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Il tecnico della Roma: “Durante la settimana ho mentito a tutti dicendo che non era una ricorrenza speciale, Rui Patricio decisivo”

ROMA – E’ un José Mourinho visibilmente emozionato quello che commenta la vittoria con il Sassuolo. Si parte dalla corsa con cui Mou ha festeggiato il gol di El Shaarawy nel recupero e con cui ha potuto celebrare la panchina numero 1000 in carriera. “Sono stato bugiardo in settimana a dire che non era una partita speciale, perché la partita 1000 me la ricorderò per sempre. In un certo senso è stata la giustizia divina a farmi vincere questa partita. Io oggi non ho avuto 58 anni ma 10,12 o 14 quando inizi a sognare una carriera nel calcio. E non volevo celebrare questo numero con una sconfitta”.

BAMBINO – Mourinho continua: “Poteva finire 6-6, 7-7 o potevano vincere loro 2-1. Rui Patricio ha fatto due parate incredibili e anche noi abbiamo sprecato davanti alla porta del Sassuolo. La mia corsa è stata quella di un bambino che realizza un sogno, non volevo mancare di rispetto a Dionisi con cui mi sono subito scusato e che ha già mostrato di essere un allenatore bravissimo”.

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