tempo concede l’angolo poi corregge la sua posizione con l’aiuto del Var. Immobile si presenta sul dischetto e batte Alisson che può solo intuire. Gli ultimi 20’ sono di fuoco; Di Francesco prima inserisce Gerson per El Sharaawy, poi dà lo scacco matto definitivo al suo dirimpettaio laziale, inserendo Juan Jesus per un esausto Nainggolan in assoluto il migliore in campo, nonostante fosse stato in dubbio fino alla fine. Con l’ingresso dell’ex difensore dell’Inter, la Roma si sistema a 3 dietro e annulla il tentativo di forcing degli avversari che nonostante i 6’ di recupero, non riescono mai ad impensierire Alisson. E così la Roma si proietta nelle zone altissime della classifica e ripensa ancora a ciò che avrebbe potuto essere se anche Orsato in occasione di Roma-Inter avesse applicato il Var, in maniera ineccepibile come i suoi colleghi.
ROMA-LAZIO 2-1 (0-0)
MARCATORI: Perotti (R) al 4′ su rig. e Perotti (R) all’8′, Immobile (L) su rig. al 27′ s.t..
ROMA (4-3-3): Alisson; Florenzi (dal 35′ s.t. Bruno Peres), Manolas, Fazio, Kolarov; Nainggolan (dal 40′ s.t. Juan Jesus), De Rossi, Strootman; El Shaarawy (dal 27′ s.t. Gerson), Dzeko, Perotti (Lobont, Skorupski, Juan Jesus, Pellegrini, Moreno, Gonalons, Castan, Under, Defrel, Palmieri). All. Di Francesco.
LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Bastos, De Vrij, Radu (dal 32′ s.t. Patric); Marusic, Parolo, Leiva (dal 13′ s.t. Nani), Milinkovic, Lulic (dal 13′ s.t. Lukaku); Luis Alberto; Immobile (Guerrieri, Vargic, Basta, Luiz Felipe, Palombi, Neto, Mauricio, Jordao, Murgia). All. S. Inzaghi.
ARBITRO: Rocchi di Firenze.
NOTE: spettatori 55.775, incasso .2.298.820 euro Ammoniti: Lulic, Leiva, Luis Alberto, Nani e Nainggolan per gioco scorretto, Fazio per comportamento non regolare. Angoli: 6-7. Recupero: 1′ p.t., 6′ s.t..