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NAPOLI – Siamo a fine maggio del 2015: da soli 2 mesi è caduto l’aereo della “German Wings” diretto a Colonia da Barcellona a causa del suicidio causato dalla depressione del pilota con a bordo 50 ragazzi innocenti, al cinema esce “50 sfumature di grigio”, Ellie Gouldning pubblica “Love me like you do” e a luglio il Cile vincerà la sua I° Copa America in casa battendo l’Argentina ai rigori.
Il campionato 2014/2015 è uno dei più interessanti degli ultimi anni malgrado scudetto e retrocessioni siano discorsi già conclusi: alla XXXVIII° giornata Lazio, Napoli, Fiorentina sono ancora in lotta per la zona Uefa racchiuse in 5 punti (Lazio 66, Napoli 63, Fiorentina 61): una sola andrà ai preliminari di Champions dopo Juve e Roma mentre le altre 2 si accontenteranno dell’Europa League.
Per gli ultimi 90 minuti le gare interessate sono Napoli-Lazio e Fiorentina-Chievo (tutte le partite saranno giocate di domenica sera per evitare combine) ma in Toscana il risultato sarà imperioso: 3-0 senza repliche…a Fuorigrotta invece lo spettacolo verrà vietato ai deboli di cuore. Gli azzurri hanno avuto un girone di ritorno in flessione mentre i biancocelesti sono al top della forma malgrado il derby perso la settimana precedente: avevano recuperato 17 punti ai romanisti ma nello scontro diretto si sono visti estromessi matematicamente dalla lotta per la II° piazza. 
Quella sera non ci sono calcoli: chi vince arriva III°, il pareggio è per i laziali.
In tribuna De Laurentiis siede a poca distanza da Lotito, le panchine sono presiedute da Benitez e Pioli…allenatori con moduli fra i più offensivi del torneo: 4-2-3-1 e 3-4-3 mentre in campo troviamo nomi internazionali come Albiol, Koulibaly, Ghoulam, Hamsik, Mertens, Callejon, Higuain opposti a De Vrij, Lulic, Felipe Anderson mentre i nazionali italiani sono pochi ma di ottima caratura con esempi a livello di Maggio e Marchetti, Parolo, Candreva.
Da subito il copione è scontato: il Napoli vuole fare la partita ma la Lazio tiene il baricentro alto malgrado le vere occasioni siano di Higuain e Callejon intanto che la Fiorentina è già in vantaggio dal 12° minuto; al 33° gli ospiti si portano in vantaggio alla prima occasione con un tiro deviato di Parolo su cui Andujar ha grosse colpe; l’offensiva casalinga non produce alcuna palla-gol e anzi, nel recupero Candreva realizza lo 0-2 in contropiede su assist di Lulic: 10 reti in campionato per entrambi i marcatori.
L’inizio della ripresa è senza sussulti né novità ma al 53° Gabbiadini sostituisce Inler e dopo 2 soli minuti Higuain riapre i giochi a porta vuota grazie a una triangolazione fra il capitano slovacco e l’ala spagnola; già al 57° potrebbe arrivare il 2-2 ma De Vrij salva sulla linea il tiro di Mertens…passano 5 giri di orologio e Parolo si fa espellere per 2 cartellini ingenui in poco tempo; al 64° Mertens serve Higuain che realizza il pareggio a seguito di una palla persa da Anderson (che viene subito sostituito da Ledesma). La nave biancoceleste sembra sul punto di affondare ma a 20′ dalla fine arriva il colpo di scena: Djordjevic viene ammonito con Ghoulam che viene cacciato per doppia ammonizione (anche lui in modo poco furbo) riportando la parità numerica…manca ormai solo un quarto d’ora e Rocchi fischia un rigore discutibile di Lulic su Maggio che potrebbe segnare l’inizio del paradiso partenopeo e l’inferno capitolino: il capocannoniere del Napoli calcia altissimo dal dischetto mandando assieme al pallone anche tutte le speranze del suo popolo appena prima del raddoppio a Firenze. Gli ultimi minuti vedono le sostituzioni di Insigne, Zapata per Mertens, Callejon e Klose, Onazi per Djordjevic, Cataldi con i padroni di casa ormai scoraggiati e gli ospiti a tremare di paura per eventuali altri episodi ma a questo punto la sorte decide in prima persona: Onazi, al primo pallone toccato, segna il nuovo vantaggio dei suoi e nell’extra-time il tedesco (anche lui appena entrato) chiude i conti precedendo di 60” il 3-0 viola.
Ancora una volta Napoli-Lazio è stata la curva conclusiva del rettilineo, come nel 1972/73 o nel 1989/90, e ancora una volta è stata sinonimo di riscatto o di disgrazia: dopo 2 sconfitte per 1-0, la Lazio chiude il cerchio e si prende la rivincita con un rotondo 2-4…dopo 7 anni l’Europa dei grandi accoglierà anche le aquile!
A fine gara si tireranno le somme: il Napoli avrà raggiunto le semifinali di Coppa Italia e Uefa oltre a vincere la Supercoppa (rispettivamente contro Lazio, Dnipro, Juventus) ma fallirà i preliminari di Champions contro il Bilbao accontentandosi pure di un mesto V° posto…in riva al Tevere si festeggerà il III° posto ma il sapore agrodolce arriverà dalla sconfitta in finale di coppa nazionale con la Juventus e dall’assenza di vittorie nelle stracittadine.
Napoli-Lazio…una leggenda infinita e in perenne stesura, sediamoci e vediamo cosa dirà la prossima pagina che ne sarà scritta.

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