
NAPOLI – Le scuole italiane sono appena ricominciate da neanche un settimana intanto che in Europa arrivano i primi cellulari, la stagione estiva non é ancora ufficialmente chiusa mentre lo sport italiano ha già riaperto i battenti dopo appena 2 mesi dalla fine della scorsa annata: il prossimo 8 giugno partono i mondiali di calcio proprio nel nostro paese e il calendario non permette pause di nessun genere mentre nel 1991 a Roma andranno in scena gli europei di basket sempre nel mese di giugno. Normalmente il campionato italiano inizia sempre da settembre in avanti, ma stavolta la Coppa Italia é partita il 23 agosto e domenica 17 settembre siamo già giunti alla quinta giornata di campionato mentre il 14 si debuttava nelle coppe europee.
Ritmi già frenetici
Alla quinta giornata di campionato, dunque, nell’epoca di 3 stranieri per ogni club e di tutte le sfide alle 15 di domenica quando le gare sono 8, vediamo una classifica molto stretta: Juventus e Napoli a 7 punti, Milan e Roma a 6, Bologna, Genoa, Inter, Sampdoria 5, Bari, Fiorentina, Lecce 4, Ascoli, Cesena, Lazio 3, Atalanta e Udinese 2, Cremonese 1, Verona 0 al netto di sfide particolari come il “derby d’Italia “Inter-Juventus 2-1 (36′ Matthaus, 46′ Klinsmann; 58′ Marocchi), Genoa-Milan 1-1 (73′ Aguilera; 77′ Rijkaard), Bari-Roma 1-2 (7′ J. Paulo; 54′ aut. Brambati, 80′ Desideri), Cesena-Bologna 0-0, Udinese-Sampdoria 3-3 (26′ Sensini, 28′ Gallego, 36′ Balbo; 61′ aut. Paganin, 69′ Vialli, 85′ Katanec), Lazio-Lecce 3-0 (4′ e 21′ Amarildo, 26′ Gregucci), Ascoli-Verona 1-1 (31′ Pellegrini; 85′ Aloisi), Atalanta- Cremonese 2-0 (28′ Madonna, 56′ Bortolazzi)…ma la partita di maggior cartello oltre a quella di Milano é sicuramente Napoli-Fiorentina, che malgrado il “San Paolo” sia in piena ristrutturazione, accoglie 50.000 persone fra cui 1000 fiorentini. Inoltre sappiamo che 3 giorni prima il Napoli ha debuttato in Coppa UEFA da campione in carica pareggiando 0-0 in casa con lo Sporting Lisbona (vincerà 4-3 in Portogallo al ritorno) mentre la Fiorentina é andata a perdere 1-0 solo nell’ultimo quarto d’ora in casa dell’Atletico Madrid nei trentaduesimi dello stesso torneo (per loro anche il passaggio del turno arriverà dal dischetto per 3-1 dopo aver rimontato su autorete fra 10 giorni) mentre l’Inter ha perso 1-0 in casa del Malmoe in Coppa dei Campioni, al contrario del Milan che ha strapazzato l’HJK Helsinki 4-0, la Sampdoria ha battuto il Brann in trasferta di Coppa delle Coppe e l’Atalanta ha impattato 0-0 in casa con lo Spartak Mosca intanto chel a Juventus espugnava il terreno del Gornik Zabrze per 4-2 sempre in Coppa UEFA; non va dimenticato, poi, che il prossimo mese di gennaio Napoli e Fiorentina si fronteggeranno assieme al Bologna in uno dei 4 gironi a 3 di Coppa Italia (il gruppo di gran lunga più complicato).
Calendario ambivalente
Se i napoletani stanno già girando bene avendo aggirato l’ostacolo del Monza a Castellammare di Stabia (1-1 e poi 9-8 ai rigori con 11 tiratori a testa) prima del 2-0 alla Reggiana ad Avellino con meno problemi del previsto, i viola hanno espugnato Licata per 3-1 prima di vincere 10-9 dal dischetto (senza errori) dopo l’1-1 col Como sul campo con maggiori difficoltà di formazione…inoltre, i campani hanno già ottenuto la vetta (1-0 ad Ascoli e con l’Udinese, 0-0 a Cesena, 2-1 a Verona: 4 gol fatti e uno subito con 7 punti su 8) intanto che i toscani sono in colpevole ritardo (1-1 a Bari, 0-0 col Genoa, sconfitta 3-1 sul terreno della Juventus e vittoria 1-0 con la Lazio): il Napoli é a punteggio pieno in casa senza aver ancora incassato reti e la Fiorentina non ha mai vinto in trasferta, tutto lascia presupporre che il trionfo gigliato possa uscire proprio sul campo più inaspettato a 3 soli giorni dall’amichevole di Cesena Italia-Bulgaria 4-0 (18′ rig. e 34′ Baggio, 46′ Carnevale, 53′ aut. Iliev) del prossimo 20 settembre (siamo già qualificati alla coppa del mondo in quanto padroni di casa).
