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ROMA – Siamo ormai giunti a dicembre 1990 e mentre in Romania, Bulgaria, Polonia, nelle ex repubbliche sovietiche e cecoslovacche si proclama la democrazia, in Jugoslavia sta scoppiando la guerra civile, in Italia iniziano le indagini del “Pool Mani Pulite” che verranno rese pubbliche 1,5 anni dopo. 

Intanto però il campionato sta entrando nella fase più calda del girone d’andata e all’XI° settimana Juventus-Fiorentina con Lazio-Roma monopolizzano la scena: tutte e 4 sono in lotta per l’Uefa e, come se non bastasse, 3 giorni prima si sono tenuti gli ottavi d’andata delle coppe europee con la Roma che ha demolito per 5-0 il Bordeaux in casa…quella domenica pomeriggio, però, i problemi saranno molti di più da prima di scendere in campo sotto tutti i punti di vista.

I soliti Calleri e Viola (che non lo sa ancora, ma sarà l’ultima stracittadina della propria vita) si presentano in tribuna in mezzo ai 65.000 accorsi mentre i nuovi tecnici Zoff con Bianchi dovranno fare i conti con rose molto rimaneggiate oltre a un arbitro fiscale come LoBello intanto che le formazioni recitano 4-4-2 da un lato con 5-4-1 prima e 5-3-2 poi dall’altro entrambi “a uomo”:

{Fiori;

Sergio-Domini-Gregucci [cap.]-Bergodi;

Pin-Solda’-Sclosa-Madonna (73° Troglio);

Sosa (84° Saurini)-Riedle} 

{Zinetti;

Tempestilli-Berthold-Comi-Aldair-Carboni;

Desideri-DiMauro-Gerolin (82° Piacentini)-Salsano (62° Muzzi);

Voller [cap.]}. 

Per una volta non si registrano eccessivi problemi d’ordine pubblico fuori dall’impianto di gioco mentre si nota con sommo piacere la grande raccolta fondi per una campagna contro la droga lanciata dal giornale “IL MESSAGGERO” assieme all’ospedale “BAMBIN GESU'” accompagnata da personaggi illustri fra i presenti tipo gli attori di fede opposta Verdone e Montesano.

Al netto della disponibilità di tutti gli stranieri protagonisti ai mondiali dell’estate passata (il brasiliano Aldair con l’argentino Troglio e l’uruguagio Sosa sommati ai campioni tedeschi Berthold, Voller e Riedle)…Domini (ex di giornata), Sergio, Sclosa e Aldair stesso, DiMauro danno vita a un I° tempo corretto ma durissimo in cui si troveranno ammoniti tutti e 5 intanto che la Lazio creerà palle-gol a ripetizione con i suoi attaccanti oltre a colpire il palo con Pin su una gran punizione, trovandosi davanti un Zinetti in grande giornata (salvataggi decisivi su Sosa, Riedle, Sclosa, Soldà, Pin) malgrado una squadra cortissima ma in totale affanno causa le fatiche infrasettimanali, un terreno impraticabile, pieno di buche, scivoloso al massimo ed un freddo pungente penalizzante i muscoli dei 22 in campo…La Roma, dal canto suo, si trova a fare i conti con le assenze di Peruzzi, Nela, Carnevale (squalifiche), Cervone, Pellegrini III°, Giannini, Rizzitelli (infortuni) dovendo gestire non solo gli uomini di un gruppo molto ridotta ma pure le stesse forze fisiche in gioco e riesce a portarsi in vantaggio al 45° scoccato su rigore di Voller, che spiazza Fiori di destro, procurato da un fallo di mano di Madonna sulla riga di porta per contrastare una rovesciata di Desideri tramite passaggio filtrante di Berthold lanciato da Gerolin dopo che Salsano e DiMauro avevano già fallito 2 grosse possibilità in rapida sequenza a causa del campo osceno. A inizio II° frazione i duelli Aldair-Sosa, Berthold-Riedle, Domini-Voller, Solda’-DiMauro e le fasce sempre più trafficate dai raddoppi reciproci portano ad un drastico abbassamento delle occasioni finchè non arriva al 55°, come un fulmine a ciel sereno, il pareggio di testa del più basso dei laziali Sosa su sponda di Riedle in modo da ristabilire la più totale parità, da lì prevale la sensazione globale che i biancocelesti stiano meglio fisicamente pure se la chance più nitida, alla fine, sarà una rovesciata ancora del bomber romanista bloccata con difficoltà da Orsi; neanche l’innesto di Muzzi o Troglio permetterà alla contesa di offrire maggiori spettacoli e al triplice fischio il risultato dice 1-1 (I° punto in “trasferta” per la Roma in campionato…) per un pareggio che mancava nella stracittadina da Roma-Lazio 1-1 al “Flaminio” in occasione del 19/11/89 mentre la posta in casa della Lazio non veniva spartita dall’altro 1-1 corrispondente al 24/3/85 (anno dell’ultima retrocessione per il team di Formello).

A giugno il bilancio dirà: Lazio XI° in classifica, eliminata dal Modena (team di Serie B) ai sedicesimi di Coppa Italia in casa in casa propria e superata proprio all’ultima curva di Serie A dalla Roma IX° mentre le competizioni ad eliminazione diretta riserveranno ai lupacchiotti molte più emozioni con la sconfitta in finale di Coppa Uefa nel derby tutto italiano contro l’Inter (ad oggi ultima finale europea per il club di Trigoria) oltre alla conquista della VII° coppa nazionale con il trionfo sulla Sampdoria tricolore seguita dalla sconfitta in Supercoppa sempre contro i blucerchiati. 

Lazio-Roma…la “città eterna” raccontata in 90 minuti con 22 gladiatori a darsi battaglia nel Colosseo del pallone, che lo spettacolo abbia inizio! 

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