Contro il Toro senza Biglia. È più di un’ipotesi per il tecnico della Lazio Stefano Pioli, che sta pensando di rinunciare al suo giocatore più importante per preservarlo in vista del prossimo impegno di Europa League (giovedì 10 marzo) contro lo Sparta Praga in Repubblica Ceca.
BIGLIA, POSSIBILE PANCHINA COL TORO – Nel caso sarebbe la prima panchina in campionato per il regista argentino, che fino a questo momento ha saltato 10 partite in Serie A, 9 per infortunio e una per squalifica. Considerata l’importanza della sfida contro i cechi (e quella inversamente proporzionale della gara di campionato), però, Pioli si sta lentamente convincendo a fare a meno sia del “Principito” che di Milinkovic, un altro giocatore che si sta rivelando sempre più importante in sfide delicate e “ad alta tensione”. Ecco perché contro il Torino potrebbe scendere in campo un trio di centrocampo formato da Onazi, Cataldi e Parolo (o Mauri). Un’eventuale scelta che rientrerebbe nella logica del turnover e nello spazio maggiore a disposizione di giocatori che fino a questo momento ne hanno trovato poco.
PIOLI STUDIA MORRISON NEL TRIDENTE D‘ATTACCO – Un ragionamento di cui potrebbe beneficiare anche Ravel Morrison, l’oggetto misterioso per eccellenza di questa stagione. La novità è che Pioli lo sta valutando come esterno d’attacco nel 4-3-3, non proprio il suo ruolo naturale visto che l’inglese ha sempre giocato da interno di centrocampo, trequartista o, in pochi casi, da regista. Nonostante la concorrenza agguerrita in quella posizione (dove in ballo ci sono anche Mauri, Keita, Kishna, Felipe Anderson e Candreva) è comunque una possibilità per ritagliarsi qualche manciata supplementare di minuti da qui al termine della stagione. In difesa, invece, la coperta resta corta e difficilmente potrà essere attuata una rotazione. Konko, Bisevac, Hoedt e Lulic sembra al momento il quartetto più plausibile in vista della gara con il Torino, con Mauricio, Patric e Braafheid, al momento uniche alternative a disposizione di Pioli.