I nazionali e gli indisponibili
Azeglio Vicini, tecnico dell’Italia, la prossima estate attingerà poco da questa sfida per selezionare i nazionali mentre gli stranieri andranno tutti: con noi ci saranno Ferrara, De Napoli, Carnevale e Baggio (Fusi sarà scartato solo all’ultimo, Carnevale andrà alla Roma dopo il torneo mentre Baggio si trasferirà alla Juventus già a maggio provocando una violentissima contestazione, ma questa é un’altra storia…) arriveremo terzi dopo aver vinto 2-1 la finale di consolazione a bari di sabato 7 luglio 1990 contro l’Inghilterra successivamente alla maledetta semifinale di Napoli finita 1-1 e poi per 3-4 ai rigori contro l’Argentina di Maradona (Dertycia non sarà neanche convocato) martedì 3 luglio mentre il Brasile di Alemao e Careca, insieme a Dunga, era già andato fuori agli ottavi sempre per mano degli argentini sull’1-0 a Torino domenica 24 giugno al netto di un Kubik, con la sua Cecoslovacchia, che sarà sconfitto 1-0 a Milano domenica primo luglio dalla Germania Ovest futura vincitrice a danno di Maradona e compagni sempre per 1-0 a Roma domenica 8 luglio. Questa settimana, però, non c’é tempo per l’azzurro dell’Italia ma solo per quello del Napoli, e infatti le polemiche in casa partenopea sono tante, oltre agli infortuni degli stopper Baroni, Bigliardi e all’esclusione per scelta tecnica del mediano Neri insieme al marcatore Bucciarelli…Maradona, che lo scorso 18 giugno era stato sostituito in seguito ai fischi nel primo quarto d’ora di Napoli-Pisa 0-0 alla penultima di campionato, era scappato in Argentina per giocare una modesta Copa America poi vinta dal Brasile e aveva cercato ripetutamente la cessione al Marsiglia di Bernard Tapie (era già tutto pronto con un’offerta da 17 miliardi di lire) ma all’ultimo il presidente Corrado Ferlaino, insieme al Direttore Generale Luciano Moggi, ha fatto saltare la trattativa avviando pure una rescissione del contratto per i diritti sul fuoriclasse prima di intimargli di tornare in città a rispettare l’accordo in essere nel periodo 1984-91: adesso il “Pibe de Oro” é tornato per la usa prima presenza stagionale ma il nuovo allenatore Alberto Bigon (subentrato a luglio a Ottavio Bianchi, già promessosi alla Roma ma vincolato ai vesuviani fino al 1990) lo lascia in panchina sfruttando un 4-4-2 in linea più prudente ma basato maggiormente sul controgioco; la Fiorentina del patron Ranieri Pontello e del tecnico Bruno Giorgi, invece, sfrutta il classico 4-4-2 che adopera sempre con capitan Roberto Baggio (più grande talento del mondo assieme a Maradona di quegli anni) in appoggio di una punta come Dertycia ma la formazione é più ricca di assenti tipo gli infortunati come il terzino Malusci, l’ala Kubik, il centrale Iachini (futuro tecnico viola a più riprese), l’attaccante Nappi intanto che le esclusioni tecniche corrispondono a Callegari, Sereni, Banchelli (tutti giovani aggregati dalla Primavera).
