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NAPOLI – Siamo nella primavera del 1974 è l’Italia sta attraversando un decennio tra i più duri della sua storia a causa della guerra fra lo Stato e le “Brigate Rosse” durante l’epoca degli “Anni di Piombo”, fra i cantautori più famosi troviamo Mina e Battisti, in tv vi sono solo 2 canali della Rai, per sentire la musica si usa il giradischi.
Intanto, la Serie A è arrivata alla XXIV° giornata con un serrato assalto allo scudetto che vede coinvolte Lazio, Juventus, Napoli, Fiorentina; domenica 7/4/1974 i match da mettere sotto i riflettori sono Napoli-Lazio, Cesena-Juventus, Verona-Milan, Inter-Fiorentina…i biancocelesti comandano con 4 lunghezze sui bianconeri, 5 proprio sui partenopei e si recano a Fuorigrotta con la speranza di prendere almeno un punto, in modo da poter mantenere un distacco adeguato con un turno in meno.
È ancora vivo il ricordo dell’anno passato, quando Damiani estromise, con un gol all’ultimo minuto dell’ultima giornata, gli aquilotti neo-promossi da una lotta a 3 con Juve e Milan innescando un finale burrascoso con risse terribili e polemiche a fine gara (in particolare con un Chinaglia furioso e desideroso di avere la rivincita quanto prima).
I presidenti sono Ferlaino e Lenzini, in panchina troviamo tecnici navigati come Vinicio e Maestrelli mentre in campo (nell’Era della chiusura delle frontiere e dei club di soli italiani) abbiamo fuoriclasse come Landini, Clerici e Frustalupi oltre ai futuri azzurri Juliano e Wilson, Re Cecconi, Chinaglia che in estate andranno in Germania Ovest per i mondiali.
Lo stadio è stracolmo e in campo lo spettacolo rende giustizia grazie ai 4-4-2 interpretati dagli allenatori: al 18° il bomber Clerici approfitta di una doppia finta dei compagni su punizione e trafigge Pulici ma il vantaggio dura appena 5 minuti, il tempo di permettere a Chinaglia di pareggiare in tuffo di testa anche se le emozioni sono appena iniziate…al 25° proprio Juliano dà il 2-1 ai suoi su un corner di Cane’ e per un quarto d’ora i padroni di casa riescono a resistere agli attacchi degli avversari (parate a ripetizione e palo di Garlaschelli) ma a 5′ dall’intervallo ancora il centravanti laziale approfitta di una mischia in area con contrasto fra Carmignani e Garlaschelli per segnare a porta vuota il 2-2.

Alla ripresa Clerici viene ammonito per gioco scorretto e Montefusco rileva Bruscolotti al 50°, appena 2 giri d’orologio prima del fallo in area (generoso) di Petrelli su Braglia da lancio di Juliano che sancisce il rigore del nuovo vantaggio casalingo realizzato ancora da Clerici anche se Pulici ne intuisce l’angolo…a questo punto la Lazio non ha più nulla da difendere e carica a testa bassa per 10 giri di lancetta fino ad arrivare al pareggio con tripletta della sua punta di diamante su un altro rigore molto discutibile (fallo di Orlandini e Landini su Nanni): III° pari e posta in palio di nuovo spartita. Nel finale si segnala la sostituzione di Inselvini per Nanni oltre ad una disputa che non ha più nulla da dire e il risultato finale dice 3-3 mentre gli altri 3 match finiscono con i pareggi di Juve, Fiorentina oltre alla sconfitta del Milan: la Lazio, a 6 giornate dal termine, ha ancora almeno 3 punti sulle dirette inseguitrici…lo scudetto è sempre più vicino.
A maggio arriverà il I° e tanto agognato tricolore della bacheca laziale riportando Roma sul tetto d’Italia a 32 anni dal I° scudetto capitolino (vinto dalla Roma nel 1941/42) al netto di una Coppa Italia sfumata solo nel girone finale e di una discussa eliminazione in Coppa UEFA con l’Ipswich Town ai sedicesimi, seguita da ferocissimi attriti dentro e fuori dal campo che inibiranno la partecipazione alle coppe europee per 3 anni ai neo-campioni (negandogli la gioia di giocare la loro I° Coppa dei Campioni con il titolo sulle maglie e rendendoli l’unico team che non ha mai giocato la massima competizione continentale per club da campione nazionale quando ad essa vi partecipava una squadra per federazione) mentre in riva al Volturno ci si dovrà accontentare di un buon III° posto e di una fugace apparizione il I° turno di coppa nazionale: vedremo che negli anni cambierà la storia, per entrambi i club…

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