ROMA – I biancocelesti vincono 2-1 all’Olimpico, salvandosi in ‘zona Caicedo’. Quella che poteva sembrare una gara tranquilla e gestibile per la formazione romana, si è rivelata tutt’altro: la Lazio ha terminato il match in 9 giocatori. Decisivo, per le sorti delle aquile, è stato il rigore di Caicedo all’89’, che ha contribuito ancora una volta a far guadagnare i tre punti alla sua squadra.
I primi 45 minuti di Lazio-Spezia non riservano nulla di speciale ai telespettatori. Gli uomini di Inzaghi hanno il controllo del match, ma non riescono a imporre il proprio gioco grazie all’ottima pressione dei liguri. E’ vero che nel primo tempo i biancocelesti rischiano poco e niente, ma è altrettanto vero che sono poco prolifici sotto porta. Di fatti l’unica occasione per andare in vantaggio, si presenta attraverso un passaggio in area di rigore di Immobile per Correa. Il numero 11 stoppa e tira col destro ma la palla termina alta sopra la traversa. Probabilmente la punta laziale doveva concludere al primo impatto, senza controllare il passaggio ricevuto.
Nella ripresa Inzaghi capisce che se vuole vincere la gara, deve modificare qualcosa a livello tattico. E così mette dentro Luis Alberto al posto di Pereira. Con l’entrata del centrocampista spagnolo si alza il ritmo di gioco dei biancocelesti e al 54′ arriva la prima vera occasione per sbloccare il risultato. Tuttavia Correa, invece di servire Acerbi completamente solo in area di rigore, preferisce agire egoisticamente e tentare il tiro, senza trovare il gol. Due minuti più tardi, al 56′, Lucas Leiva intercetta un pallone nella sua metà campo e fa ripartire in contropiede i suoi. Correa punta la porta e questa volta serve Lazzari, che arriva da destra come un treno. L’esterno ex Spal controlla l’assist del compagno e fa passare la sfera sotto le gambe di Zoet. 1-0 per la Lazio.
A dar ancora filo da torcere a Inzaghi ci pensa Daniele Verde. L’attaccante ex Roma al 73′ impatta un cross di Gyasi con una rovesciata strepitosa. La palla si insacca sotto al sette e Pepe Reina non può nulla. Gesto tecnico da brividi e parità ristabilita sul rettangolo verde. Nel finale di gara il solito Felipe Caicedo, subentrato al 72′ al posto di Immobile, salva la formazione romana. L’arbitro, al 87′, dopo aver consultato il VAR, decide di assegnare un calcio di rigore a favore dei biancocelesti. L’attaccante ecuadoriano si presenta dagli 11 metri e spiazza Zoet. All’Olimpico è 2-1.
Durante i minuti di recupero gli animi sul campo si scaldano. Lazzari reagisce malamente a un fallo commesso da Agudelo e viene espulso. Peccato, perchè il cartellino rosso macchia l’ottima prestazione dell’esterno biancoceleste. Un minuto più tardi anche Correa subisce la stessa condanna del compagno, a causa di una doppia ammonizione.
I biancocelesti vincono, disputando una gara tutt’altro che brillante, ma vincono. Considerando il pareggio della Roma a Reggio Emilia e il match da recuperare contro il Torino, ad oggi la Lazio è sesta, a quattro punti dalla zona Champions, aspettando il risultato del derby di Torino.