Baggio-show nel primo tempo
Le marcature sono chiare da subito: Corradini-Baggio, Ferrara-Dertycia, Alemao-Dunga (scontro fra i 2 centrali titolari del team carioca), De Napoli-Dell’Oglio, Mauro-Buso, Crippa-Di Chiara contro Pioli-Carnevale, Pin-Careca lasciando che ad impostare siano i portieri Giuliani e Landucci con il doppio libero di casa Fusi-Renica da una parte e Battistini dall’altra intanto che l’ex di turno Volpecina sgroppa sulla sinistra senza nessuno destinato a controllarlo fisso. Ne viene fuori un primo tempo in cui il Napoli spinge subito forte ma la Fiorentina va in vantaggio al primo vero pericolo creato: al 22′ la coppia Pioli-Pin sventa uno scambio Careca-Carnevale in area e Pin stesso serve Baggio sulla propria trequarti e il “Divin Codino”, a quel punto, se ne va via in contropiede saltando prima Renica sulla trequarti avversaria prima di eludere la scivolata di Fusi e depositare di punta destra a porta vuota lo 0-1 avendo aggirato anche l’uscita di Giuliani defilandosi verso sinistra con un capolavoro di 50 metri di campo equivalenti a circa 10 tocchi che lo portano a segnare il suo terzo timbro stagionale in Serie A dopo quelli decisivi a Bari e con la Lazio ma quinto se si calcolano pure quello con il Licata e il rigore messo a segno contro il Como nella serie finale. Al 25′ ecco che Renica cerca di sorprendere Landucci con una punizione a giro di destro dal limite battuta a sorpresa ma che finisce fuori bersaglio mentre sul ribaltone di fronte Giuliani para facile a terra su Dertycia…al 31′ ecco lo 0-2: Baggio recupera palla sulla trequarti dopo un rilancio di Giuliani per poi essere steso in area da Renica, che viene anche ammonito dall’arbitro triestino Fabio Baldas…dal dischetto il n.10 ospite fa doppietta incrociando rasoterra di destro malgrado il portiere napoletano avesse anche toccato la sfera ma al dunque é doppietta per Baggio, che realizza il secondo tiro dagli 11 metri in 7 giorni arrivando già a 4+1+0 firme annuali (a fine anno saranno 17+1+2 senza dimenticare gli altri 2 timbri dal dischetto col Como in coppa nazionale e con l’Atletico Madrid in UEFA…Baggio sarà vice cannoniere del nostro torneo dietro a Van Basten, giusto a quota 19, ma precederà proprio Maradona, fermatosi a 16). Per il resto della frazione vediamo un Napoli voglioso ma disordinato che cerca di schiacciare gli avversari nella loro area mentre Maradona inizia a scaldarsi non sapendo come il pubblico lo accoglierà dopo aver chiesto di andare via in estate e mentre al 36′ l’Inter va in vantaggio con Matthaus lasciando la coabitazione in vetta (fino a lì la Juventus aveva accarezzato il primo posto solitario per un quarto d’ora con 8 lunghezze e a +1 sulle inseguitrici).
La rimonta che apre la corsa scudetto
Ad inizio ripresa, intanto che la Roma perde a Bari 1-0 e il Milan pareggia a Genova 0-0 come il Bologna che sta pareggiando sempre 0-0 a Cesena mentre la Samp é sotto 3-1 a Udine, Maradona (con insolita e folta barba) rileva Mauro facendo passare i suoi al 4-4-2 a “rombo” con Alemao davanti alla difesa, Crippa-De Napoli ha correre e l’argentino a rifinire dietro le punte proprio quando arriva il raddoppio di Klinsmann a Milano…il Napoli, centrando la rimonta, può andare davanti a tutti da solo. Al 47′ ecco il primo episodio che potrebbe cambiare gli eventi: in contropiede Fusi trova la deviazione di Pioli (subito ammonito) con la mano in area nel tentativo di crossare verso il centro e Baldas fischia rigore ma Landucci si butta a sinistra e blocca il sinistro incrociato di Maradona e si rimane 0-2; al 48′ Carnevale stende da dietro Di Chiara in ripartenza aggiungendosi ai cattivi di gara, al 50′ corner ancora di Maradona e Landucci salva con un miracolo sul primo palo deviando un’incornata di Carnevale, al 55′ Dell’Oglio commette un doppio fallo a danno di Crippa ottenendo il cartellino giallo mentre la Roma pareggia a Bari e aggancia la coppia in vetta e al 58′ altro colpo di testa fuori da parte di Carnevale su angolo di Maradona dal lato opposto quando Marocchi aveva riaperto Inter-Juventus 2-1; al 59′ Alemao scarica di destro dal limite trovando la deviazione di Pioli in corner, stessa sorte riservata al sinistro di Maradona quando scocca il 60′ ma al 61′ i campani riaprono la partita: Renica riceve un lancio di Corradini sulla fascia sinistra per poi crossare e trovare la deviazione di testa di Pioli (futuro allenatore dei toscani e del Milan…prima autorete della Fiorentina in stagione oltre che primo autogol in favore del Napoli mentre per Renica sarebbe stata la seconda firma in campionato dopo quella contro l’Udinese ma la terza se si considera pure il 2-0 alla Reggiana su rigore in coppa) che fa 1-2 ingannando il suo compagno Landucci sul primo palo…Renica chiederà subito il cambio essendosi stirato la coscia sinistra e lo rileva Francini al 62′ facendo spostare Corradini in mezzo accanto a Fusi (sempre doppio libero) mentre Francini va a sinistra intanto che Ferrara torna capitano a discapito di Maradona. Al 67′ ecco Di Chiara, ammonito poco prima, che lascia il posto a Faccenda mentre Baggio centra la barriera di mancino su punizione dal limite mentre al 70′ Carnevale trova l’ennesima deviazione, stavolta di Battistini, con conseguente parata di Landucci su suo sinistro e sul ribaltone di fronte Giuliani sfrutta il tocco di Fusi su mancino “strozzato” di Dertycia; al 73′ ecco l’ultimo cambio in trasferta, con il giovane Daniel che entra per Dunga e proprio quest’ultimo, appena dentro al campo, rimedia la sanzione disciplinare intanto che Giorgi ha scelto di rinunciare ad attaccare con il centrocampo affidandosi sol al duo Baggio-Dertycia in un finale da difesa e contropiede…al 76′ sinistro di Carnevale in area che trova la parata di Landucci e sulla respinta Volpecina manda in corner salvando sulla linea appena prima che arrivi Careca di testa a deposita il pareggio a porta vuota ma sul corner successivo si sviluppa un ulteriore assedio azzurro concluso con il lancio di Ferrara dalla trequarti su cui Battistini buca l’intervento e Careca anticipa di punta destra dalla sinistra dell’area Landucci segnando il 2-2 (per il brasiliano é il secondo gol in stagione oltre che consecutivo dopo il decisivo 2-1 a Verona…a fine anno si parlerà di 10+0+2 oltre al penalty contro lo Sporting Lisbona nel suo anno napoletano peggiore fin lì); in questo momento il Napoli torna in vetta da solo a 8 punti mentre il Milan pareggerà a Genova al 77′ continuando a insidiare la vetta. Faccenda si fa ammonire intorno all’80’ per un fallo su Maradona (che gioca una buona gara, rigore fallito a parte, ma fisicamente é nettamente fuori condizione) e Landucci para ancora su Carnevale a giro di destro all’82’ prima che Baggio spedisca sull’esterno della rete in contropiede a porta vuota all’83’ ma all’87’ ecco il 3-2 definitivo: Maradona scambia corto con De Napoli dalla bandierina destra dal corner e poi mette in mezzo dove arriva Corradini in tuffo di testa ad anticipare tutti per il vantaggio azzurro che manda i suoi a 9 in classifica mentre la Roma, che aveva ribaltato il Bari all’80’, segue a 8 e il trio Inter-Juventus-Milan rimane a 7…per Corradini é il primo gol in azzurro e a Primavera ne conterà anche un altro decisivo come quello del 2-2 nella trasferta di Udine del prossimo 14 gennaio (il Napoli perdeva 1-0 all’86’ e 2-0 all’88’); al 92′ Volpecina riceve una palla vagante e scocca il sinistro sul primo palo trovando il pugno di Giuliani che manda in angolo appena prima del fischio finale, dopo che anche Dertycia era stato inserito fra i cattivi della sfida, che certifica la seconda vittoria su 2 in campionato del Napoli in casa ma la prima subendo gol mentre la Fiorentina resta con 2 batoste e un pari lontano dal terreno amico (che sarà Perugia o Arezzo, data la ristrutturazione dell'”Artemio Franchi”) oltre al fatto che ha perso a Napoli per la settima volta negli ultimi 8 anni (l’unico risultato diverso fu l’1-1 del 10 maggio 1987, giorno del primo tricolore partenopeo e in cui Baggio fece il suo primo gol in Serie A) mentre l’ultima gioia viola alle pendici del Vesuvio, quella domenica in festa soprattutto per il ritorno di Maradona, oltre che per la vittoria, fu lo 0-1 del 25 aprile 1982 (82′ Antognoni). A questo punto la classifica recita: Napoli 9 punti, Roma 8, Inter, Juventus, Milan 7, Bologna, Genoa, Sampdoria 6, Lazio 5, Ascoli, Atalanta, Bari, Cesena, Fiorentina, Lecce 4, Udinese 3, Cremonese e Verona 1…la lotta scudetto é lanciata e il Napoli tira la volata a tutti.
Stagione decisa sul filo di lana
Domenica 29 aprile 1990 il Napoli, battendo la Lazio 1-0 (6′ Baroni) vincerà il suo secondo ed ultimo scudetto superando 51-49 il Milan fra le polemiche per la vittoria a tavolino in Atalanta-Napoli 0-0 (poi 0-2) a 3 turni dal termine prima dell’arbitraggio di Verona-Milan 2-1 del 22 aprile che lascerà l’amaro in bocca ai rossoneri al pari dei 6 punti ottenuti negli ultimi minuti dagli azzurri nel corso dell’anno, azzurri che usciranno agli ottavi di Coppa UEFA contro il Werder Brema (2-3 in casa e 5-1 fuori: 8-3 totale per i tedeschi occidentali ed unica teutonica che farà fuori un’italiana nell’anno migliore del nostro movimento) che sarà poi estromesso in semifinale dalla Fiorentina (1-1 in Germania e 0-0 a Perugia con invasione di campo finale che costerà la squalifica del terreno di gioco anche di Perugia: chissà come sarebbe andata se fosse andato avanti il club di Bigon e in semifinale ci fosse stato il primo confronto fra italiane ella annata gigliata in coppa…) poi battuta dalla Juventus nella prima finale continentale fra 2 team dello stesso paese (3-1 a Torino e 0-0 sul neutro di Avellino alla vigilia dell’addio di Baggio in direzione Torino che invoglierà i Pontello a vendere a Vittorio Cecchi Gori sapendo pure della violenta contestazione iniziata in città dalla mattina di giovedì 17 maggio 1990) mentre in Coppa Italia i toscani erano arrivati secondi dietro ai partenopei, eliminati in semifinale dal Milan (0-0 a Milano e 1-3 a Napoli) crollato dinanzi alla Juve all’atto conclusivo), pareggiandoci lo scontro diretto 1-1 ma erano andati fuori insieme al Bologna…la viola, invece, si adagerà al tredicesimo posto licenziando Bruno Giorgi in favore di Francesco Graziani nelle ultime 4 partite in modo da stazionare dietro a Napoli, Milan, Inter, Juventus, Sampdoria, Roma, Atalanta, Bologna, Lazio, Bari, Genoa, Cesena ma davanti a Lecce, Udinese, Verona, Cremonese, Ascoli ed ottenendo appena un punto sulla retrocessione delle ultime 4 (28-27). Manca ancora una tappa di avvicinamento a Napoli-Fiorentina ma non ci si anticipa nulla, i momenti vanno vissuti lì per lì!!!!
Il tabellino
NAPOLI-FIORENTINA 3-2
NAPOLI (4-4-2): Giuliani; Ferrara, Fusi, Renica (cap.) (62′ Francini), Corradini; Mauro (46′ Maradona), Alemao, Crippa, De Napoli; Careca, Carnevale. A disposizione: Di Fusco, Tarantino, Zola. Infortunati: Baroni, Bigliardi. Fuori per scelta tecnica: Neri, Bucciarelli. Allenatore: Bigon.
FIORENTINA (4-4-2): Landucci; Pioli, Pin, Battistini, Volpecina; Di Chiara (67′ Faccenda), Dell’Oglio, Dunga (73′ Daniel), Buso; R. Baggio (cap.), Dertycia. A disposizione: Pellicanò, Zironelli, Bosco. Infortunati: Malusci, Kubik, Iachini, Nappi. Fuori tecnica: Callegari, Sereni, Banchelli. Allenatore: Giorgi.
ARBITRO: Baldas di Trieste.
MARCATORI: 22′ e 31′ rig. R. Baggio (F); 61′ aut. Pioli (N), 76′ Careca (N), 87′ Corradini (N).
NOTE: Ammoniti Renica (N), Carnevale (N) e Pioli (F), Dell’Oglio (F), Di Chiara (F), Faccenda (F), Daniel (F), Dertycia (F) per gioco falloso.